Partenza piatta delle Borse europee dopo i guadagni registrati da Wall Street e dai listini asiatici. Milano ha aperto in terreno negativo (-0,1%), Londra e Parigi sono sulla parità, Francoforte +0,1%. Nel corso della mattinata il mercato è andato peggiorando: attorno alle 11 l’Ftse/Mibtel è tornato sotto quota 20.000 punti. Dopo mezzogiorno, Bors, in calo in tutta Europa, mentre torna in tensione il mercato dei bond e l’euro perde terreno. A Milano l’indice FtseMib arretra dello 0,6%, Londra e Parigi scendono dello 0,4%, Francoforte oscilla sulla parità.
RIFLETTORI PUNTATI SULLA FED. VERSO TASSI STABILI
BERNANKE SPIEGA IL DOPO QUANTITATIVE EASING
Archiviata la risicata fiducia al governo Papandreou (155 voti su 300) in un’Atene sconvolta dalla guerriglia urbana, i mercati finanziari attendono, con un certo scetticismo, le prossime tappe del salvataggio della Grecia, a partire dall’incontro odierno di Bruxelles con il premier ellenico che illustrerà le caratteristiche della manovra lacrime e sangue da approvare in Parlamento entro il 3 luglio prossimo. “La tattica del rinvio non darà alcun sollievo alla tragedia greca”, titola il commento di The Wall Street Journal in cui, tra l’altro, si legge: “Non è credibile che la gente, che non ha mai pagato le tasse cominci farlo adesso, senza che si veda uno straccio do miglioramento”.
Nell’attesa, i mercati cambiano registro. Oggi occhi puntati sulla Fed che stasera alle 18:30 ora italiana comunicherà la decisione in materia di tassi. Le attese sono per una conferma dell’attuale livello vicino a zero soprattutto in seguito agli ultimi sviluppi che evidenziano un rallentamento della crescita economica statunitense. Più attesa la conferenza stampa (ore 20:15) del presidente Ben Bernanke da cui si saprà qualcosa di più sulle strategie del dopo “Quantitative Easing”, ormai agli sgoccioli. Intanto l’agenzia S&P’s ha detto che i rischi che gli Usa perdano il loro massimo rating di tripla A nel medio termine sono cresciuti a causa dell’impasse politica in cui si trovano riguardo la conduzione del bilancio.
BATOSTA SULLA TRIMESTRALE, PHILIPS: -12%
APPLE STRINGE SUI FORNITORI. ANCHE STM
Il primo shock della giornata arriva da Amsterdam dove uno dei brand più noti dell’industria del Vecchio Continente, la Philips, viene punita con un ribasso del 12%. La causa di questa frana è la pessima performance della divisione illuminazione che dovrebbe chiudere con un Ebitda a 85 milioni di euro, in calo del 60%, mentre l’elettronica dovrebbe archiviare il trimestre con un Ebitda pari a 50 milioni di euro, in calo del 70%. La società non ha fornito spiegazioni per i risultati.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple è in procinto di riorganizzare i contratti di fornitura di componenti dell’iPad: la società di Steven Jobs intende aumentare la platea dei fornitori e conta in questo modo di ridurre la dipendenza. Stm figura tra i fornitori dell’azienda di Steve Jobs per una serie di semiconduttori (in particolare le mems).
FONSAI (-3,23%). OGGI LO SCONTO SULL’AUMENTO
L’ANTITRUST ACCENDE UN FARO SUI RIFLESSI PER MEDIOBANCA
Fondiaria-Sai scivola sul fondo del paniere principale di Piazza Affari con un ribasso del 3,23% a 4,496 euro. Oggi, a mercati chiusi, si terranno i Consigli di amministrazione di FonSai e Milano Assicurazione per approvare i termini degli aumenti di capitale rispettivamente da 450 milioni di euro e da 350 milioni. E gli analisti hanno già cominciato a calcolare con quale sconto saranno emesse le nuove azioni. Per quanto riguarda FonSai, le indiscrezioni parlano di uno sconto compreso tra il 30% e il 40% rispetto agli attuali prezzi di Borsa (oggi intorno ai 4,50 euro). Un valore decisamente inferiore rispetto ai corsi azionari di inizio anno, quando il titolo della compagnia assicurativa viaggiava intorno ai 7 euro. “Ci aspettiamo uno sconto significativo che porterà il numero totale delle azioni dagli attuali 167 milioni a quasi 400 milioni nell’ipotesi più pessimistica di uno sconto sul TERP intorno al 32%”, hanno spiegato gli esperti di Intermonte.
