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Borse, i nuovi dazi di Trump non inquietano i mercati: i riflettori sono più orientati sugli sviluppi in Ucraina

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Trump è tornato a battere sul tasto dei dazi, puntando il dito ieri sulle importazioni di prodotti farmaceutici e semiconduttori. Ma al momento gli investitori non ci fanno troppo caso e guardano piuttosto agli sviluppi della situazione in Ucraina, con alcuni analisti temono che la fretta di Trump di imporre la fine della guerra porti ad accordi di pace con Putin sbilanciati e che potrebbero alterare lo scenario geopolitico. Il modo azionario europeo è quello che più beneficia della prospettiva di una pace, segnando nuovi record ieri, con in prima fila i titoli che hanno a che fare con la difesa. Dopo tanti record oggi potrebbe essere la giornata giusta per prendere benefici che si iniziano a vendere in Asia e potrebbero continuare sulle borse europee.

Wall Street chiude poco mossa. Attesa oggi per le minute della Fed

Seduta poco mossa ieri per la Borsa di New York, con il Dow Jones che si è attesto a 44.556 punti, mentre l’S&P-500 fa un salto in avanti dello 0,24%, portandosi a 6.130 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,23%) e sulla parità è l’S&P 100 (-0,02%). Tra le migliori performance da segnalare Intel (+16,06%), Nike (+6,23%), Dow (+2,72%) e Honeywell International (+2,61%), Moderna (+8,37%)

Più tardi oggi sono attesi i verbali della riunione di gennaio della Fed, in cui la banca centrale statunitense ha mantenuto i tassi di interesse al 4,25%-4,5% e faranno da contorno ai commenti hawkish del presidente della Fed Jerome Powell nella testimonianza al Congresso della scorsa settimana e ai dati sui prezzi al consumo.

Dazi per auto, semiconduttori e farmaci

Donald Trump ha dichiarato ieri sera che probabilmente imporrà dazi sulle importazioni di auto, semiconduttori e farmaci di circa il 25%, lasciando intendere che l’annuncio definitivo potrebbe arrivare già ad aprile. Per farmaci e chip, Trump ha suggerito che le tasse saliranno significativamente oltre il 25% nel corso dell’anno. I nuovi dazi dovrebbe essere applicati già il 2 aprile. Le tariffe del 25% da lui precedentemente annunciate su acciaio e alluminio dovrebbero arrivare a marzo. “Probabilmente ve lo dirò il 2 aprile, ma sarà intorno al 25%”, ha detto Trump ai giornalisti martedì al suo club di Mar-a-Lago quando gli è stato chiesto delle tariffe sulle auto. Sulle importazioni di droga, ha detto: “Sarà del 25% e oltre, e salirà notevolmente nel corso di un anno”. Le azioni di Toyota Motor Corp. e Honda Motor Co. sono diminuite dopo i commenti di Trump.

Occhio agli sviluppi della situazione in Ucraina

Sul fronte geopolitico, funzionari di Stati Uniti e Russia si sono incontrati per un primo round di colloqui sulla guerra in Ucraina e hanno sollevato la possibilità di una cooperazione più ampia. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha detto agli alleati europei che gli Stati Uniti manterranno in vigore le sanzioni alla Russia almeno finché non verrà raggiunto un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina. Ma alcuni analisti sono cauti. La fretta di Trump di imporre la fine della guerra russa in Ucraina ha alimentato i timori di un accordo di pace con Putin che potrebbe compromettere la sicurezza di Kiev e dell’Europa e alterare lo scenario geopolitico. Quando il presidente russo Vladimir Putin lanciò l’invasione dell’Ucraina circa tre anni fa, l’allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden assunse una ferma posizione di solidarietà con Kiev, creò un baluardo di alleati europei e incaricò consiglieri veterani di isolare Mosca economicamente e diplomaticamente.

L’approccio di Washington è cambiato radicalmente dopo il primo incontro di martedì tra i negoziatori statunitensi e russi. i politici europei hanno accusato Trump di aver fatto concessioni gratuite a Mosca la scorsa settimana escludendo l’adesione dell’Ucraina alla Nato e dicendo che era un’illusione per Kiev credere di poter riconquistare il 20% del suo territorio ora sotto il controllo russo. Alcuni critici hanno condannato Trump per quello che hanno detto equivaleva a un accomodamento. L’esclusione dell’Ucraina dall’incontro di martedì ha segnato un netto allontanamento dal mantra di Biden e della NATO “niente sull’Ucraina senza l’Ucraina”. Kiev ha affermato che non accetterà alcun accordo imposto senza il suo consenso.

E l’assenza di rappresentanti europei ha accresciuto le preoccupazioni degli alleati degli Stati Uniti circa la possibilità che Trump fosse disposto a rinunciare a troppo in cambio di poco da parte di Putin. Ciò ha contribuito a spingere i governi europei a discutere la possibilità di inviare truppe di peacekeeping per sostenere un eventuale accordo sull’Ucraina.Martedì Trump ha dichiarato ai giornalisti che non avrebbe opposto alcuna obiezione a tale dispiegamento, sebbene il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov abbia affermato che Mosca non accetterà la presenza di truppe Nato, il che indica che la Russia potrebbe opporsi a qualsiasi compromesso importante.

