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Borse in bilico. Trump sospende i dazi sulle auto ma li prepara per chip e farmaci, mentre la Cina blocca le terre rare

Mentre Trump annuncia una sospensione dei dazi sulle auto, prepara quelli per i semiconduttori e i farmaceutici. La Cina sospende l’export delle terre rare. Borse europee viste sulla parità. Crollano le vendite di Lvmh. A Piazza Affari da seguire Stellantis e Prysmian

Borse in bilico. Trump sospende i dazi sulle auto ma li prepara per chip e farmaci, mentre la Cina blocca le terre rare

I mercati prendono fiato, o meglio, trattengono il fiato, mentre aggiustano le posizioni visto che le ultime decisioni ed esenzioni di Trump sui dazi hanno alimentato la speranza che ci possa essere spazio per negoziati. Le azioni asiatiche sono in rialzo, guidate dal Giappone, dopo che Trump ha ventilato la possibilità di una sospensione dei dazi sulle auto. I prossimi settori a essere colpiti dai dazi saranno i semiconduttori e prodotti farmaceutici, per quali gli Stati Uniti hanno ufficialmente avviato le indagini. Intanto è iniziato il negoziato Usa-Ue sui dazi. Il commissario Sefcovic a Washington ha portato l’offerta dell’Europa per arginare la guerra doganale. In particolare, ha parlato al suo omologo americano della possibilità di congelare la web tax, di prevedere più acquisti di gas liquido in Usa e di garantire che l’Europa non farà accordi con la Cina trasformandosi in un ponte dei beni provenienti dall’Estremo Oriente. Xi Jinping ha sospeso l’export di alcune terre rare, nell’avvio del suo tour nel sudest asiatico

Resta l’inquietudine e l’incertezza di fondo dopo che i dazi reciproci imposti dal presidente questo mese hanno spazzato via 10.000 miliardi di dollari dalle azioni globali e innescato forti vendite anche di titoli del Tesoro Usa, con forti timori per l’arrivo di una recessione. Si riprende leggermente il petrolio, mentre l’oro resta appena sotto il massimo storico. Sorveglato speciale è il dollaro, il cui ruolo di porto sicuro per il sistema finanziario globale è stato messo in discussione dalle politiche di Trump.

Wall Street chiude in rialzo per la seconda seduta consecutiva

Giornata di guadagni per la Borsa di New York per la seconda seduta consecutiva. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,78%, l’S&P-500 ha terminato la giornata in aumento dello 0,79% rispetto alla chiusura della sessione borsistica precedente. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,57%); sulla stessa linea, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,63%).

Ieri Trump ha detto che sta valutando possibili esenzioni temporanee alle tariffe sugli autoveicoli e sulla componentistica importata, in modo da concedere alle aziende automobilistiche più tempo per avviare la produzione negli Stati Uniti. “Sto valutando qualcosa per aiutare le aziende automobilistiche”, ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale. “Stanno passando a parti che sono state prodotte in Canada, Messico e altri luoghi, e hanno bisogno di un po’ di tempo, perché le produrranno qui”. Inoltre l’amministrazione Usa continua sul progetto di imporre dazi su semiconduttori e prodotti farmaceutici e il Dipartimento del Commercio ha aperto formalmente un’indagine sui due settori. La mossa, emersa ieri sera nel Registro Federale, dovrebbe anticipare l’imposizione di tariffe. I nuovi dazi minacciano di mettere a soqquadro un’industria di chip che ha superato i 600 miliardi di dollari di vendite globali di semiconduttori essenziali per prodotti che vanno dalle automobili agli aeroplani, dai telefoni cellulari all’elettronica di consumo.

In Asia, Borse di Tokyo e Seul in rialzo, spinge l’automotive

All’indomani della seconda seduta consecutiva di rialzo a Wall Street, in Asia pacifico prevale il rialzo.
Trump ha dichiarato che sta valutando possibili esenzioni temporanee alle tariffe sugli autoveicoli e sulla componentistica per dare più tempo alle aziende per avviare la produzione negli Stati Uniti. La borsa di Tokyo è in rialzo con l’indice Nikkei a +1,3%. Si mettono in luce le società dell’automotive: Toyota +5%, Mazda +4,4%, Subaru +4%. Lo yen è poco mosso a 143,1 su dollaro. Nelle ultime ore, alcune importanti società giapponesi, tra cui Tepco Power Grid e Yamaha Motor, hanno messo in pausa il collocamento di obbligazioni in yen previste, a causa dell’impennata della volatilità. La scorsa settimana avevano rinunciato al piano di emissione di prestiti, Suntory Holdings e Nippon Express Holdings.

Le azioni di alcuni produttori di beni di lusso sono crollate dopo che le vendite di LVMH sono diminuite più del previsto nel primo trimestre, appesantite dalla debole domanda di beni di lusso in Cina e negli Stati Uniti.

