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Borse giù, incombe la tragedia greca. A Piazza Affari Telecom Italia in controtendenza

LA TRAGEDIA GRECA INCOMBE SUI MERCATI

SLIM TRAINA TELECOM. SALE FONSAI +2.1%

Borse in ribasso a metà giornata in tutta Europa. Dopo un avvio positivo, Piazza Affari si è piegata sotto un consistente flusso di vendite e l’indice FtseMib scende dell’1,73%. Parigi cede l’1,97%. Londra, che ieri era chiusa, scende del 1,41%, Francoforte -0,99%.

Non aiutano i futures su Wall Street in calo, mentre dagli Usa sono previsti alcuni dati macroeconomici sulla fiducia delle Pmi (ore 13.30) e degli investitori, due ore e mezzo piu’ tardi.

Ma la vera causa del ribasso è la Grecia che stamane ha collocato 1,3 miliardi di euro di obbligazioni statali con scadenza 6 mesi e rendimento al 4,69% dal 4,55% delle precedente asta.

Crescono i timori per la situazione politica in Grecia, dove, dopo le elezioni di domenica, si sta tentando di formare un nuovo governo. Il leader di Nea Demokratica, Antonis Samaras, a cui era stato affidato l’incarico per formare l’esecutivo, ha rassegnato il suo mandato. Il capo dello stato greco affiderà oggi l’incarico al leader del partito di sinistra Syriza. “Se l’Fmi smettesse di finanziare la Grecia, il paese sarebbe destinato a morire di fame”, dichiara alla Reuters l’analista Justin Haque di Hobarth Capital Markets.

Lo spread Bund-Btp si mantiene stabile a meta’ mattinata. Il differenziale con i titoli decennali tedeschi e’ a 383,3 dopo aver aperto a 381. Il Btp decennale paga un rendimento del 5,41%.

In Piazza Affari tutte le blue chip hanno il segno meno, con l’eccezione di Telecom Italia che sale dello 0,6% meno del resto del settore in Europa +1,9% grazie alla notizia che la messicana America Movil lancerà un’offerta per acquistare il 28% dell’olandese Kpn. Salgono Vodafone+2%, FranceTelecom +1,1%, Telefonica +0,9%.

La controllata Telecom Italia Media perde il 5,1%: ieri era salita del 22% sulle indiscrezioni di un imminente riorganizzazione della società che porterà alla separazione delle attività dell’emittente La7 dalla gestione dei multiplex digitali, con probabili alleanze con altri operatori (in prima fila il gruppo l’Espresso -1,5%).

I ribassi più forti sono nel segmento dell’industria: Finmeccanica -3,8% e Prysmian -3,9%. Nel settore auto Fiat scende del 3,2% e Pirelli perde il 2,9%. Exor -3,8%.

Fra le banche soffrono Ubi -4,1%, MontePaschi -3%, PopolareEmilia -3,4% e BancoPopolare -3,2%. Resiste Banca Popolare di Milano -0,5% Generali perde il 3%.

Capitombolo di A2A -3,7%, ieri in ascesa del 9%: pesano i contrasti fra i due princpali azionisti, i Comuni di Milano e Brescia.

Doccia fredda nel settore costruzioni: Italcementi -3,8%, Astaldi -4,7%, Buzzi -0,7% e Impregilo -1,6%.

Luxottica scende del 3,1% nonostante l’ottimo primo trimestre: utile netto rettificato in aumento del 27% a 145,9 milioni di euro, utile operativo a 258 milioni di euro (+24,5%).

Saudi Aramco e Sumitomo Chemical hanno assegnato sette contratti nell’ambito del progetto da 5 miliardi di dollari PetroRabigh fase 2. Saipem -2,5% si sarebbe assicurata il pacchetto relativo agli aromatici (possibile valore 500 milioni di dollari).

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