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Borse, giornata scintillante per Piazza Affari (+4,1%) e per tutta Europa sulla scia delle banche

Alla fine le Borse Europee ce la fanno e rimbalzano dopo un’altra giornata sull’ottovolante : il Ftse Mib sale a 15.277,89 punti in rialzo del 4,10%, il Dax sale del 3,28%, il Ftse 100 guadagna il 3,11% e anche il Cac chiude in progresso del 2,89%. I forti scossoni della giornata, la raffica di sospensioni, i timori incontrollati sulle banche francesi sono i sintomi di una tensione tutt’altro che risolta.

A dare la direzione ai listini europei è il positivo avvio di Wall Street (sostenuta dal dato sulla disoccupazione mentre il deficit commerciale è aumentato al massimo dal 2008, il Dow ora viaggia a + 2,63% e il Nasdaq a +3,63%) e anche il rimbalzo delle banche francesi Socgen e Bnp Paribas prese di mira dalle vendite e dalla speculazione sui timori di crisi di liquidità. Dopo il panico generato dalle indiscrezioni sulle banche francesi, riprende quota in Europa l’ipotesi di un divieto temporaneo delle vendite allo scoperto (short selling), per arginare la speculazione sui mercati finanziari, salvaguardando in particolare il capitale delle banche.

Il divieto sarebbe ora allo studio dell’Esma, la nuova autorithy Ue vigila sui mercati. In Italia nel sell off dei giorni scorsi la Consob era scesa in campo constatando che le vendite allo scoperto erano limitate sui titoli italiani. Ma nell’incertezza a salire è la tensione tra gli stessi istituti: quelli europei, risulta dai dati Bce, hanno preso in prestiti ieri oltre quattro miliardi a un giorno (massimo di tre mesi), pagando il tasso penalizzante del 2,25% pur di assicurarsi la liquidità che sono riluttanti a prestarsi fra di loro. Nella giornata dell’audizione sulla crisi al Parlamento del ministro dell’economia Giulio Tremonti lo spread tra i Btp decennali e bund scende a 272 punti base , e il rendimento scivola sotto il 5% per la prima volta dal 5 luglio. Il cambio euro dollaro si attesta a 1,4225 da 1,4178 di ieri.

BPM SUPERSTAR TRA LE BANCHE
GENERALI CONFERMA IL RIALZO

Piazza Affari vola con l’allentarsi delle tensioni sulle banche che dopo una raffica di sospensioni chiudono tutte in positivo: Unicredit sale del 3,41%, Intesa del 6,71%, il Banco Popolare del 4,42%, Mps del 3,91%, Ubi del 3,53%. Balza la Banca Popolare di Milano con una performance del 10,08%. Mediobanca guadagna il 3,15%: a Piazzetta Cuccia iniziano a intensificarsi le manovre in vista del rinnovo del Patto. Vincent Bolloré è salito al 5,35% e c’è chi scommette sia pronto ad approfittare dei ribassi di questi giorni per arrivare al 6%. Bene anche Fondiaria Sai (+5,70%) e Generali (+3,84%). Ben intonato da inizio giornata, il Leone ha invertito la rotta a metà seduta per poi confermare il rialzo sulla scia dell’indice principale.

BRILLA STM DOPO CISCO
SALE FIAT GRAZIE A TATA

Sul listino principale il rimbalzo è generalizzato e chiudono in rialzo tutti i titoli. A brillare è però Stm con un balzo del 10,22% grazie alla trimestrale di Cisco (+16,79% a Wall Street) superiore alle attese degli analisti di Cisco. Telecom Italia (+4,80%) beneficia dell’upgrade di JpMorgan a neutral da underweight (il prezzo obiettivo è però stato rivisto al ribasso a 1,1 da 1,15 euro). Fiat sale del 3,85% (dopo aver accelerato al 5%) nonostante i timori sulla crescita delle vendite del mercato auto negli Usa da parte degli analisti di Jd Power.

Per il mercato italiano il broker prevede nel 2011 una flessione dell’11% e si aspetta che “il consensus riveda al ribasso le stime di mercato e per Fiat”. Dall’India arriva però l’aumento dei ricavi di Tata Motors, partner di Fiat nel Paese asiatico: +24% a 336 miliardi di rupie (7,4 miliardi di dollari). Bene anche gli altri industriali Prysmian (+8,91%), Pirelli (+6,97%) e Buzzi Unicem (+6,62%).
Ancora molto elevati a Piazza Affari gli scambi per una seduta d’agosto: 3,6 miliardi di euro il controvalore.

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Categories: Finanza e Mercati