Ancora una volta le Borse non hanno perso la calma di fronte agli attentati che stanno sconvolgendo Bruxelles e l’Europa. A Milano alle 12 l’indice FtseMib scende dello 0,8%, la Borsa di Parigi perde lo 0,6%, Francoforte 0,7%.
Si indebolisce l’euro e il dollaro sale a 1,120, da 1,124 della chiusura di ieri. Petrolio poco mosso: le quotazioni di Brent e Wti sono appaiate a 41,5 dollari al barile, sostanzialmente invariate sulla chiusura di ieri. Sale l’oro a 1.251 dollari l’oncia (+0,6%).
I capitali scelgono il rifugio dei Bund tedeschi, il cui rendimento scende allo 0,20%, da 0,23% di ieri. Stabile il Btp decennale all’1,24% (ieri era 1,25%).
I settori più colpiti sono, ovviamente, quelli più legati ai viaggi. In forte ribasso i titoli delle compagnie aeree: Ryanair – 4,3%, Air France -4,3%, Easy Jet -3%. A Piazza Affari Autogrill finisce in ribasso del 3%. E’ invariata Atlantia -0,4%, che gestisce l’aeroporto Fiumicino di Roma.
Ripercussioni negative anche per i titoli del Lusso: a Parigi Lvmh scende dell’1,7%, Ferragamo -2,6%, Moncler -0,9%. Ancora in calo Luxottica -1,4%.
Positivi intanto i dati macro del Vecchio Continente. L’indice dei direttori di acquisto di Markit è balzato a 53,7 oltre le stime degli economisti. “Ci sono alcuni segnali che forse lo stimolo della Bce viene percepito dalle aziende come il trampolino per una crescita più forte nei prossimi mesi”, ha sottolineato Chris Williamson, capo economista di Markit.
Tiene banco in Piazza Affari la partita delle banche popolari. Cade il Banco Popolare -1,9%: il mercato attende conferme dell’ipotesi, data sempre più per sicura, di un aumento di capitale da 1 miliardo di euro da portare a termine prima della fusione con Banca Pop. Milano, in rialzo dell’1,8%. Entrambe le banche hanno preallertato i consigli per domani. Da Francoforte Danielle Nouy iniste: la nuova banca dev’essere forte fin da subito. Unicredit scende dell’1,8%, Intesa -0,6%, Monte Paschi-3,3%.
Arretra Generali -2%, dopo la notizia che cederà immobili per un miliardo di euro in Europa. Il portafoglio si compone di una ventina di immobili in Germania, di alcuni asset in Austria, Spagna e Francia (tra cui alcuni immobili di pregio a Parigi) ma anche una corposa componente italiana con ben 15 immobili valutati tra i 150 e i 200 milioni di euro. Stamattina Deutsche Bank ha abbassato il target price a 16 euro da 18 euro, confermando la raccomandazione prudente Hold.
Nessuna reazione per Telecom Italia -0,1% in attesa delle nomine del dopo Patuano. Mediobanca Securities ha ribadito il rating outperform e il target price a 1,32 euro sul titolo. Anche gli analisti di Banca Akros stamani hanno confermato il giudizio positivo su TI (accumulate con un target price a 1,15 euro).
Stabile Mediaset -0,11% in attesa della trimestrale. In calo i principali titoli dell’industria: Finmeccanica -0,1%, Stm -1,3%, Fiat Chrysler -0,1%.