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Borse in balia di Trump ma da Bce e Fed nuovi stimoli

Imagoeconomica

“L’economia sta andando molto bene” twitta il presidente Trump giustificando così il rifiuto di un accordo con i democratici per il piano di stimoli anti-crisi ,“indispensabile” secondo il presidente della Fed Jerome Powell. Ma, dopo aver gelato Wall Street, Trump lancia un altro messaggio: “Dopo che sarò rieletto – scrive – lancerò un GRANDE STIMOLO per l’economia”.  Poi, non pago del trambusto provocato, nella notte italiana il presidente sorprende ancora con la richiesta al Congresso di stanziare al più presto altri 25 miliardi di dollari di aiuti straordinari alle compagnie aeree e 125 miliardi a favore del programma di protezione degli stipendi (Paycheck Protection Program). I mercati ballano sotto la pressione del presidente, ormai lanciato nella missione non facile di ribaltare le previsioni che lo danno sotto lo sfidante Joe Biden.  

L’ASIA INVERTE LA ROTTA. FUTURES USA OGGI IN PARITÀ

  • le Borse asiatiche, già in ribasso, hanno invertito la rotta: il Nikkei di Tokyo ha quasi annullato le perdite. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,5%, il Kospi di Seul lo 0,3% e l’S&P ASX200 di Sidney lo 0,9%. Ancora chiuse le piazze cinesi.
  • I future di Wall Street sono sulla parità. Ieri l’S&P 500 ha chiuso in calo dell’1,4%, Dow Jones -1,34%, Nasdaq -1,57%.  
  • Senza immediati interventi, ha detto Powell, l’economia rischia esiti “tragici”. E ancora: “meglio uno stimolo in più che uno in meno”. Ma l’appello per interventi coordinati con la politica è caduto nel vuoto. Trump persegue la sua strategia, i democratici frenano per non correre il rischio di regalare alla Casa Bianca un provvedimento che convoglia come minimo un altro fiume di dollari sul corpo elettorale.
  • I mercati si stanno convincendo chele elezioni si tradurranno in un successo per “l’onda blu”, il colore dei democratici. La previsione sta modificando e attese sui mercati delle obbligazioni.

PIOGGIA DI VENDITE SUI TREASURY 

  • Le aspettative di un forte aumento degli stimoli fiscali, quelli finanziati dalle tasse e dal debito, stanno alimentando forti vendite sulla parte più lunga dei Treasury Note, in quanto ci si aspetta un aumento delle emissioni di prestiti da parte del Tesoro. La curva dei rendimenti è diventata più ripida, un movimento che porta sollievo alle banche: il differenziale tra Treasury a 5 anni e Treasury a 30 anni, si è avvicinato martedì ad un certo punto ai livelli di metà 2016 a 127 punti base.

NYT: “TROPPI 70 MILA DOLLARI PER I CAPELLI DI TRUMP

Una nota “leggera”: il New York Times ha chiesto ad un panel di esperti se sia o meno legittimo che Trump abbia chiesto al fisco di dedurre i 70 mila dollari che lui sostiene di aver speso dal parrucchiere durante le riprese del suo reality, The Apprentice. La risposta è stata negativa.

I BIG DELLA TECNOLOGIA VANNO SPEZZATI

Un altro tema, pur di non immediato impatto sui prezzi, ha agitato i mercati.  I grandi dell’alta tecnologia, a partire da Amazon e Google, ma anche Apple e Facebook vanno ridimensionati anche con uno spezzatino perché troppo potenti. E la richiesta di una commissione d’inchiesta della Camera degli Stati Uniti che ha indagato negli ultimi sedici mesi sul loro operato. Il denso documento (449 pagine) è stato del tutto ignorato dai Repubblicani. 

 Facebook -2,3% ha annunciato che rimuoverà da tutte le sue attività nel mondo social, i gruppi della galassia QAnon, un movimento pro Trump che promuove teorie cospirazioniste. 

L’ORO SCENDE SOTTO QUOTA 1,900


Il petrolio Brent, dopo due sedute consecutive di forti rialzi, frena: -1,5% a 42 dollari il barile. L’American Petroleoum Institute stima che la scorsa settimana le scorte di greggio degli Stati Uniti siano saliti di circa un milione di barili.  

Il dollaro si apprezza stamane sulle principali valute del pianeta, l’oro va in sofferenza: ieri in chiusura -1,8% a 1.878 dollari, stamattina a 1.888 dollari.

LAGARDE: USEREMO OGNI MEZZO PER RILANCIARE LA CRESCITA

La Bce è pronta ad usare “tutti i mezzi che servono per produrre l’effetto più efficace per ottenere il risultato migliore al fine di sostenere una ripresa incerta”. Christine Lagarde ha affidato ad un’intervista al Wall Street Journal il compito rassicurare i mercati sulla determinazione della banca centrale europea a combattere la deflazione. La presidente, però, teme che i provvedimenti necessari per contenere la nuova onda del contagio possano compromettere la ripresa, specie in Francia e Spagna. Nella stessa sede il ministro tedesco delle Finanze Olav Scholz ha detto di prevedere una rapida ripresa dalla crisi, anche se è convinto che alcuni settori rimbalzeranno più velocemente rispetto ad altri. “La mia previsione è che la maggioranza dei settori dell’economia si riprenderà abbastanza velocemente e lo possiamo già vedere negli ultimi dati”.

