ASIA E WALL STREET IN RIPRESA GRAZIE ALLA FED
BRILLA L’ORO. TORNA IN SCENA LA TRAGEDIA GRECA
“Diversi membri del Fomc ritengono probabile in tempi brevi l’adozione di ulteriori misure di accomodamento monetario a meno che le informazioni in arrivo non indichino un sostanziale e sostenibile rafforzamento del ritmo della ripresa”. Questo si legge nelle minute dell’ultima riunione della Fed di inizio agosto. Il messaggio della Federal Reserve, pubblicato in serata, ha ribaltato il trend dei listini.
Wall Street ha cancellato i ribassi accumulati fino a quel momento: l’indice Standard & Poor’s chiude a +0,02% (perdeva mezzo punto), il Nasdaq a +0,29%. In rosso resta solo il Dow Jones -0,23%.
Stesso copione stamane in Asia. Al rialzo sia Tokyo +0,24% che Hong Kong +0,91%. All’attesa di stimoli in arrivo dagli Usa si aggiunge la revisione di un’analoga mossa da parte di Pechino, resa più urgente dai dati preoccupanti in arrivo dall’economia: la produzione industriale cinese ad agosto è scesa assai più delle previsioni, già pessimistiche. Il governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, ha detto che sono “possibili” nuovi interventi al ribasso sui tassi di interesse e sulle riserve obbligatorie delle banche. Da rilevare anche l’impennata dei prezzi delle materie prime agricole. La soia ha toccato il massimo storico.
Di rilievo anche il rally dell’oro, trattato a quota 1.665 dollari l’oncia. Si allunga la striscia delle sedute al rialzo, finora sette. Intanto gli Etc sull’oro hanno accumulato riserve per 2,442,263 tonnellate, diventando così la quarta potenza mondiale per riserve auree.
Ieri i mercati sono stati sorpresi negativamente dalla frenata del commercio estero del Giappone. In luglio le esportazioni del Sol Levante hanno fatto segnare un calo dell’8,1% (contro attese di un più contenuto -2,9%) con un -25,1% dell’export verso l’Ue. Il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, ha commentato il dato definendo “orribile” il rallentamento del commercio globale.
In Europa l’attenzione è di nuovo concentrata sulla tragedia greca, terreno di confronto su cui si sfideranno oggi François Hollande ed Angel Merkel.
A Milano ieri l’indice FtseMib è sceso dell’1,1%, Londra è arretrata dell’1,4%, Parigi -1,4%, Francoforte -1%. Netto ribasso della Borsa di Madrid che è scesa del 2,5%.
Il premier greco Antonis Samaras chiede più tempo ai creditori internazionali della Grecia per fare le riforme. E si dice ottimista: “La Grecia riuscirà a cavarsela anche se riceveremo soltanto a ottobre la nuova tranche di aiuti internazionali”. E in un intervista al tabloid tedesco Bild, il premier conservatore aveva spiegato che “chiediamo soltanto un po’ più di respiro per far girare l’economia e aumentare gli introiti statali”. Intanto, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, fa sapere che nessuna decisione sarà presa senza aspettare il rapporto della troika, che concluderà la sua missione ad Atene ai primi di settembre. Il 29 agosto, incontro tra Mario Monti e Angela Merkel a Berlino.
Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp si attesta al 5,63%, spread in rialzo a quota 418 (10 punti base in più rispetto a ieri).
Fra le banche si è messa in luce Intesa, che è salita dello 0,6%. Perdite contenute per gli altri istituti di credito: Unicredit -1,7%, Banco Popolare-0,7%, Monte Paschi -2,1%.
Generali ha chiuso in calo dello 0,7%.
Positiva Finmeccanica, che ha guadagnato il 2,7%. La stampa riporta della fusione tra Ansaldo Energia e la controllata Ansaldo Energia Holding, un’operazione che potrebbe preludere una definitiva uscita di Finmeccanica dalle attività nell’energia.
In rialzo anche +2% e Pirelli +0,6%.
Tra le utility è salita A2A+0,1%, Enel ha chiuso in ribasso dell’1,6%.
I risultati deludenti dell’americana Dell, che ha annunciato una revisione al ribasso delle stime di utile per l’intero 2012 a causa del calo della domanda di pc, hanno pesato sul settore tech. StM è scesa dell’1,2%.
In ribasso Eni -1,7% e gli altri titoli legati al petrolio come Saipem -1,2% e Tenaris -1,5%.
Dopo le peripezie di Prelios (cda il 28 agosto) e i problemi legati al caos Fonsai (asta bis per il collocamento issata per il 27 agosto) si accendono i riflettori su un’altra partita del mattone. Hines Italia, guidata da Manfredi Catella, ha avanzato un’offerta per l’area Santa Giulia controllata da Risanamento che ha immediatamente registrato un balzo del 16%. La stessa Risanamento ha intanto chiesto una moratoria ai creditori bancari che sono pure i principali azionisti (Intesa al 36% e Unicredit al 6,6%).