Mercati in attesa della decisione della Fed di questa sera: partirà ora il tapering? Ben Bernanke, che a gennaio lascerà il timone al suo successore (in pole Janet Yellen), potrebbe decidere oggi di annunciare l’avvio della riduzione di stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese.
Per ora i mercati, che preferirebbero un rinvio del tapering, si muovono in territorio positivo. Milano +0,55% con lo spread Btp bund in riduzione sotto i 240 punti base e sotto quello spagnolo. Parigi +0,45%, Londra +0,13%, e Francoforte +0,46%. In Germania l’Istituto tedesco per la ricerca economica, Diw, ha rilevato nel suo rapporto annuale che l’economia tedesca “ha superato la fase di debolezza di inizio anno e ha avviato un moderato percorso di ripresa”. La stima di crescita per quest’anno e’ stata confermata a +0,4% rispetto a quando pronosticato in primavera, mentre quella per il 2014 è stata lievemente rivista al ribasso a +1,7% dal precedente +1,8%. Previsioni positive anche per l’Eurozona che per il Diw “ha toccato il suo punto minimo”: dopo la crescita dello 0,3% registrata nel secondo trimestre dell’anno, è previsto un ritorno alla crescita nella seconda parte dell’anno anche per i Paesi più in difficoltà, in particolare Italia e Spagna. “Sono sempre più numerosi i segnali di una ripresa anche nei Paesi in difficoltà a partire dal secondo semestre di quest’anno”, rassicura il Diw che stima per l’Eurozona una contrazione dello 0,3% nel 2013 e una crescita dell’1% nel 2014.
Oggi anche S&P ha diffuso le sue stime di crescita per i paesi europei: si attende una flessione per l’italia dell’1,9% del Pil italiano quest’anno seguita da un aumento dello 0,5% il prossimo e da +0,9% nel 2015, per la Spagna il pil è stimato in calo dell’1,5% quest’anno per poi risalire di +0,5% nel 2014 e dell’1,1% nel 2015; per la Germania le previsioni sono rispettivamente di +0,4%, +1,6% e +1,7%, mentre per la Francia dopo la crescita zero di quest’anno le proiezioni puntano a +0,7% nel 2014 e +1,4% nel 2015.
Intanto l’Eurostat ha reso noto che a luglio la produzione nel settore delle costruzioni dell’Eurozona è aumentato dello 0,3% rispetto a giugno e dello 0,7% nella Ue.
A Piazza Affari brilla Buzzi Unicem che sale del 6% a 12 euro dopo il buy di Goldman Sachs con target a 13,3 euro. La società ha annunciato anche cambiamenti al vertice esecutivo della controllata al 100% Dyckerhoff, a seguito dell’acquisto forzoso da parte di Buzzi Unicem di tutti gli interessi di minoranza e della cessazione dalla quotazione sulla Borsa di Francoforte. Dal 2014 arriverà nel ruolo prima di direttore generale e poi di ceo i Dirk Beese, attualmente Cfo di Buzzi Unicem Usa.
Continua la corsa di Mediobanca che sale del 2,44% all’indomani dei conti annuali che sebbene in rosso per 180 milioni hanno battuto le attese. Piazzetta Cuccia ha poi confermato il nuovo corso di più banca e meno partecipazioni. Bene anche Banco Popolare +2% e il resto del comparto bancario Ubi +1,7% , Intesa +1,3%, Unicredit +1,2% e Bpm +1%.
In luce anche Finmeccanica +1,7%, Prysmian +1,72%.
Perdite frazionali per i titoli in fondo al Ftse Mib. Le prese di beneficio colpiscono Diasorin -0,8%, Campari -0,7%, Azimut -0,6%, Atlantia -0,4% ed Enel -0,35%.
Enel ha lanciato ieri sul mercato statunitense un prestito obbligazionario non convertibile destinato a investitori istituzionali denominato in dollari statunitensi per un ammontare di 1,250 miliardi di dollari (circa 936 milioni di euro)che ha registrato una domanda di 7,5 miliardi di dollari statunitensi, pari a un controvalore di circa 5,6 miliardi di euro.L’emissione spiega una nota, “si colloca nell’ambito delle azioni di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo Enel contemplate nel piano industriale presentato alla comunita’ finanziaria il 13 marzo 2013”.
Rialzi per Telecom (+0,84%). Scivola Mediaset che però riduce il calo allo 0,24% all’indomani della conferma del risarcimento da mezzo miliardo dovuto da Fininvest a Cir (-1,8%).Fuori dal Ftse Mib, acquisti su Cell Therapeutics (+9,7%).