Borse sprofondano dopo la pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro Usa. Le Borse continentali, nervose nei primi istanti successivi all’annuncio del dato, stanno ora decisamente allargando le perdite. Milano cede il 2,76% sul Ftse All Share e il 2,9% sul Ftse Mib. Perde quasi tre punti anche Parigi (-2,91%), mentre Francoforte segna -2,71%.
Ad aumentare il nervosismo sulle piazze europee sono i dati arrivati dagli Stati Uniti. I nuovi posti di lavoro creati in agosto, in base alle comunicazioni del dipartimento del lavoro Usa, sono stati 173mila contro i 220mila previsti dagli analisti. Contemporaneamente è sceso il tasso di disoccupazione (5,1% contro un’attesa di 5,2%).
Le nuove statistiche da un lato aumenta la probabilità che la Fed rinvii la prevista stretta della politica monetaria, dall’altro non fanno che alimentare qualche preoccupazione sulle prospettive di crescita dell’economia americana. Il tutto si somma alle generali preoccupazioni sul rallentamento della crescita mondiale e in particolare della locomotiva cinese,Piazza Affari ha regito peggiorando sensibilmente e toccando -3% ma ora (15.42) si muove intorno a-2,6%. A guidare i ribassi sono le vendite sulle banche (Unicredit -4,93%, Banco Popolare -4,74%, Banca Mps -4,54%,Intesa -4,49%). Soffre il lusso con tutta la scuderia in arretramento.
Sull’altra sponda dell’Atlantico, anche Wall Street è partita male e sta ora peggiorandoIl rapporto sull’occupazione di agosto, per quanto deludente, alimenta tra gli operatori le attese che la Federal Reserve possa iniziare ad alzare i tassi nella riunione del 16 e 17 settembre prossimi. Il quadro del mercato del lavoro americano è infatti positivo. Il Dow Jones l’1,5%. L’S&P 500 perde 22,83 punti, l’1,17%, a quota 1.928,3. Il Nasdaq scivola di 39,1 punti, lo 0,83%, a quota 4.691,43.
Anche il petrolio amplia la flessione: il contratto a ottobre segna un -1,24% a 46,17 dollari al barile.