DOCCIA FREDDA USA SUL QE3, BORSE IN CALO
RESISTE MPS, PIACCIONO I TITOLI DEL CEMENTO
Arriva dagli Usa il ciclone che spegne il rialzo. Il presidente della Federal Reserve di Saint Louis James Bullard ha detto nel corso di un’intervista che le possibilità di una nuova iniezione di liquidità da parte della Federal Reserve sono meno alte di quanto stia pensando il mercato. Interpellato sul contenuto dei verbali della riunione del Fomc del 31 luglio-1° agosto pubblicati ieri sera, il membro del board ha così replicato: “Penso che i verbali siano un po’ sorpassati, perché da allora abbiamo avuto alcuni dati che sono stati un po’ più forti”. Secondo Bullard, la debolezza del ciclo economico Usa non è abbastanza da giustificare un’azione massiccia da parte della Fed.
Questo messaggio, combinato con i segnali di frenata dell’economia in arrivo da Giappone e Germania, ha provocato l’aumento degli spread e il raffreddamento delle Borse. A Milano l’indice Ftse/Mib arretra dell’1,37% a quota 14.953, il Dax di Francoforte scende dello 0,83%, il parigino Cac dello 0,68%. Londra invariata.
Di nuovo in rialzo oltre i 430 punti base lo spread tra il Btp decennale e l’analogo Bund tedesco. La forbice tra i due titoli si allarga a 434 punti col rendimento del titolo del Tesoro al 5,69%. Sale a 505 punti il differenziale della Spagna col tasso sui Bonos al 6,40%.
In terreno negativo anche gli indici di Wall Street (Dow Jones -0,6%, S&P -0,5%, Nasdaq -0,42%) nonostante i dati positivi sul mercato della casa: in luglio le vendite di abitazioni nuove sono salite a 372.000, 7000 in più delle aspettative. L’indice Dow Jones perde lo 0,6%, variazioni analoghe per il Nasdaq e per l’S&P500.
A Milano, le banche arretrano con l’eccezione di MontePaschi in rialzo dell’1,43%. Unicredit perde l’1,75%, Intesa -3,21%. Variazioni negative per Banco Popolare -1,06% e Pop. Milano -1,27%. Pesante il capitombolo finale delle Generali -3.49%.
Scende il settore dell’auto: Fiat -0,74%, Fiat Industrial -0,36%, Pirelli +0,56%.
Giornata negativa per Finmeccanica che perde il 3,15% dopo la notizia che l’australiana Qantas ha annullato un ordine da 8,5 miliardi di dollari per 35 nuovi aerei Boeing 787-9 Dreamliner. Finmeccanica è un importante partner di Boeing nella realizzazione del Dreamliner.
Si mettono in luce in tutta Europa le società del cemento. Buzzi +1,24%, Cementir +1,74%, Italcementi +3,55%.
Tornano gli acquisti su Mediaset, in rialzo dello 0,7%. Telecom Italia -1,71%.
Fra le utility sale Iren, in rialzo del 3,14%: un quotidiano ha scritto che l’utility ha scorporato la controllata Ambiente, primo passo per una joint venture con F2i nel business dei rifiuti. Un broker estero, riportando la notizia, sottolinea che il settore dei rifiuti di Iren vale 296 milioni di euro e conferma il rating ‘hold’ sul titolo, in attesa dei risultati del secondo trimestre e di un nuovo piano industriale, atteso dopo l’estate.
Risanamento sale del 18,54%. I quotidiani riprendono l’indiscrezione di un interesse della società immobiliare Hines per l’area di Santa Giulia. Risanamento ha pubblicato un comunicato in cui conferma i contatti con Hines.