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Borse, il Toro rallenta ma resiste. Spread stabile, petrolio in forte calo

IL TORO RALLENTA, MA RESISTE. MILANO +0,3%

SPREAD FERMO A 420 BP. PETROLIO IN FORTE CALO

Prima giù, poi su. Infine, marcia rallentata come in un ingorgo di fine week-end. A mezzogiorno l’indice FtseMib sale dello +0,3% a quota 14.257: una volta archiviato l’esito positivo del vertice di Bruxelles, si attendono ora nuove indicazioni sulle modalità di applicazione degli accordi, oltre alle decisioni del vertice della Bce fissato per giovedì. La Borsa di Londra sale dello 0,55%, Parigi +0.94%, Francoforte +0,91%.

Anche l’euro è scambiato a 1,263 contro il dollaro, in lieve calo dalla chiusura di venerdì (1,266).

Sul mercato dei titoli di Stato, intanto, il Btp si mantiene attorno ad un rendimento del 5,80% (invariato da venerdì sera) contro il 6,3% della Spagna; lo spread resta attorno a a quota 420.

Segnali positivi sono venuti dall’economia asiatica. Nella notte è stato diffuso a Pechino l’indice Pmi che dà un’indicazione di come si muoverà l’industria cinese nei prossimi 3/6 mesi. L’indice è sceso a quota 50,2 da 50,4 di maggio, ma si è attestato al di sopra della media delle attese degli economisti che indicava 49,9.

In Giappone l’indice Tankan pubblicato nella notte ha fornito cifre che indicano un miglioramento dell’umore delle imprese giapponesi nel mese di giugno, con un indice relativo al comparto manifatturiero a -1 da attese per -4. Oggi pomeriggio in Usa verrà diffuso l’indice Ism del settore manifatturiero. Dopo il boom di venerdì il petrolio inverte in trend. Intorno alle 11,45 il Brent scende di 2,09 dollari a 95,71 dollari al barile; il greggio Usa perde 1,44 dollari a 83,52.

Il saliscendi di Piazza Affari riguarda innanzitutto le banche: Unicredit arretra -0,4%%. Intesa -0,36% , Banco Popolare -0,95%.MontePaschi avanza del 3,11%, Ubi +1,17%.

Grande effervescenza a Parigi per il Crédit Agricole +9% dopo l’anticipazione del Financial Times sulla prossima cessione della Emporiki Bank greca. Sale, dopo tre giorni di pesante ribasso (17%), Barclays Bank sull’onda delle dimissioni di stamane del presidente Marcus Agius, dopo lo scandalo legato ai tentativi di manipolazione sul Libor, l’indice di riferimento del mercato interbancario. La scorsa settimana la banca e’ stata infatti condannata a pagare 290 milioni di sterline per risolvere un contenzioso con le autorita’ inglesi e americane. ‘Gli eventi della scorsa settimana, che hanno evidenziato norme di comportamento inaccettabile all’interno della banca, hanno inferto un colpo devastante alla reputazione di Barclays. Come presidente, sono il garante ultimo della reputazione della banca’, ha dichiarato Agius. Quest’ultimo rimarra’ in carica fino alla nomina del nuovo presidente, la cui ricerca e’ stata affidata a John Sunderland, mentre Michael Rake e’ stato nominato vicepresidente.

Prosegue il miglioramento di tutto il settore finanziario: Generali sale dello 0,64%, Mediolanum +0,94%.

Mattinata negativa per Fonsai: le risparmio che cedono il 5,37% e le ordinarie l’1,29%, nel giorno del raggruppamento delle azioni, nel rapporto di un nuovo titolo ogni 100 posseduti. Nel pomeriggio si terranno i cda di Fonsai e dell’azionista Premafin per rispondere ad alcuni rilievi posti da Consob e Isvap, sempre in relazione al progetto di integrazione con Unipol, la cui tempistica potrebbe slittare. Gli aumenti di capitale da 1,1 miliardi ciascuno di Unipol e Fondiaria-Sai rischiano infatti di essere rinviati a settembre per l’impossibilita’ di rispettare i tempi tecnici: l’operazione di aumento di capitale, per essere lanciata entro questo mese, dovrebbe infatti ottenere il via libera Consob al prospetto entro il 9 luglio, ipotesi al momento poco probabile. Intanto, l’ad di Unipol, Carlo Cimbri in un’intervista al Corriere della Sera ha accusato il custode giudiziale di non essere imparziale e ribadito che la compagnia bolognese va avanti nel piano di fusione con Fonsai.

Fra i titoli che guadagnano, Atlantia è in rialzo del 2,19% grazie alla promozione di Cheuvreux che ha inserito il titolo nella sua lista delle azioni consigliate.

Intanto Atsm, cui fa capo il 29,9% di Impregilo -0,63, ha ribadito nel corso di una conferenza stampa la piena adesione alle strategie del board attuale, di cui il socio Salini si accinge a chiedere la revoca nell’assemblea del 12 luglio.

Dopo il forte rialzo del greggio di venerdì, avanzano i petroliferi: Eni+0,48%, Saipem +0,64%, Tenaris +2,9%.

Positivi i titoli industriali: Finmeccanica sale dello 0,57%%, favorita dagli apprezzamenti positivi per l’ad Orsi contenuti in un’intervista al Financial Times, la controllata Ansaldo guadagna lo 0,09%, Fiat -0,25%%. Brillante Fiat Industrial +0,65% dopo l’annuncio che chiuderà cinque fabbriche in Europa.

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Categories: Finanza e Mercati