Le piazze giapponesi sono cresciute per il secondo giorno consecutivo, limando le perdite settimanale in un giorno in cui gli investitori ponderano i report sugli utili delle maggiori compagnie nipponiche e Canon ha annunciato un buyback azionario. Sul fronte valutario il peso filippino ha raggiunto i massimi degli ultimi cinque mesi.
L’indice Topix cresceva dello 0,4% all’1:10 del pomeriggio a Tokio, riducendo le perdite settimanali all’1,5 per cento. Finora l’azionario giapponese ha registrato la peggior performance rispetto a 24 Paesi sviluppati nel 2014. L’indice MSCI Asia Pacific aumentava dello 0,1%, mentre un indice che escludeva il Giappone lasciava sul terreno lo 0,1%.
A pesare sul risultato, la cattiva perfomance delle azioni cinesi dopo che il livello dell’inflazione della maggior economia asiatica ha deluso le aspettative degli analisti. Il ringgit malese faceva un balzo dello 0,4% contro il dollaro, mentre il peso risaliva dello 0,8% sul biglietto verde.
In Cina i prezzi dei produttori sono calati più del previsto ad aprile e stanno attraversando il periodo di maggior declino da quando ci fu una successione negativa di 31 mesi iniziata nel 1997. I prezzi al consumo sono decelerati al ritmo più basso degli ultimi 18 mesi.
“I mercati sono preoccupati del continuo rallentamento cinese” commenta Ben Kwong, direttore di KGI Asia a Hong Kong. “Gli investitori si aspettavano nuovi stimoli, ma sembra che il Governo centrale stia diventando molto selettivo e moderato”.