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Borse, il “Giorno delle tre streghe” porterà oggi volatilità. La Germania al secondo voto sui fondi. Prospettive offuscate da Trump

FIRSTonline

Sarà anche il primo giorno di primavera oggi, ma per i mercati finanziari c’è poco da festeggiare: oggi è anche il “giorno delle tre streghe” (il “triple witching day“), uno dei momenti più temuti sui mercati finanziari, caratterizzato da un’improvvisa impennata della volatilità. Oggi la Bundesrat tedesca, la camera alta, è chiamata a votare legge che permetterà di creare un fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture e una maggiore spesa per la difesa: dopo l’ok della camera bassa, il voto è dato quasi per certo. Nel Regno Unito il ministro delle finanze dovrà mostrare i conti pubblici, attesi essere poco in equilibrio.

In generale il clima è cauto. Questa settimana, piena di riunioni delle banche centrali, ha visto dichiarazioni di decisori politici di tutto il mondo mostrare prospettive incerte e offuscate per lo più dlle crescenti tensioni commerciali innescate dagli Stati Uniti sotto il presidente Donald Trump che per altro il 2 aprile imporrà nuove tariffe reciproche La Federal Reserve statunitense, la Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra hanno mantenuto i tassi stabili.

Le notizie di attacchi aerei israeliani su Gaza e la violenta esplosione di un drone ucraino su un aeroporto militare russo hanno ricordato le crescenti tensioni geopolitiche che stanno spingendo gli investitori verso asset sicuri, come l’oro, che quest’anno è già salito del 16% raggiungendo massimi storici e il dollaro.

Oggi è il “triple witching day”: sarà una giornata ad alta volatilità

Gli investitori chiamano una gionata come oggi il “giorno delle tre streghe” (il “triple witching day”), uno dei momenti più temuti sui mercati finanziari, caratterizzato da un’improvvisa impennata della volatilità. Questo evento si verifica il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre, quando scadono contemporaneamente diversi contratti derivati. Oggi in particolare, ci sarà la scadenza di circa 4.500 miliardi di dollari in contratti legati ad azioni, indici e fondi ETF, secondo Citigroup.

Germania: oggi il voto del Bundesrat al fondo per infrastrutture e difesa è dato per quasi certo

In Germania gli investitori si aspettano oggi l’approvazione, quasi certa, della legge volta a creare un fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture e una maggiore spesa per la difesa. Il piano è stato approvato questa settimana dalla camera bassa del Bundestag, dando un’enorme spinta al leader conservatore e futuro cancelliere Friedrich Merz e dando agli investitori motivo di sperare in una ripresa della più grande economia europea. La proposta di legge passerà oggi alla camera alta del Bundesrat, ma sembra certo che verrà approvata.

Il Regno Unito alle prese con le finanze di governo

Dopo che la Bank of England ieri ha deciso con molta cautela di lasciare invariati i tassi, oggi è il turno del ministro delle finanze Rachel Reeves al centro dell’attenzione Oltremanica, chiamato a mostrare quanto sia profondo il deficit del governo, mentre l’anno finanziario volge al termine e a pochi giorni dall’aggiornamento del bilancio, previsto per il 26 marzo. I dipartimenti del governo hanno allentato i cordoni della borsa per aiutare Reeves a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione del bilancio, ma ostacolato dall’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato e dal rallentamento dell’economia, è improbabile che Reeves possa rispettare il bilanciamento della spesa corrente: per ora il suo ambizioso obiettivo è di bilanciare la spesa e le entrate fiscali entro l’anno finanziario 2029-30. Si prevede che oggi annuncerà di aver ricostruito un buffer fiscale di 9,9 miliardi di sterline (12,83 miliardi di dollari), ha riferito Bloomberg questa settimana.

Wall Street chiude sotto la parità

Chiusura sotto la parità per la Borsa di New York, che non è riuscita a beneficiare di dati che hanno confermato la resilienza del mercato del lavoro e il buon andamento del mercato immobiliare. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,03% a 41.953 punti, mentre l’S&P-500 ha perso lo 0,22%, chiudendo a 5.663 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,3%), senza direzione l’S&P 100 (-0,18%). Le azioni di FedEx Corp. , considerate un barometro economico, sono crollate dopo che l’azienda ha tagliato le sue previsioni di profitto dati i costi più elevati e i segnali di indebolimento della domanda. Nike Inc. ha anche citato i dazi e le tensioni geopolitiche come fattori che avranno un impatto sui suoi guadagni.

Asia in calo. Anche i tech di Hong Kong scivolano

Le azioni asiatiche si avviano a chiudere la settimana in ribasso, poiché le crescenti preoccupazioni geopolitiche e i timori sui dazi statunitensi e sul loro impatto sull’economia globale hanno frenato la propensione al rischio degli investitori, mantenendo l’oro, considerato un bene rifugio, vicino ai massimi storici. Il maggiore indice MSCI di azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è sceso dello 0,85%, con le azioni in Cina, Hong Kong, Taiwan e Indonesia che hanno registrato un forte calo.

