Resta perturbato il clima finanziario in Europa, a causa della pandemia e delle sue ricadute sulla mobilità e sulla crescita economica. La piazze continentali chiudono la prima seduta della settimana in profondo rosso, dopo un tentativo di recupero a metà pomeriggio in scia ai titoli delle big tech statunitensi, che sono partite in rialzo in attesa dei conti trimestrali. Il Nasdaq si è mosso su nuovi massimi, ma ha poi invertito bruscamente la rotta, producendo un ulteriore effetto domino sui listini europei, questa volta negativo.
Piazza Affari perde l‘1,6% e scivola sotto i 22mila punti (21.735), zavorrata principalmente dai titoli industriali e dalle banche. Per l’obbligazionario invece la seduta è verde speranza, probabilmente perché la prospettiva di una fine del Conte due in favore di un governo di unità nazionale (forse un Conte ter) per il mercato è preferibile alle elezioni. Sembra questo lo scenario che si va prefigurando ed è possibile che il premier salga al Quirinale fra oggi e domani.
Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 123 punti base (-1,57%), mentre il tasso del Btp arretra a +0,64%.
Nel resto d’Europa, Francoforte, alle battute finali, cede l’1,62%. Preoccupa l’aggiornamento dell’indice Ifo, termometro di fiducia delle imprese tedesche, sceso da 92,2 punti a dicembre a 90,1 punti a gennaio, ai minimi da sei mesi. Un andamento che aumenta l’incertezza sulla ripresa europea, insieme ai ritardi nella consegna dei vaccini. Un problema che ha indotto la Commissione europea a chiedere alle società farmaceutiche chiarezza sulla distribuzione, per verificare che le partite destinate a Stati Ue non vengano dirottare altrove. È di oggi fra l’altro la notizia che la casa farmaceutica Merck & Co (in calo sul Dow Jones), ha deciso di sospendere lo sviluppo dei suoi due candidati anti Covid 19, dopo che i dati degli studi clinici condotti sui vaccini hanno mostrato una risposta immunitaria deludente. La società si concentrerà quindi su medicinali curativi per la malattia indotta dal nuovo coronavirus.
Male anche Parigi -1,57%; Madrid -1,73%; Londra -0,8%,
L’euro si muove debole, in scia al peggioramento della fiducia delle imprese tedesche. Il cambio con il dollaro arretra dello 0,35% a 1,21. Sono poco mosse le materie prime. Il future oro febbraio 2021 perde lo 0,16%, 1853,30 dollari l’oncia. Il contratto Brent aprile 2021 è piatto e scambia a 55, 27 dollari al barile.
La fotografia finale di Piazza Affari, vede Cnh in calo del 4,87%, peggiore blue chip del giorno. Sulla stessa lunghezza d’onda Stellantis, -4,65%, che ha convocato l’assemblea straordinaria degli azionisti per approvare la distribuzione di un massimo di 54.297.006 azioni ordinarie di Faurecia e 308 milioni di euro, cioè i proventi ricevuti da Peugeot per la vendita di azioni ordinarie di Faurecia nell’ottobre 2020. Soffre Exor -2,72%. Continua la scia negativa di Leonardo -2,9%.
La giornata è nera per le banche: Unicredit -4,25%; Intesa -3,24%; Bper -3,01%; Banco Bpm -2,6%. Giù la Popolare di Sondrio -5,34%.
Perdite per Nexi -4,02% e Banca Mediolanum -2,97%.
Cedono anche i titoli oil. Eni -2,21%. Il cane a sei zampe ha raggiunto un accordo per l’acquisizione della spagnola Aldro Energia nell’ambito di un piano per rafforzare il proprio portafoglio di clienti retail in Europa per energia e gas. Il gruppo italiano ha annuniciato che la propria divisione di gas e energia ha acquisito il 100% di Aldro Energía Y Soluciones Slu da Grupo Pitma, per inserirsi nel mercato iberico. L’accordo include anche l’acquisizione dell’azienda di backoffice Instalaciones Martìnez Dìaz.
Sul fronte opposto si afferma ancora Diasorin, +2,69%, che vede nelle difficoltà della campagna vaccinale delle opportunità di business sul fronte diagnostico.
Bene le utility: Terna +1,67%; Italgas +1,38%; Hera +0,91%; Snam +0,78%.
Fuori dal paniere principale Energica Motor Company (+3,5%), festeggia l’ordine record arrivato da Taiwan. Si tratta di una commessa da 836mila euro per la fornitura singola più significativa nella storia della società leader nelle moto elettriche a elevate prestazioni. Il committente è l’importatore taiwanese Russ Tiger Enterprise. Grazie all’ordine, Energica «aggiunge un ulteriore 14% dell’intero fatturato 2020 ai valori dichiarati precedentemente»: da inizio anno la società ha ricevuto così commesse per il 28% dei ricavi 2020, «a cui si aggiunge un 11% dal floorplan Usa».
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