L’indice di Milano -1% poco sopra i 22 mila punti perde terreno nell’ultima seduta di una settimana turbolenta che si avvia a chiudere in calo, anche per gli effetti delle scadenze tecniche nel giorno delle quattro streghe, quando scadono i future su indici azionari, i future su singole azioni, le opzioni su indici azionari e le opzioni su azioni.
L’indice EuroStoxx 50 segna un calo dello 1,3%, il Dax di Francoforte -1,7%. Oltre Oceano il future sull’S&P500 è in calo dell’-1%. Giovedì sera il titolo Fedex è arrivato a perdere il 17% nel dopoborsa. Il colosso delle spedizioni ha ritirato le precedenti indicazioni sull’esercizio in corso ed ha spiegato di non essere in grado di fornirne di nuove perché la situazione in Asia ed in Europa è del tutto imprevedibile.
Borse europee oggi: pesa il taglio crescita di Fitch, sale il rendimento Btp
Poco mosso lo spread a 229 punti base rispetto ai 228 punti base della chiusura di giovedì ma il rendimento Btp 10 anni sale al 4,06%. “Finora non abbiamo riscontrato grandi segnali di frammentazione in Europa – ha dichiarato il vicepresidente della Bce Luis De Guindos – Gli spread sono sotto controllo grazie al processo di normalizzazione della politica monetaria e le curve dei rendimenti si stanno muovendo verso l’alto. La frammentazione è un fenomeno che combatteremo perché ostacola la trasmissione delle nostre decisioni di politica monetaria”.
Una calma che non è condivisa dalle società di rating. Giovedì sera Fitch ha rivisto le previsioni di crescita europea portando la stima ad una leggera contrazione a – 0.1%. Il taglio della crescita Italia è marcato con la stima sul 2023 che passa da +1,9% a -0,7%. La revisione è legata all’impatto negativo su consumi e investimenti legati all’aumento dei costi energetici. Il governo italiano sta lavorando alla Nota di Aggiornamento del Def che dovrebbe essere pubblicata a breve e prevedere una revisione della crescita 2023 sotto il 2% previsto attualmente.
Anche la Germania è prevista in contrazione del – 0,5% nel 2023 con un taglio della crescita del 2.8%.
Borsa Milano: da gennaio -20%, si salvano solo 4 blue chip
Tornando al Ftse Mib, da gennaio il calo supera di nuovo il 20% mentre sono solo quattro su 40 le blue chip che presentano un guadagno nel 2022: Tenaris +50%, Atlantia +30%, Leonardo +22% e Banco Bpm + 8%. La classifica della seduta vede invece primeggiare Banca Bper +1,7% davanti a Banco Bpm +0,5%. In terreno positivo anche Saipem e Snam.
Continua il tiro al bersaglio su Tim -5% al nuovo minimo storico di 18,8 centesimi. Barclays taglia il giudizio a Underweight, target price a 0,15 euro. Gli analisti, nella nota scrivono che senza operazioni straordinarie, il fair value è poco sopra lo zero.
Cali pesanti, nell’ordine del 3%, per Poste Italiane, Cnh Industrial ed Inwit.
Tra le banche scivola Mps -4,30% dopo che l’assemblea ha approvato l’aumento di capitale da 2,5 miliardi che partirà in autunno.
In ribasso anche Media For Europe -1%. Barclays taglia il giudizio a Underweight. In luglio, le sue entrate pubblicitarie in Italia segnano un calo del 9%, a fronte di un mercato in calo del 21%.
E Ariston vola dopo il colpo grosso in Germania
Fuori dall’indice principale balzo di Ariston +5%: la società ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’intero capitale della tedesca Centrotec Climate Systems GmbH dalla sua controllante per una cifra composta da 703 milioni di euro in contanti e circa 41-42 milioni in azioni di nuova emissione. L’acquisizione pre-sinergie (stimate per un valore di 20-25 milioni a regime) contribuirà in maniera positiva all’Eps già a partire dal primo anno.
Per il resto:
- Petrolio Brent e Wti in lieve recupero, dal -3,8% di giovedì.
- Gas Naturale Europa in calo: -7% a 199 euro per MWh.
- Oro a 1.658 dollari l’oncia, sui minimi degli ultimi due anni.
- Bitcoin poco mosso sotto i 20mila dollari.