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Borse, il Nikkei avanza ancora ma l’Asia è ferma

Dopo la positiva chiusura di Wall Street i mercati asiatici hanno oscillato sui livelli di ieri, consolidando i progressi recenti. La chiusura della settimana sarà poco variata rispetto al venerdì precedente. L’eccezione è il Giappone: il Nikkei ha avanzato ancora, a ritmi superiori all’1%, con uno yen che ha superato il livello di 89 e il consiglio dei ministri che ha approvato un piano di stimolo che assomma a circa il 2% del Pil. Le condizioni monetarie (tassi bassi, espansione quantitativa e valuta debole) sono fra le più favorevoli degli ultimi anni, e, insieme alle forti misure di espansione di bilancio, si apprestano a dare all’economia una spinta che il governo vorrebbe risolutiva, per far uscire il Giappone dalla stagnazione.

La Borsa cinese, invece, è scesa di seguito all’accelerazione (peraltro non veramente preoccupante) dell’inflazione, che è salita dal 2,3% al 2,5%, limitando, secondo i timori del mercato, lo spazio per stimoli di politica monetaria.

L’euro si è fortemente ripreso a quota 1,326 e il petrolio si arrampica verso quota 94.

Bloomberg

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