MPS CONTINUA IL VOLO. IMMSI DECOLLA CON ALITALIA
BORSE FIACCHE. PECHINO VERSO IL 10% IN DAIMLER
Piazza Affari è in terreno negativo, come le altre Borse europee.
L’indice FtseMib scende dello 0,36% a quota 16.915, dopo aver bucato in mattinata la soglia psicologica dei 17mila punti per la prima volta dal marzo scorso.
La Borsa di Londra scende dello 0,39%, Parigi -0,69%, Francoforte -0,59%.
Lo spread Btp/Bund risale a quota 280 punti base.
Apertura fiacca a Wall Street, in una giornata priva di dati macroeconomici e alla vigilia dell’avvio della stagione delle trimestrali. Tutti i 10 settori dell’indice S&P -0,44% sono in negativo. Il Vix, ll Dow Jones cede lo 0,49% a 13.373 punti, il Nasdaq lo 0,47%.
In tutta Europa salgono le banche, mentre le vendite colpiscono in particolare i titoli petroliferi e le utility, su cui oggi si fanno sentire le prese di beneficio dopo i forti guadagni dei giorni scorsi.
L’indice Stoxx europeo del settore sale dell’1,5% guidato da Unicredit che avanza del 3,3%. La tedesca Deutsche Bank sale del 3,7%, la francese BnpParibas guadagna il 3,7%, Barclays +3,9%.
A Milano spicca il rialzo di Monte dei Paschi che guadagna l’8,7% (dopo il +13% di venerdì scorso). Oltre ai vantaggi per il rinvio di Basilea 3. Vanno bene anche Intesa+1,8%, Banco Popolare +2,7%,Pop.Milano +1,3%.
Fra gli industriali, Fiat è piatta, Finmeccanica -0,9%, StM sale dell’1,5% dopo che Bank of America ha alzato il target price a 7,1 euro.
In Germania sale Daimler +1,5%, dopo le indiscrezioni della stampa di Pechino secondo cui il fondo sovrano cinese Cic (China Investment Corporation) starebbe preparando l’acquisto del 10% del colosso tedesco dei camion e delle auto Mercedes.
Deboli le utility: Enel-1,5%. Snam -1,9%, Terna-1,7%. Deutsche Bank ha tagliato a “Hold” da “Buy” entrambi i titoli.
Marcato calo di Eni -1,6%, Tenaris scende del 2,4%. A Parigi Total arretra dell’1,8%. Le quotazioni del Brent sono in lieve calo a 110,7 dollari al barile (-0,5%).
Fra le mid cap balza Immsi, sospesa al rialzo (+16%) sulle indiscrezioni di una possibile vendita di Alitalia a Air France. Immsi, la holding di Roberto Colaninno, ha il 7,1% di Alitalia. Positiva anche la controllata Piaggio+2,6%. Air France ha smentito di avere negoziati in corso con soci di Alitalia.