Il governo della Corea del Sud a sostegno delle imprese

La borsa di Seul guadagna l’1%. Il governo della Corea del Sud ha stanziato altri 4,9 miliardi di dollari per l’industria nazionale dei semiconduttori in risposta alla “crescente incertezza” sui dazi americani di Donald Trump. “È stato elaborato un aggressivo piano di investimenti fiscali per aiutare le aziende locali ad affrontare le crescenti sfide nella corsa globale ai semiconduttori”, ha annunciato il ministero delle Finanze in una nota. Seul è un importante esportatore verso gli Usa e le sue principali industrie di microchip e automotive soffrirebbero notevolmente a causa delle tariffe al 25% volute dal tycoon. “Per promuovere un ecosistema dinamico, guidato dal settore privato, per l’innovazione e la crescita dei semiconduttori, il governo aumenterà i suoi investimenti nel settore da 26.000 miliardi di won (18,2 miliardi di dollari) a 33.000 miliardi (23,1 miliardi di dollari)”, ha aggiunto il ministero. La Corea del Sud ospita il più grande produttore di chip di memoria al mondo, Samsung, e il più grande fornitore di chip di memoria, SK Hynix. Il ministero ha ammesso che la “crescente incertezza” seguita alle minacce tariffarie del tycoon ha spinto la potente industria a chiedere a gran voce il sostegno del governo.

L’arma della Cina delle terre rare

La borsa di Hong Kong è in lieve rialzo. Sulla parità l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. Il presidente Xi Jinping ha sospeso le esportazioni di diversi materiali critici, tra cui alcune terre rare, mentre ha iniziato il suo tour nel sudest asiatico visitando il Vietnam per poi andare anche in Malesia e Cambogia nel tentativo di presentarsi come partner commerciale migliore degli Usa sotto Trump. La minaccia sulle terre rare è una delle armi più temute che potrebbe portare al blocco delle forniture, di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale, ma anche dei semiconduttori e di un’altra vasta gamma di beni di consumo, non solo agli Stati Uniti ma a tutto l’Occidente. Pechino, ha riferito il New York Times, lavora alla messa a punto di un nuovo sistema regolamentare che, una volta entrato in vigore, potrebbe tagliare fuori alcune aziende, tra cui gli appaltatori militari americani. Zhongrong, la banca ombra cinese che gestiva 108 miliardi di dollari rischia la liquidazione, secondo fonti di Bloomberg.

Borse europee viste sulla parità. A Piazza Affari da seguire Stellantis e Prysmian

Le borse europee dovrebbero aprire intorno alla parità: future dell’indice EuroStoxx50 a +0,1%.

Banca Monte Paschi. Oggi il cda del Banco BPM si riunirà per discutere la strategia da seguire nell’assemblea che MPS terrà giovedì 17.

Banco BPM. Credit Agricole ha ufficializzato il suo rafforzamento al 19,8% del capitale dell’istituto avendo convertito in azioni le posizioni detenute in derivati. E’ quanto risulta dagli aggiornamenti della Consob in cui viene indicata come data dell’operazione il 9 aprile scorso. Alla stessa data Deutsche Bank ha azzerato la sua quota nella banca di Piazza Meda dal 5,18% risultante al 19 febbraio.

Banca Popolare di Sondrio. L’Autorità Antitrust ha aperto un’istruttoria sull’offerta di BPER per Sondrio, ritenendo che l’operazione potrebbe ostacolare in modo significativo la concorrenza nei mercati locali delle province di Varese, Pavia e Como.

Lvmh ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi in calo del 2% a 20,3 miliardi, circa un miliardo di euro in meno delle stime del consensus. Le vendite della divisione ‘Fashion & Leather’, che da sola vale metà del fatturato del gruppo, registra una flessione del -5% su base annua, ben al di sotto delle aspettative di consenso. Il fatturato di profumi e cosmetici è rimasto invariato a 2,18 miliardi (-1% su base organica), analogamente a quello del ‘selective retail, fermo a 4,19 miliardo (-1% su base organica). In crescita dell’1% a 2,48 miliardi (ma ferma su base organica) la divisione orologi e gioielleria. In ogni caso tutte le divisioni hanno sottoperformato rispetto alle attese del mercato.

Campari. HSBC taglia il target price a 7,9 euro.

FinecoBank. KBW taglia il target price a 19,28 euro.

Prysmian ha venduto, attraverso la controllata Draka Comteq, una partecipazione del 3,7% in Yangtze Optical Fibre and Cable (Yofc) per sostenere l’acquisizione di Channell.

Stellantis potrebbe beneficiare dello stand-by di Trump sui dazi automobilistici. Il Tribunale di Torino ha dichiarato ammissibile la class action presentata contro Stellantis da tre associazioni di consumatori sul caso degli airbag difettosi Takata. Lo riferiscono il Codacons e la stessa casa automobilistica.

Tenaris. Stifel taglia il target price.

Tim ha firmato con Mef e Retelit l’accordo da 700 milioni di euro per la cessione di Sparkle, che dovrebbe essere perfezionata entro la fine dell’anno. L’accordo prevede un’eventuale rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti taluni obiettivi relativi all’Ebitda 2025 di Sparkle

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