X

Borse europee volatili, Milano in rosso. Va bene l’asta dei Btp

La giornata si è svolta all’insegna della cautela e della volatilità. Piazza Affari si è mossa in altalena per chiudere in leggero calo dello 0,47%. In rosso anche gli altri listini: il Dax arretra dello 0,89%, il Cac dello 0,92%, il Ftse 100 dell’1,44%. Wall Street viaggia contrastata dopo un avvio in moderato rialzo con il Dow che sale dello 0,57% e il Nasdaq che cede lo 0,44%.

A dominare i listini è stata l’incertezza sul fronte della risoluzione della crisi greca e di qualche dato macroeconomico che non ha rischiarato l’orizzonte dai perduranti timori di recessione, sebbene qualche accorto osservatore abbia letto la mossa dei giorni scorsi di Warren Buffett di ricomprare azioni della propria società Berkshire Hathaway e di Tesco come il segnale che il guru di Omaha non sconta uno scenario di recessione nelle proprie decisioni di investimento.

Da un lato in giornata è arrivato l’ok del Parlamento finlandese al rafforzamento deciso a luglio del Fondo Salva Stati e domani è attesa l’importante ratifica del Parlamento tedesco. E’ arrivata poi la notizia che la Troika (Ue-Bce–Fmi) arriverà domani ad Atene. Dall’altro permane l’incertezza sul secondo piano di aiuti da 109 miliardi con la partecipazione dei creditori privati al salvataggio e su una possibile rinegoziazione degli accordi. Così come sull’ulteriore rafforzamento del fondo Efsf nell’ambito del piano da 2-3mila miliardi di euro per salvare la moneta unica.

Nel frattempo la Commissione Europea ha adottato una proposta per una tassa sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax ma l’adozione non è dietro l’angolo, alla luce dell’opposizionie di molti. Il presidente della Commisisone Barroso si è però schierato contro l’asse franco-tedesco per creare una nuova carica europea sulla governance economica dell’area euro che farebbe riferimento ai Governi dei Paesi Ue, mentre ha dichiarato che gli eurobond saranno “vantaggiosi per tutti”. Sul fronte macroeconomico giunge invece il dato sull’inflazione annua sui prezzi al consumo in Germania, salita al 2,6% a settembre, livello record dal settembre 2008. I dati sono superiori alle attese degli analisti che si attendevano un rialzo del 2,4% su base tendenziale. Negli Stati Uniti gli ordinativi di beni durevoli in agosto sono diminuiti dello 0,1% a fronte di una crescita del +4,1% di luglio, mentre le attese erano per un dato invariato.

L’ euro è in lieve progresso sul dollaro in area 1,36. Il petrolio Wti in calo poco sopra gli 83 dollari al barile in seguito ai dati dell’Eia che hanno evidenziato un aumento delle scorte di greggio di 1,92 mln di barili. Lo spread tra il Btp e il bund è tornato sopra i 370 punti con oscillazioni a quota 372 mentre il differenziale tra i Bonos spagnoli e i titoli tedeschi e’ a 314 punti. Salgono leggermente i credit-default swap sull’Italia (+15 a 462 punti).

BENE L’ASTA BTP ESECUTIVO
DIVISO SU NOMINA BANKITALIA

Le attese aste di oggi dei Btp sono andate bene. Il Tesoro ha collocato tutti i 750 milioni di euro di ammontare massimo previsto per il Btp indicizzato all’inflazione dell’area euro con scadenza settembre 2019 con un rendimento lordo del 4,29%. La domanda ha raggiunto un importo di 1,57 miliardi di euro, oltre il doppio rispetto all’offerta. Ma è stallo per il successore di Mario Draghi al vertice di Bankitalia, su cui si spacca la maggioranza con Bossi che avanza la candidatura di Grilli al posto di Saccomanni. Vanno così avanti i colloqui: Draghi ha incontrato Napolitano al Quirinale e si è poi recato a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del consiglio. Anche il ministro Tremonti ha incontrato il premier. ”Non abbiamo avuto alcuna comunicazione dal premier – ha detto il consigliere anziano del Consiglio superiore di Bankitalia Paolo Blasi – e’ stata una riunione ordinaria. Ora aspettiamo una comunicazione ufficiale”. Il nostro verdetto, ha detto, non è scontato noi possiamo accogliere o respingere la proposta del potere politico.

A PIAZZA AFFARI SALE IMPREGILO
SI FERMANO LE BANCHE

Sul Ftse Mib si mettono in luce Impregilo (+3,45%) sulle attese per il decreto sviluppo che dovrebbe puntare sulle grandi opere. Nel frattempo la Consob ha reso noto che Norges Bank ha ridotto la quota all’1,554%. Bene anche Lottomatica (+2,54%), A2A (+2,37%) sullo sblocco del riassetto Edison e Atlantia su cui Socgen ha alzato il giudizio a buy. Prese di beneficio sulle banche dopo il rally. Unicredit arretra dello 0,19%, Ubi del 2,06% mentre Intesa Sanpaolo dello 0,09% dopo che Fitch ha tagliato l’outlook a negativo mentre il rating resta invariato.

In calo anche la Bpm (-1,56%) dopo il rally degli ultimi giorni sui cambiamenti della governance con il passaggio al duale e la possibile entrata di nuovi soci, tra cui sempre più vicino l’Investindustrial di Andrea Bonomi ma anche la Sator di Matteo Arpe. Sale invece dell’1% nonostante il taglio di Exane ad “underperform”. Il cda di Enel (+0,56%) ha deliberato oggi un acconto sul dividendo 2011 pari a 0,10 euro per azione, che sarà in pagamento dal 24 novembre prossimo. Tra i titoli migliori Enel Green Power che sale dell’1,32%. Sotto pressione invece Tenaris (-4,37%), Saipem (-3,15%),Tod’s (-2,46%), Prysmian (-2,23%) e Fiat Industrial (-2,90%). Lo scorso 21 settembre, secondo quanto ha reso noto la Consob, Government of Singapore Investment Corporation è entrato nel capitale di Fiat Industrial con la quota del 2,327%, detenuta in gestione del risparmio.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati