Le Borse europee oggi provano a dimenticare i timori su recessione e inflazione e tentano il rimbalzo, trainate dall’industria tedesca.
Sorprendendo gli analisti, che si aspettavano un calo dello 0,3%, gli ordini dell’industria manifatturiera tedesca nel mese di maggio sono saliti dello 0,1%. Gli occhi si spostano adesso sugli Stati Uniti, dove in giornata verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed. Dai documenti potrebbero arrivare indicazioni per il prossimo futuro con il mercato che si aspetta un ulteriore rialzo dei tassi di 75 punti base nel mese in corso.
Nel frattempo, secondo l’Eurostat, nell’area euro il volume delle vendite al dettaglio è aumentato a maggio dello 0,2% e nella Ue è risultato invariato rispetto ad aprile quando era sceso dell’1,4% e dello 0,8% rispettivamente. Su base annua è salito dello 0,2% e dello 0,8%.
Borse europee: oggi si prova il rimbalzo
In questo contesto le Borse europee procedono in territorio positivo, alcune a spron battuto, altre più timidamente. La migliore è Amsterdam (+1,7%) dove si mette in luce Just Eat Takeaway (+18,6%) che realizza la migliore performance dell’indice Stoxx Europe 600. La società di consegne a domicilio ha firmato negli Stati Uniti un accordo con Amazon che riguarda la sua controllata Grubhub, da tempo in difficoltà. L’intesa prevede che i membri di Amazon Prime possano aderire gratuitamente per un anno al servizio di Grubhub+ con accesso illimitato a centinaia di migliaia di ristoranti e consegne “a zero dollari”.
In corsa anche Parigi e Francoforte che a metà giornata guadagnano rispettivamente l’1,23% e l’1,24%. Fa ancora meglio Londra, in rialzo dell’1,5% nonostante il terremoto che sta colpendo il Governo di Boris Johnson. Il futuro del primo ministro è sempre più a rischio dopo le dimissioni di due dei suoi ministri chiave: Rishi Sunak, il cancelliere dello Scacchiere (cioè il ministro dell’Economia) e Sajid Javid, ministro della Salute. Sulla Borsa inglese primeggia Abrdn, ex Standard Life Aberdeen, che segna un progresso del 7,5% a 160,10 pence dopo avere annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie per 300 milioni di sterline.
Procede più lentamente invece Madrid (+0,29%), mentre Milano (+0,85%), dove il Ftse Mib sale a 20.880 punti base, prova ad allungare il passo.
A Piazza Affari occhi su Tim
Sul listino Milanese gli occhi degli investitori sono tutti su Telecom Italia che viaggia in altalena (+0,32%). Il consiglio di amministrazione del gruppo, oltre ad approvare i conti, darà il via libera alla separazione tra la NetCo e la ServCo. Domani, giovedì 7 luglio, la società guidata da Pietro Labriola presenterà il nuovo piano industriale.
Miglior titolo del Ftse Mib è Nexi (+3,34%), seguita dagli altri titoli del risparmio gestito: Banca Mediolanum (+1,31%), Banca Generali (+1,29%), Azimut (+1,26%).
Sugli scudi Stm (+2,2%) che porta con sé l’intero comparto Hi Tech italiano (Reply +3,44%).
Contrastate le banche con Intesa e Unicredit che guadagnano rispettivamente lo 0,89% e lo 0,24% e Bper (-0,69%) e Banco Bpm (-2,49%) che si piazzano in fondo al listino. Novità importanti a Piazza Gae Aulenti: il cda della banca ha deciso che Niccolò Ubertalli, a capo della divisione di Unicredit Italia dal 15 luglio del 2021, cederà le sue attività con effetto immediato. Il ruolo di Responsabile Italia torna nella mani del ceo Andrea Orcel.
Va ancora giù Saipem (-2,28%).
Petrolio sopra i 100 dollari, in forte ribasso il prezzo del gas
Sul mercato valutario, il dollaro è ancora ai massimi da 20 anni contro l’euro a 1,0244, mentre sul secondario lo spread tra Btp e Bund rmane a 208 punti base. In lieve calo il rendimento del BTp decennale benchmark, che scende dal 3,28% al 3,27%.
Continuano le tensioni sul petrolio: dopo il crollo registrato ieri, il Wti di agosto è risalito sopra i 100 dollari e a metà giornata i prezzi viaggiano a 100,72 dollari al barile, in rialzo dell’1,23%. Su anche i prezzi del Brent di settembre (+1,13%) che si attestano a 103,93 dollari al barile.
In forte calo, invece, il prezzo del gas europeo che scende del 6,7% a 154 euro al MWh dopo lo stop del governo norvegese allo sciopero che ha messo ulteriormente a rischio le forniture in Europa. Da segnalare che, parlando all’Europarlamento, la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen ha avvertito: “C’è bisogno di prepararsi per ulteriori interruzioni della fornitura di gas, anche a un taglio completo dalla Russia. Oggi complessivamente 12 Stati membri sono direttamente interessati da riduzioni parziali o totali dell’approvvigionamento di gas. È ovvio: Putin continua a usare l’energia come arma. Per questo la Commissione sta lavorando a un piano di emergenza europeo, che presenteremo insieme con gli strumenti necessari entro metà luglio”.
Nel frattempo, Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione che proponeva di respingere la tassonomia. Tradotto: gas e nucleare tornano nella lista degli investimenti sostenibili dell’Unione Europea.