Procedono in forte volatilità le Borse europee, in piena emergenza nell’attesa del voto bis del Congresso Usa sulle misure per contenere la crisi. La corsa sull’ottovolonate è determinata dalle notizie sul rilancio della Fed e la decisione tedesca di lanciare un nuovo Bazooka con una manovra in deficit da 156 miliardi. A fine mattinata però Milano recupera un po’ di terreno. Intanto, si apre una settimana importante per l’Europa. Si parlerà di eurobond (o sanibond) nella conferenza telefonica tra i tecnici dei ministeri delle finanze della zona euro, gli esiti di questo confronto arriveranno a metà settimana all’Eurogruppo.
Piazza Affari, dopo essere arrivata a cedere oltre il 3%, viaggia intorno alla parità. Francoforte oscilla intorno a + 0,28%, Madrid (-2,17%) e Parigi (- 0,48%).
I futures di Wall Street (dove oggi gli scambi avverranno solo per ora telematica, chiuso il trading floor) anticipavano un’apertura in rosso del 3% ma sono poi girati in positivo. Stamane la Borsa indiana ha lasciato sul terreno il 13%.
Ancora alte le tensioni sul fronte del debito: lo spread Btp/Bund si ferma però intorno ai 200 punti. I Btp trattano a 1,65%, + 3 punti base. In serata il Tesoro comunicherà le modalità dell’asta di giovedì su Btpei e Ctz.
Tutta la situazione dei mercati è in ebollizione e le variazioni degli indici e dello spread sono in continuo movimento.
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha detto che l’azione monetaria della Bce a sostegno dell’economia europea infettata dal Covid-19 “è oggi sufficiente” – mille miliardi di acquisti programmati per titoli pubblici e privati – eppure ciò non toglie che, “se necessario, siamo pronti a fare di più”.
Il petrolio Brent tratta a 25,6 dollari il barile. L’euro si indebolisce contro dollaro, cross -0,2% a 1,067. Tenaris +2%, malgrado Jefferies abbia tagliato il target price a 7,50 euro
Crolla in Piazza Affari Cnh Industrial (-10%). Il cda ha accettato le dimissioni dell’ad Mühlhäuser, che ha lasciato con effetto immediato e nominato la presidente Suzanne Heywood chief executive officer pro tempore. Secondo Equita, il business plan approvato a settembre “risulta definitivamente compromesso”. Anche Fiat Chrysler è in deciso ribasso (-2,2%), anche se fa meglio del partner Psa (-7,7%). Secondo Fidentiis, il titolo Fca sconta il parziale pagamento della cedola straordinaria e concambio stabile nell’ambito della fusione con il gruppo francese.
Si ferma anche la produzione di Pirelli (-1%), in calo sul target fissato da JP Morgan a 3,5 euro.
Intanto alcune società hanno rivisto la politica dei dividendi: Amplifon (-3%) e Brembo (-8%) hanno già comunicato la sospensione prudenziale del pagamento della cedola. Poste Italiane (+0,9%) ha confermato lo stacco a giugno.
Tra i bancari, Ubi segna +4,5%, guardando all’Ops di Intesa e si rimette in linea con i valori dell’operazione. Rimbalza Mps (+2,6%). In ribasso Unicredit (-2,7%).
La discesa sotto il prezzo di collocamento a 9 euro, oggi minimi a 8,7, innesca acquisti su Nexi, che rimbalza con un aumento dell’8%.
Deciso il rialzo di Diasorin (+5,5%), che ha ricevuto il via libera della Food and Drug Administration all’uso di emergenza per il test sul COVID-19 del suo Kit.
Torna a scendere Atlantia (-3%). Nel lusso, prosegue il tentativo di rimbalzo di venerdì: Moncler +1%, Salvatore Ferragamo +5%.