Condividi

Borse in attesa del rialzo dei tassi della Bce: a Piazza Affari utilities ok, in calo i petroliferi

Alla vigilia delle decisioni della Bce sul rialzo dei tassi, i mercati sono contrastati e a Piazza Affari rimbalzano le utilities mentre scendono i petroliferi

Borse in attesa del rialzo dei tassi della Bce: a Piazza Affari utilities ok, in calo i petroliferi

Prevale ancora la prudenza sui mercati finanziari, frenati dalla guerra del gas e dall’attesa delle decisioni delle banche centrali alla vigilia della riunione della Bce e in vista del meeting della Fed del 20-21 settembre. Intanto la Bank of Canada ha alzato oggi i tassi di 75 punti base al 3,25%, come non accadeva da 14 anni.

Wall Street, positiva in avvio, si muove in rialzo. Sullo S&P 500 si mette in luce Twitter, +4,8%, dopo che un giudice del Delaware ha respinto la richiesta di Elon Musk di rinviare a novembre (da ottobre) l’inizio del processo che lo vede opposto all’uccellino.

Piazze europee contrastate

Le piazze europee chiudono miste e poco lontano dalla parità, seppur incoraggiate dal piano energetico della Commissione Ue.

Piazza Affari non riesce a schiodarsi dai livelli di lunedì e segna +0,04%, fermandosi a 21.489 punti, nonostante una rotazione che oggi ha favorito le utility. A indurre gli acquisti nel comparto in tutta la zona euro sarebbero le indiscrezioni di Ft e Bloomberg, secondo cui il tetto ai prezzi allo studio della Ue per il settore delle rinnovabili sarebbe di 200 euro per megawattora, quindi superiore alle previsioni.

Francoforte sale così dello 0,35% grazie al balzo di Rwe, +7,57%; Madrid si apprezza dello 0,4%. Parigi è incolore, frenata dai titoli del lusso che guardano alla Cina. Sono in calo Amsterdam -0,37% e Londra -0,5%.

Scende lo spread alla vigilia della Bce

Si allenta la morsa sui titoli di Stato della zona euro, a 24 ore dalla riunione della Bce che domani si pronuncerà sul nuovo aumento dei tassi, dopo il passo di 50 punti base compiuto nell’ultimo meeting. Recentemente erano prevalse le scommesse su un rialzo di 75 punti, ma le divisioni tra falchi e colombe nel board non sarebbero ricomposte e una mossa di 50 punti sembra aver ripreso quota. In ogni caso oggi lo spread tra decennale italiano e tedesco arretra a 229 punti base (-1,22%) e i tassi scendono: il Btp chiude a +3,86% e il Bund a +1,57%.

Euro in ripresa

Sul mercato valutario l’euro si rafforza, pur restando sotto la parità con il dollaro, in area 0,994. A dare coraggio alla moneta unica contribuisce il Pil del blocco del secondo trimestre, salito oltre le attese: +0,8% rispetto al trimestre precedente (+0,7% nell’Ue) e +4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2021, contro stime di +0,6% e +3,9%. In Italia la crescita è stata dell’1,1%.

Bene l’occupazione: +0,4% sia nell’area euro sia nella Ue rispetto al trimestre precedente.

I cali sono netti per yen e sterlina contro il biglietto verde.

Petrolio e gas in ribasso

Le minacce di Putin (non venderà più petrolio e gas a chi metterà un tetto ai prezzi) e i dati macro-cinesi spaventano il petrolio, che prosegue in una parabola discendente. Il Brent tratta intorno a 89 dollari al barile, con un calo del 3,93%. Pesante il tonfo del Wti, -4,3%, a 83 dollari al barile nella consegna di ottobre, ai minimi da gennaio.

“Data la rinnovata debolezza – sottolinea Mps Capital Markets- non escludiamo una qualche forma di intervento verbale da parte dell’OPEC+ a breve, per ricordare al mercato che possono tagliare una quota maggiore di produzione se necessario”.

Scende in area 235 euro per megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. 

A proposito di prezzi dell’energia oggi la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha detto che alla riunione di venerdì la Commissione proporrà un tetto al prezzo del gas russo, un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo e ai profitti inaspettati delle compagnie di combustibili fossili, che dovrebbero corrispondere un “contributo di solidarietà” in ragione dei profitti accumulati, infine garanzie statali più facili alle società di servizi energetici.

Piazza Affari in ripresa con utility e Prysmian

Rimbalzano le utility di Piazza Affari a partire da Hera, +2,69%, ieri in maglia nera. Seguono Enel +1,53%, e Italgas +0,89%.

La miglior blue chip del giorno è Prysmian +2,81%, ma è in spolvero anche Stm +2,11%, nonostante la cliente Apple si muova con i piedi di piombo, +0,3% prima del lancio dell’iPhone 14, dell’Apple Watch Series 8 e di un aggiornamento del sistema operativo iOS, in un evento a Cupertino alle 19, ora italiana.

Nell’automotive bene Ferrari +1,23%, Stellantis +1,06% e Iveco +0,84%. Tra i finanziari svetta Banca Mediolanum +1,29%.

Mentre sono deboli le banche, in particolare Unicredit -1,61% e Bper -1,42%. 

A guidare la fila dei cali sono anche oggi i titoli petroliferi: Tenaris -3,15%, Eni -2,80%, Saipem -1,87%.

In calo Campari -2,14% e titoli della sanità come Diasorin -2,1% e Amplifon -2,13%.

Commenta