L’ndice Hang Seng di Hong Kong è scivolato oltre il 2%, pronto per la sua seconda settimana consecutiva in rosso, mentre gli investitori sono diventati più cauti dopo l’impennata delle azioni tecnologiche martedì scorso con l’indice che ha raggiunto un massimo di tre anni. L’Hang Seng è ancora in rialzo del 18% per l’anno, il mercato azionario principale con le migliori prestazioni al mondo.

Il Nikkei del Giappone, al ritorno da una giornata di festività, è in lieve rialzo (+0,3%) e l’indice Topix più ampio ha toccato il massimo degli ultimi otto mesi, trainato dai titoli bancari, poiché i dati sull’inflazione più forti del previsto hanno alimentato le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone. I dati hanno mostrato che l’inflazione di fondo in Giappone ha raggiunto il 3,0% a febbraio e un indice che esclude l’effetto del carburante è cresciuto al ritmo più rapido in quasi un anno, un segnale di una crescente pressione sui prezzi che rafforza le aspettative del mercato di ulteriori rialzi.

L’indice del dollaro rispetto a un paniere di sei controparti è rimasta stabile a 103,84, dopo essere salita dello 0,36% ieri. Lo yen è leggermente più debole a 149,20 per dollaro, ma è rimasto vicino al massimo di quasi cinque mesi di 146,545 toccato la scorsa settimana. Lo yen è salito del 5% quest’anno sulle aspettative che la BOJ aumenterà di nuovo i tassi nel 2025.

Petrolio in rialzo. Occhi alle sanzioni Usa all’Iran

I prezzi del petrolio sono aumentati, pronti a registrare la migliore performance settimanale da gennaio. L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro Usa ha annunciato sanzioni contro una raffineria di petrolio e il suo Ceo per aver acquistato e raffinato petrolio greggio iraniano per un valore di centinaia di milioni di dollari. Il petrolio proveniva da navi collegate ad Ansarallah, un’organizzazione terroristica straniera, e al Ministero della difesa iraniano della logistica delle forze armate . L’OFAC ha imposto sanzioni anche a 19 entità e navi per aver spedito milioni di barili di petrolio iraniano. Queste spedizioni di petrolio fanno parte della “flotta ombra” iraniana di petroliere che riforniscono raffinerie teapot come Luqing Petrochemical. I future sul greggio Brent sono saliti dello 0,5%, mentre i future sul greggio US West Texas Intermediate sono saliti dello 0,6%. Entrambi erano destinati a guadagni del 2% per la settimana.

Borse europee viste aprire incerte. Occhi a A2a, Buzzi, Unicredit

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future Eurostoxx 50 -0,3%. A dare sostegno alle borse europee continua ad essere l’attesa per le maggiori spese dedicate alle infrastrutture e alla difesa. Oggi la camera alta tedesca suggellerà il voto della camera bassa, mentre si attendono dettagli dalla riunione a Bruxelles sul ReArmEu. Da seguire a Piazza Affari: A2a, Buzzi, Unicredit L’indice FTSEMIB di Piazza Affari ieri ha chiuso in ribasso dell’1,55%. Potrebbe arrivare l’ottava settimana positiva delle ultime nove

A2A L’utility di Milano e Brescia punta a crescere nella base clienti energia elettrica e gas attraverso operazioni di m&a anche se mostra qualche freddezza verso i 400.000 utenti che Unoenergy intende cedere. E’ quanto ha detto l’AD, Renato Mazzoncini.

Azimut E’ in trattative con il gruppo romano Ibl per l’acquisto della Banca di Sconto con l’obiettivo di dotare di licenza il nuovo istituto digitale per cui sono in corso negoziati in esclusiva con Fsi. Lo scrive MF aggiungendo che un accordo è previsto in tempi brevi.

Banco BPM Intesa ha alzato il target price da 8,50 a 10,90 euro, Buy.

Buzzi Barclays ha alzato il target price da 47 a 57 euro, Overweight.

Enel Hsbc ha ridotto il target a 7,80 euro, confermato il Buy.

Generali MF scrive che Caltagirone CALI.MI ha ottenuto 500 milioni di euro da Intesa San Paolo ISPI.MI concedendo in pegno alla banca parte delle quote in Mediobanca, Generali e Mps. La provvista servirebbe per aumentare il peso nell’assemblea del Monte e in quella del Leone.

Interpump Cda bilancio (risultati 4° trimestre pubblicati il 14 febbraio).

Pirelli Il cda si riunirà il 26 marzo per discutere i potenziali impatti della nuova legge statunitense sulla protezione dei dati sulla società, dato che il suo maggiore azionista è la cinese Sinochem, scrive Il Sole 24 Ore.

Saipem Berenberg ha alzato il target price a 3,40 euro, Buy.

Tenaris Dopo un investimento di 110 milioni di dollari, Tenaris rafforza le proprie capacità nel fracking in Argentina, aggiungendo un terzo set di fracking idraulico per Vaca Muerta, una delle più grandi riserve di gas da scisto al mondo.

TIM La controllata Tim Brasil TIMS3.SA ha detto che la partnership con C6 è ufficialmente terminata.

Unicredit Con riferimento all’Ops sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco Bpm, UniCredit rende noto di aver ricevuto dalla Banca centrale d’Irlanda il nulla osta per l’acquisizione di una partecipazione indiretta di controllo in Bbpm Life Dac.

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