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Borse, in attesa della Bce Milano è la peggiore d’Europa

In attesa della decisione della Bce sui tassi e del dato sul Pil Usa del III trimestre, Piazza Affari è in tarda mattinata in peggior listino europeo, con il -0,86% poco prima delle 12 – Bonos spagnoli ai minimi da settembre 2012 dopo il calo dei tassi nell’asta dei titoli di Stato – Scivolano Bpm (-4,3%) e Telecom Italia (-2,7%) in attesa del cda di oggi.

Borse, in attesa della Bce Milano è la peggiore d’Europa

Le Borse si muovono deboli e contrastate in attesa della decisione della Bce sui tassi e del dato sul pil Usa del terzo trimestre. Il consensus generale si attende una conferma del livelo attuale del costo del denaro e un pil Usa in crescita del 2% dal 2,5% del secondo trimestre.

Milano è la piazza peggiore d’Europa e cede lo 0,86%, Parigi -0,15%, Londra -0,22%, Francoforte viaggia attorno alla parità. Madrid -0,47%. Oggi la Spagna ha collocato sul mercato titoli di Stato con scadenza 2018, 2023 e 2026 per complessivi 4,034 miliardi di euro registrando un deciso calo dei tassi. In particolare sul Bonos decennale il rendimento medio è sceso ai minimi da settembre 2010, al 4,164% dal 4,269% precedente. Nel frattempo il dato sulla produzione industriale a settembre è tornato a crescere per la prima volta dal 2011 battendo le attese del mercato, registrando un +1,4% su base annua, dopo il -2,1% di agosto. Dopo l’asta spagnola il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi si è ristretto a 241 punti base e anche lo spread Btp-Bund si è ridotto, a 244 punti base con rendimento al 4,18%.

A Piazza Affari perdono terreno la Bpm -4,3% dopo che Standard & Poor’s ha tagliato il rating e Mps -2,2%. Giù anche Telecom Italia -2,7% nel giorno del cda sui conti, Buzzi Unicem -2,31%, Finmeccanica -1,9%. Generali -1,45% nonostante i risultati dei primi nove mesi abbiamo messo in luce un utile balzato del 40%. L’Ivass ha chiesto al cda di valutare nuovamente eventuali azioni di responsabilità in relazione agli investimenti in private equity e fondi alternativi effettuati in passato rispetto ai quali si sono evidenziate irregolarità sul piano della governance interna,motivando adeguatamente la decisione assunta. Il ceo Greco ha assicurato che non ci sarà alcun impatto contabile perché comunque “nessun impatto contabile perchè abbiano già preso tutte le necessarie misure”.

“Stiamo parlando di transazioni del 2007 e del 2008, che sono state valutate accuratamente e completamente nel bilancio 2012. Di questo abbiamo già dato evidenza scritta nel bilancio 2012 e ulteriore evidenza nella semestrale 2013”, ha puntualizzato Greco sottolineando che “stiamo parlando di fatti totalmente conclusi, che non avranno ulteriori impatti contabili o altro impatto perché le persone coinvolte non sono più nella società. Esistono però aspetti regolamentari e normativi di cui si interessano Ivass e Consob”.

In controtendenza sul FtseMib i migliori sono Pirelli +3,7% che sale ancora dopo i conti e il piano. Da lunedì ha guadagnato oltre l’11%. Prysmian +1,69%, Fiat +1%, Tod’s +0,9%.

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