Piazza Affari prosegue la settimana in rialzo e chiude la seduta con un progresso dello 0,81% a 21.935 punti base sostenuta da banche e titoli industriali, in un contesto europeo contrastato. Francoforte è la piazza migliore, +1,05%, grazie al balzo di Volkswagen +6%; sono poco mosse Parigi (+0,5%) e Madrid (0,13%), mentre Londra (-0,25%) e Zurigo (-0,31%) sono in calo. Un leggero miglioramento del sentimento si è registrato nelle ultime ore di scambi, a seguito dell’opening bell intonata di Wall Street dove Apple sale del 4%, spinta da un rapporto in cui stima di aumentare la produzione di iPhone del 30% nella prima metà del 2021.
I mercati oscillano fra ottimismo e pessimismo, mossi da un lato dalla fiducia nei vaccini e dall’altro dalla ferocia della pandemia e dalle conseguenti restrizioni natalizie. Si lotta contro il Covid 19 e anche l’Europa, sollecitata dalla Germania (in lockdown da domani) sta accelerando sui vaccini: l’agenzia europea per i medicinali (l’Ema) terrà una riunione straordinaria il 21 dicembre (e non il 29 come deciso precedentemente), per dare il possibile via libera al prodotto anticovid sviluppato da BioNTech e Pfizer, che già viene somministrato in Gran Bretagna e negli Usa.
Gli Stati Uniti vanno oltre e da documenti pubblicati oggi risulta che i membri dell’Fda statunitense non hanno segnalato gravi timori nemmeno sull’uso del vaccino di Moderna. A sostenere l’umore dei listini americani è inoltre il piano bipartisan per nuovi aiuti anti crisi presentato al Congresso; l’iniziale progetto da 908 miliardi di dollari è stato diviso in due, per aumentare le possibilità di approvazione, separando i 748 miliardi destinati a piccole imprese e disoccupati dalle misure più controverse, relative alla responsabilità delle aziende e aiuti agli Stati.
La propensione al rischio spinge il petrolio e il Brent oltrepassa nuovamente la soglia dei 50 dollari, trattando in rialzo quasi dell’1% a 50,80 dollari al barile. In progresso anche l’oro, con lo spot gold che si apprezza dell‘1.13% a 1848,57 dollari l’oncia.
Il mercato valutario vede l’euro-dollaro in stallo su un cambio di 1,215. La moneta unica scende invece contro la sterlina dello 0,6% e scambia a 0,905. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha ripetuto oggi ai ministri che l’esito più probabile delle trattative commerciali post-Brexit con l’Unione europea è un ‘no deal’, anche se il suo team cercherà di raggiungere un accordo.
In questo panorama pieno di speranze, ma anche d’incognite è in rally il secondario italiano, nonostante il debito pubblico in ottobre abbia toccato un nuovo record a 2.587,0 miliardi, in aumento di 3,2 miliardi rispetto al mese precedente e mentre resta in sospeso la verifica della maggioranza, per il rinvio dell’atteso faccia a faccia Renzi-Conte a causa dell’assenza del ministro di Iv. Bellanova.
Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 109 punti base (-2,89%) e il rendimento del decennale italiano si restringe al minimo di +0,48%. Un’euforia che riguarda anche i Bono spagnoli: il tasso del decennale iberico tocca un rendimento negativo di -0,02% (spread di 59 punti con il Bund di pari durata).
Il principale listino di Piazza Affari è capitanato da Stm, +4,25%, al traino di Apple. Le banche risultano in progresso, in attesa della decisione della Banca centrale europea sulla distribuzione dei dividendi, sospesa dal marzo scorso quando venne stabilito anche lo stop per gli istituti di acquistare azioni proprie.
In pole position è Mediobanca,+3,29%, ma registrano un’ottima performance anche Unicredit +2,55% e Intesa +1,85%.
Fra i dieci maggiori rialzi di oggi c’è Leonardo +3,04%, che dopo un periodo di volatilità beneficia di indiscrezioni su un incremento della spesa italiana per la difesa nel 2021.
Rimbalza Atlantia, +3,03%, dopo lo scivolone della vigilia a seguito di indiscrezioni sul valore, inferiore alle attese, che la cordata guidata da Cdp attribuirebbe ad Autostrade per l’Italia. Il cda ha convocato per il 15 gennaio l’assemblea straordinaria per deliberare sul progetto di scissione di Aspi, mentre Reuters scrive che il governo si dice fiducioso che Atlantia possa raggiungere un accordo con Cassa Depositi e Prestiti sulla cessione dell’88% della società prima di metà gennaio, secondo una fonte politica. Nel daily Equita sottolinea che “l’accordo con Cdp eliminerebbe il rischio politico, risolverebbe il problema del debito nella holding (4,5 miliardi) e assicurerebbe flessibilità finanziaria ad Atlantia”.
Bene le auto con Fiat +2,21% e Ferrari +1,51%, con le prospettive di nuovi incentivi nel 2021. Il balzo di Volkswagen a Francoforte aiuta inoltre il settore a livello europeo. La novità è che Herbert Diess, numero uno del gruppo tedesco, ha incassato il pieno sostegno da parte del consiglio di sorveglianza al suo operato. È stata trovata inoltre l’intesa perché Lamborghini e Ducati restino parte del gruppo, mentre Bentley passa sotto la gestione di Audi.
Cnh, +3,16%: il broker Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo a 16 dollari da 12 dollari sul titolo quotato alla Borsa di New York. Ancora in evidenza Moncler +1,92%. Poco mossa Telecom, +0,31%, che in Brasile si aggiudica Oi.
Le vendite colpiscono i titoli difensivi, farmaceutici e utility. I maggiori ribassi sono di Recordati -2,97%; Amplifon -2,29%; A2a -2,46%. Negativa Campri -2,31%. Pirelli cede l‘1,98%, a seguito del collocamento di un bond convertibile da 500 milioni di euro con prezzo di conversione fissato a 6,235 euro per azione.