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Borse in attesa della Fed: non è escluso un rialzo dei tassi di 100 punti base. Ma India e Brasile volano

Imagoeconomica

Come pugili un po’ suonati, dopo il KO patito martedì da Wall Street per via dei dati sull’inflazione, le Borse sono poco mosse, in attesa delle decisioni delle banche centrali. In compenso, si agita il mercato obbligazionario. Il bond a due anni, il più sensibile ai movimenti del tasso di sconto, ieri è salito di 34 punti, raggiungendo i massimi dal novembre del 2007, a 3,75%. A inizio anno, il rendimento era circa 300 punti più giù. Larry Summers, ex consigliere economico della Casa Bianca, ha scritto in un tweet che alla Fed non resta che portare i tassi al 4%, dall’attuale 3%. Nomura ritiene che i tassi arriveranno a 4,50%-4,75% intorno a marzo dell’anno prossimo.

Limita i danni, per ora, l’Europa: il tasso del Btp decennale, dopo aver superato il 4%, torna al 3,96%, mentre quello del Bund di pari durata chiude a +1,69%, per uno spread stabile a 227 punti base (+0,52%). Commenta lo strategist Giuseppe Sersale: “Come i bond europei riescano a stare così calmi con un quadro inflattivo in ascesa, e una divisa debolissima che non reagisce ai rialzi dei tassi della Bce, è per me un mistero”.

Piatti i future in Europa e in Usa

In questa cornice non stupisce l’apatia dei listini in attesa delle mosse della Fed. Il future dell’indice EuroStoxx 50 è invariato. Non ci sono indicazioni sull’avvio della seduta di Wall Street. Ieri i mercati Usa hanno chiuso in terreno positivo una seduta all’insegna dell’incertezza: S&P +0,3%, Nasdaq +0,7%. In ribasso il Dow Jones (-0,1%).

L’attenzione è rivolta ai titoli delle ferrovie in vista del probabile sciopero che scatterà a fine settimana, salvo un intervento del presidente Biden, molto preoccupato per le conseguenze sulle filiere logistiche e sull’inflazione. Il titolo Union Pacific perde il 3,7%.

Milano in terreno positivo grazie alle banche

L’Europa è andata ieri in ordine sparso, zavorrata dalle utility e spinta dal retail, grazie agli ottimi conti di Inditex (Zara) e delle banche.

Piazza Affari (+0,49%) è stato l’unico listino in Europa a chiudere in rialzo, grazie alla forte presenza di titoli bancari/finanziari, saliti nella prospettiva che un costo del denaro più alto si trasmetta positivamente sul margine di interesse.

Dal punto di vista della politica monetaria, occhi puntati su un intervento del vicepresidente della Bce, Luis de Guindos. Ieri il capo economista Philip Lane ha previsto diversi altri rialzi dei tassi, “tanto più consistenti quanto più ampio sarà il divario dal tasso terminale”.

Poco mosso il cambio euro-dollaro, a 0,996.

La Cina interviene a protezione dello yuan

Le borse della Cina si avviano a chiudere contrastate dopo che la Banca centrale, per il secondo mese consecutivo, ha cercato di puntellare la valuta con un intervento di drenaggio della liquidità.

Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo dello 0,7%. Hang Seng di Hong Kong +0,5%. La discesa dei contagi a livello nazionale sotto quota mille ha spinto le autorità sanitarie ad allentare ulteriormente il lockdown nella megalopoli di Chengdu: da stanotte ai cittadini di altre sette aree dell’agglomerato urbano da 21 milioni di abitanti sarà permesso di uscire di casa per andare al lavoro. Torna in funzione il trasposto urbano e riaprono i ristoranti.

In Asia Pacifico, Nikkei di Tokyo e Kospi di Seul sulla parità nel finale di seduta.

Borse al top: Mumbai +10,4%, Brasile +30%.

In lieve calo Mumbai. Ma la performance da inizio anno della Borsa indiana, espressa in euro, è pari a +10,40%. È il nuovo record storico, a testimonianza del crescente interesse per le azioni di quello che nel giro di pochissimi anni diventerà il Paese più popoloso del mondo, surclassando la Cina.

Nel mese di agosto la Borsa indiana ha chiuso in guadagno del +5%, in netta controtendenza rispetto al resto del mondo (indice MSCI World -3%), perché l’economia domestica ha mostrato segni di stabilizzazione. La Reserve Bank of India, che ha aumentato i tassi di interesse per un totale di 140 punti base in tre mosse quest’anno, ha detto che punta a un atterraggio morbido per l’economia per non sacrificare troppo la crescita

Fa ancor meglio la Borsa del Brasile: +30% da inizio anno. L’economia potrebbe crescere fino al +3% nel 2022, ha detto il ministro dell’Economia Paulo Guedes.

Goldman Sachs: il prezzo del gas si dimezzerà

Petrolio piatto in avvio di seduta: Brent a 93 dollari, Wti a 88,50. Le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate in aumento di 2,442 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.

Nuove tensioni sul gas, mentre si allontana l’ipotesi di un immediato price cap in Europa. Gas europeo +10% a 218 euro per MWh. Una nota di ottimismo è giunta da Goldman Sachs: i prezzi del gas dovrebbero più che dimezzarsi quest’inverno e i Paesi europei sono in grado di attraversare i mesi invernali dopo aver “risolto con successo” i problemi di approvvigionamento dovuti alle ritorsioni di Mosca. A prevederlo è un report della banca d’affari americana, che si aspetta che i prezzi sul mercato all’ingrosso del gas in Europa scendano a meno di 100 euro per megawattora alla fine del primo trimestre 2023 nell’ipotesi di condizioni climatiche normali.

In Piazza Affari occhi su Bpm, Terna e Tim

Diverse indicazioni in arrivo dagli analisti:

  • Banco BPM: Intesa alza il giudizio da Hold a BUY target 3,50 euro.
  • Soc Gen promuove Snam e Terna da Hold a BUY, target a 5,5 e 8,1 euro.
  • Tim: Hsbc taglia da Buy a HOLD e dimezza il target da 0,40 a 0,20 euro, adeguandolo di fatto ai prezzi di borsa.
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