SCHOLZ OTTIMISTA, POSSIBILI I TASSI NEGATIVI

 I segnali in arrivo dalle autorità monetarie hanno dato il tono ai mercati anche se Francoforte non ha ancora precisato quali siano gli strumenti che intende usare per rilanciare la congiuntura ma non ha escluso nemmeno il ricorso a tassi negativi.

 Gli acquisti del fondo PEPP della BCE hanno registrato un rallentamento nel bimestre agosto-settembre, da 205 miliardi a 127 miliardi. L’intervento ha rispettato in modo rigoroso la ripartizione dei capital key, grazie alla minor pressione sui titoli dell’area mediterranea. L’Italia ha beneficiato per 21,8 miliardi, corrispondente ad un capital key del 18%, in calo dal 19,6% del bimestre precedente.

PIAZZA AFFARI PRENDE IL LARGO +0,85%

Piazza Affari ha preso il largo sull’onda delle parole della Lagarde. L’indice Ftse Mib ha concluso le contrattazioni a 19.429 punti, in rialzo dello 0,85%. 

FRANCOFORTE +0,62%. KERING CEDE IL 5,9 % DI PUMA

Chiusura sopra la parità anche per le altre borse europee:  Francoforte +0,62%: Puma cede l’1,97% dopo che il gruppo del lusso francese Kering ha annunciato di aver completato la vendita di una quota del 5,9% nel gruppo tedesco.

VOLA SUEZ +4,2% DOPO IL BLITZ DI VEOLIA

Parigi + 0,48%. Suez balza del 4,2% dopo che la rivale Veolia +0,2% ha acquisito il 29,9% dell’azienda controllata dal gruppo Engie +1%.

Ancora effervescente Madrid +1,39% sotto la spinta delle banche.

Tonfo a Zurigo di Logitech -6%: Bloomberg ha s0,7egnalato che Apple ha smesso di vendere cuffie e casse wireless dei concorrenti.

PIATTA LONDRA. TOYOTA CHIEDE I DANNI PER LA BREXIT

Poco mossa Londra +0,08%. Il quotidiano finanziario giapponese Nikkei sostiene che Toyota e Nissan chiederanno un risarcimento al Regno Unito qualora il governo britannico non trovasse un accordo commerciale con l’Unione Europea. Infatti, al termine del periodo di transizione, fissato per la fine del 2020, senza un accordo si avrebbe l’imposizione di dazi doganali al 10% sulle auto esportate verso l’Unione Europea.

I BTP AI MINIMI: 0,78%, SPREAD A 128

Poco mosso a il Btp a 0,78% di rendimento, di nuovo ai minimi storici. Lo spread scivola sotto i 130 punti a 128.

Seduta positiva per Piazza Affari anche grazie al propellente della ripresa dei petroliferi. Eni sale del 3,41%, Saipem +1,95%, Tenaris +2,75%.

 RIMBALZA BPER. GENERALI DA’ LA CARICA A CATTOLICA

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In rialzo anche il settore del credito. Rimbalza Bper +3,7% dopo l’avvio negativo dell’aumento di capitale. Ancora in calo, invece, i diritti. Vola Banco Bpm + 5,61% davanti a Unicredit +5,49%. Ben raccolta anche Intesa Sanpaolo +2,16.  Tra le assicurazioni la disponibilità di Generali +2,53% ad assorbire l’eventuale recesso dei soci contrari alla trasformazione in società per azioni di Cattolica +4,93% mette le ali a entrambi i titoli.

Anima +3,21% promossa da Banca Akros da accumulate a buy, con prezzo obiettivo confermato a 4,8 euro, dopo la raccolta netta a settembre.

FRENA NEXI: MERCURY METTE IN VENDITA AL 13,4%

Rallenta invece Nexi -3,6% dopo il balzo seguito al merger con Sia. Diversi broker hanno alzato i target: Citigroup l’ha portato a 20,25 euro da 17,5 euro precedente e Credit Suisse l’ha alzato a 17,40 da 15,90.  A meno di 48 ore dal deal, l’azionista di riferimento di Nexi, Mercury Uk, ha annunciato l’offerta di 84 milioni di azioni, pari al 13,4% del capitale.

CORRE L’AUTO, PIRELLI STRAPPA +6,46%

Tra gli industriali brilla l’automotive: Fiat Chrysler +1,79%, strappa Pirelli +6,46% , Cnh +1,53%. Svetta Leonardo +5,37% dopo alcune sedute negative. 

ATLANTIA SEGNA IL PASSO, SABAF OLTRE LA GUIDANCE

 Da segnalare ancora: 

Acquisti nel lusso: Ferragamo +1,48%.

In rosso le utility: Italgas -3%. 

 Debole Atlantia -0,34%. Su Aspi, “nessuna novità, non ne abbiamo discusso al Consiglio dei ministri” di ieri sera, ha affermato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. 

 Sabaf +4,94% dopo una trimestrale al di sopra delle attese ed il rialzo della guidance. 

Categories: Finanza e Mercati