ENI SOTTO TIRO PER L’INDAGINE SULLE TANGENTI A ZUBAIR
ANSALDO STS (+2,4%) IN VOLO: FINMECCANICA PUO’ VENDERE
Il Corriere della Sera riporta stamattina che la Procura di Milano sta indagando da sei mesi su un sistema di tangenti pagate a top manager dell’Eni. I soldi servivano per ottenere grandi commesse in due giacimenti, uno in Iraq (Zubair) e l’altro in Kuwait (Jurassic Field). Ieri la Guardia di Finanza ha portato a termine perquisizioni di Italia, Gran Bretagna e Israele.
Un portavoce della società ha detto a Reuters che Eni “è parte lesa in questa inchiesta”. Eni scende dello 0,6%, Saipem-1%. Il greggio è in calo con il Wti americano scambiato stamattina a 93,7 dollari al barile (-0,5%).
Il neo direttore generale di Finmeccanica Alessandro Pansa al Salone di Bourget ha detto chiaramente che le attività core della controllante Finmeccanica sono tre: “elicotteri, elettronica e aeronautica”. Quanto al settore civile, dei trasporti e dell’energia, “la strategia in questi settori è quella di valorizzarli, come abbiamo fatto con Sts e l’energia e abbiamo cercato di sistemare AnsaldoBreda”. Parole chiare che il mercato ha interpretato come l’anticamera della possibile cessione di Ansaldo Sts, leader nel segnalamento ferroviario che sta mettendo a segno un rialzo del 2,4%.
Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha confermato i giudizi del sottosegreario Stefano Saglia: l’accordo tra A2A e Edf sulla sorte di Edison non va fermato.”Nel quadro di una legislazione europea – ha detto il ministro – il Governo non può mettersi contro gli accordi tra aziende”.
MEDIASET, ARRIVANO NUOVI TAGLI DALLE AGENZIE
LA SQUADRA EX RAI 3 DA’ LA CARICA A TIMEDIA (+7%)
La banca inglese Barclays ha abbassato il giudizio a “equal weight” da “overweight” (sovrappesare in portafoglio), tagliando contemporaneamente il target price a 4,10 euro da 5,10 euro. Nella nota di Barclays si legge che Mediaset sta soffrendo per un peggioramento del mercato della pubblicità in Italia, mentre le performance delle sue attività in Spagna sono “deboli”.
Anche Société Générale ha abbassato oggi il target price portandolo a 3,7 euro da 5,8 euro. Confermata la raccomandazione “hold”.
Telecom Italia Media accelera e sale del 7% a 0,225 euro, un rally che contrasta con il ribasso di Mediaset, tagliata oggi da un broker a causa della perdurante debolezza della pubblicità.
Dietro questo balzo potrebbe esserci la scommessa sul rafforzamento di La7 e sulla possibilità che l’emittente voglia lanciare una vera sfida al duopolio Rai-Mediaset. Domani c’è un appuntamento importante per verificare la determinazione di Telecom Italia Media nel competere con i suoi due concorrenti: La7 presenta domani il palinsesto autunnale.
Negli ultimi giorni alcuni pezzi da 90 dell’intrattenimento televisivo italiano che venivano considerati pronti per il passaggio a La7 (Giovanni Floris e Fabio Fazio) hanno rinnovato il contratto. Michele Santoro, un’altra superstar della televisione, ha detto che non si prepara a passare a La 7.
ALGEBRIS IN 3 MESI RACCOGLIE 250 MLO $ IN COCOBOND
ALESSANDRO LASAGNA SALE NELLA SQUADRA DI SERRA
Alessandro Lasagna è stato promosso a Responsabile del Business Development e Investor Relations a livello globale di Algebris Investiments. “ Alex – dice Davide Serra – ha collaborato attivamente al lancio del nostro fondo dedicato ai CoCo bonds, con un target di rendimento dell’8%-12% a fronte di una bassa volatilità. Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte degli investitori per il prodotto e abbiamo già raccolto oltre 250 milioni di dollari in soli tre mesi. Al momento siamo gli unici a gestire un fondo dedicato a questa asset class.” Algebris Investments , boutique specializzata in investimenti alternativi, è nata nell’ottobre 2006, su iniziativa di Davide Serra ed Eric Halet. La Società è basata a Londra e conta uffici anche a New York e Singapore. Algebris Investments ha asset in gestione per circa 1,4 miliardi di dollari, allocati in quattro fondi.