Asia: i tecnologici di Hong Kong prendono beneficio

Si placa la borsa di Hong Kong dopo parecchie sedute di forti rialzi: l’indice Hang Seng è a -0,4% dopo il +14,3% da inizio anno. Baidu perde il -5% dopo la diffusione dei dati del trimestre: la società cinese dell’high tech ha registrato il terzo calo trimestrale consecutivo dei ricavi, un andamento che rivela le difficoltà delle sue attività di ricerca su Internet e nell’ intelligenza artificiale. I ricavi per i tre mesi conclusi a dicembre sono scesi del 2% a 34,1 miliardi di yuan (4,7 miliardi di dollari), contro una stima media di 33,4 miliardi di yuan. I risultati sono stati migliori di quanto si temesse, ma non sono riusciti a compensare il calo del 29% del reddito operativo. Baidu dà il via a una stagione di bilanci per il settore tecnologico cinese, rivitalizzato dal successo della startup DeepSeek. Il boom dell’IA generativa si è manifestato con un aumento del 26% del fatturato cloud di Baidu nel trimestre di dicembre, più del doppio del ritmo di crescita dei tre mesi precedenti.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è +0,4%. In Cina i prezzi delle case nelle principali città cinesi hanno mostrano ancora un calo a gennaio, il che fa pensare agli analisti che l’intervento politico di Pechino potrebbe aver contribuito a stabilizzare il settore immobiliare. I prezzi medi delle case nelle 70 città prese in esame dal governo sono scesi dello 0,07% a gennaio rispetto al mese precedente, contro il calo dello 0,08% registrato a dicembre

TAIEX di Taipei a-0,4%. A mettersi in luce è la borsa di Seul con un rialzo dell’1,5% dell’indice Kospi, oggi sui massimi da settembre 2024. L’indice di riferimento dell’area, MSCI Asia Pacific, perde lo 0,5%.

I fornitori asiatici di Intel, tra cui i due pesi massimi dell’indice di borsa di Seul, SK Hynix e Samsung Electronics, salgono dopo che il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha parlato della necessità di produrre chip negli Stati Uniti e di potenziali accordi che coinvolgono TSMC e Broadcom. In rialzo anche le azioni delle società delle batterie dopo l’accordo Toyota-LG Energy.

La borsa di Tokyo è in lieve calo: indice Nikkei -0,3%. Lo yen tratta a 151,7, in apprezzamento da 152,7 di ieri. Le esportazioni giapponesi sono aumentate a un ritmo sostenuto in gennaio, mentre le aziende hanno incrementato gli ordini anticipando i dazi imposti da Trump che dovrebbero entrare in vigore nei prossimi mesi. La bilancia commerciale giapponese è tornata in rosso, con un deficit di 2,76 trilioni di yen (18,2 miliardi di dollari), il più elevato in due anni. Per regione, le spedizioni negli Stati Uniti sono aumentate dell’8,1%, mentre quelle verso la Cina sono diminuite del 6,2%. Le esportazioni verso l’Europa sono diminuite del 15,1%.

La banca centrale neozelandese ha tagliato i tassi di interesse di 50 punti base al 3,75% come previsto, lasciando però intendere che i suoi tagli aggressivi sono destinati a rallentare e il dollaro della regione è salito dello 0,3% a 0,5722 dollari. Il dollaro australiano ha perso lo 0,11% a 0,6347 dollari un giorno dopo che la banca centrale ha effettuato il suo primo taglio dei tassi dal 2020, ma ha messo in guardia sulle prospettive di un ulteriore allentamento.

Il petrolio greggio Brent è salito dello 0,28% a 76,05 dollari al barile, mentre i trader attendono l’esito dei colloqui tra Stati Uniti e Russia a Riad. Il prezzo dell’oro spot è sceso leggermente a 2.932 dollari l’oncia, dopo aver raggiunto un massimo storico la scorsa settimana a causa della domanda di bene rifugio.

Borse europee viste aprire sulla parità. Occhi a Recordati

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità sulla base del Future EuroStoxx50 a -0,1%.

Recordati: l’azionista di maggioranza Rossini Sarl, controllata dal fondo CVC, ha concluso il collocamento del 5% mediante accelerated bookbuilding a 55,70 euro per azione, ha ancora il 46,82%

Leonardo Il Ministro Urso, ieri in visita in Turchia, ha dichiarato che l’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar apre la strada a una partnership con Leonardo finalizzata alla produzione di droni negli stabilimenti italiani.

Moncler RBC alza il target price.

TIM . Poste italiane è pronta ad aumentare ulteriormente la sua partecipazione in Telecom Italia (Tim) rafforzando così la sua posizione nel caso di una eventuale operazione di M&A che coinvolga il gruppo telefonico, dicono tre fonti a Reuters. Una delle tre fonti e una quarta persona dicono che un’eventuale operazione di consolidamento che coinvolgesse Tim, riguarderebbe l’intera azienda, con il governo contrario ad uno spezzatino delle sue attività consumer ed enterprise. Secondo fonti governative, citate da La Stampa, il consolidamento del mercato delle tlc italiane non potrà prescindere da Iliad.

Unicredit. Banco Bpm valuta un nuovo esposto alla Consob dopo aver risposto ieri ai rilievi di UniCredit, riporta La Stampa.

Popolare di Sondrio ha rinviato al 12 marzo dal 26 febbraio la presentazione del nuovo piano industriale.
Mediobanca riunisce il patto di consultazione per valutare l’ops lanciata da Mps.

Juventus. Lla società di criptovalute Tether, che ha comprato il 5% della società calcistica è aperta a valutare ogni opzione sul club e non le mancano i mezzi finanziari per farlo, come ha detto a Reuters l’ad, Paolo Ardoino.

Edison e Tenaris riuniscono i rispettivi cda sui conti preliminari 2024.

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