La giornata di oggi nei mercati dell’Oriente ha avuto un andamento analogo a quello di ieri. Prese di profitto e dati incerti (il secondo indice PMI ‘privato’ – della HSBC e Markit – del settore dei servizi in Cina ha confermato il calo comunicato ieri dall’indice ‘ufficiale’) hanno lasciato campo libero alla correzione. Perché il buon umore ritorni bisognerà aspettare i dati della congiuntura americana (la settimana che si apre ne è ricca, a partire dal dato di oggi sul PMI Usa dei servizi).
In Giappone i mercati si sono riaperti dopo molti giorni di vacanza, e il Nikkei ha perso oltre il 2% (ma il Topix, a capitalizzazione più ampia, perde lo 0,9%) con uno yen che, dopo essere andato oltre i 105 contro dollaro, è tornato a quota 104 e qualcosa. Comunque i graficisti della Nomura vedono un buon anno nelle esoteriche formazioni dell’indice (‘white candlestick’, qualunque cosa significhi).
L’euro quota 1,359 e l’oro si aggrappa ai recenti guadagni, segnando 1238 $/oncia. L’oro nero, nella versione WTI, è ancora debole, a poco più di 94 $/n (107 il Brent). I futures azionari su Londra e Wall Street sono stabili.