Borse europee in salita a poche ore dall’uscita dei dati sull’occupazione (meglio sulla disoccupazione) degli Stati Uniti. Piazza Affari, che attende con ansia il responso di Moody’s e Dbrs sul rating Italia, sale di oltre mezzo punto. Rialzi attorno all’1% per Parigi e Francoforte dopo sale Siemens +5,3% che ha annunciato piani di tagli ai costi per la pandemia. Chiusa Londra per l’anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
A favorire il rimbalzo è la notizia della telefonata tra gli alti rappresentanti per il commercio di Usa e Cina che hanno concordato sulla volontà di migliorare il clima dei colloqui. Oggi dall’Eurogruppo dovrebbero arrivare i termini sull’utilizzo dei prestiti emessi dal fondo salva stati ESM. Ieri la Commissione europea è scesa in campo per chiedere che non ci siano programmi di aggiustamento macroeconomico per gli Stati che attingeranno alle risorse messe a disposizione dal programma.
I mercati si preparano anche al dato sull’occupazione negli Stati Uniti. In aprile, la variazione dei salariati non agricoli dovrebbe essere stata negativa per 2,5 milioni. Il tasso di disoccupazione dovrebbe esplodere al 16%, dal 4,4% di marzo. Scende lo spread a 237 punti. Il Btp decennale, in attesa del verdetto di Moody’s, scende all’1,83( -8 punti base).
Il petrolio Brent accelera in rialzo del 2,5%, mentre arrivano sempre maggiori conferme della fine della guerra dei prezzi scatenatasi in marzo: l’Arabia Saudita sta rivedendo le sue scelte commerciali: meno sconti. Eni -0,13%. Fitch conferma il rating A-, Outlook stabile. L’agenzia dice che il dividendo è sostenibile.
Il giorno dopo l’annuncio dei conti sale Leonardo 3,6%. Il primo trimestre si è chiuso con un calo dell’Ebitda del 75% anno su anno a 41 milioni di euro. Ricavi a 2,59 miliardi di euro, -5% anno su anno, in linea con le previsioni. Flusso di cassa negativo per 1,6 miliardi di euro, peggio del previsto.
Accelera Banco Bpm +2,4%. L’istituto ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 151,6 milioni, sostanzialmente in linea all’anno precedente, nonostante un incremento delle rettifiche per tenere conto degli impatti del coronavirus (213 milioni di euro di accantonamenti a fronte di perdite sul credito). Il risultato netto è superiore alle aspettative, per effetto di una discesa dei costi ed un buon contributo del trading e delle commissioni, il margine d’interesse è sceso leggermente. La banca è pronta ad agire sui costi se l’impatto dell’emergenza Covid-19 lo rendesse necessario e non è al momento interessata ad alcuna operazione di M&A, ha detto l’ad Giuseppe Castagna.
Rimbalzano Prysmian +4% e Cnh Industrial +3,2%. In grande evidenza tra gli industriali anche Buzzi Unicem +3,8%. Nei primi tre mesi del 2020, il gruppo ha realizzato un fatturato di 688,5 milioni con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’effetto dovuto alle variazioni dei tassi di cambio è stato favorevole per 10,9 milioni. A parità di perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato del 2,5%. Balzo anche di Recordati +3,7%. I ricavi si sono attesti a 429 milioni, in crescita del 12% sull’anno, l’utile netto a 125 in crescita del 23,5%. La società ha rivisto leggermente al ribasso le stime per il 2020 verso la parte bassa della forchetta indicata a febbraio: utile netto tra 360 e 370 milioni.