Si indeboliscono le borse europee in attesa dei numeri Usa sull’inflazione di mercoledì, probabilmente dirimenti per le prossime decisioni della Fed sui tassi. A complicare la corsa dei listini contribuisce anche il diktat russo sulle banche: Mosca ha vietato agli investitori dei cosiddetti paesi ostili di vendere quote di alcune banche e progetti energetici strategici fino alla fine dell’anno. Secondo il decreto, Putin potrebbe concedere una deroga speciale in alcuni casi, e il governo e la banca centrale devono preparare un elenco di banche da sottoporre all’approvazione del Cremlino. Il decreto non menziona alcun investitore in particolare. UniCredit, Intesa, il gruppo statunitense Citi e l’austriaca Raiffeisen continuano a cercare opzioni per uscire dalla Russia, mentre altre banche come Société Générale e Hsbc hanno già trovato una via d’uscita.
Il diktat russo sulle banche rallenta le Borse europee
In questo clima Piazza Affari -0,62% cede posizioni in linea con gli altri listini europei: il dato del leading indicator Ocse di luglio è calato a 98,7. A Wall Street le attese che provengono dai futures indicano un avvio in lieve calo questo pomeriggio.
Il cross Euro/Dollaro tratta a 1,023, +0,4%. Il rendimento del Treasury decennale è pari a 2,78%, +3 punti base. Il Btp tratta a 3,04%, il Bund a 0,92%.
Il petrolio greggio a 90,06 dollari al barile -0,7%. Il calo è influenzato dagli ultimi progressi raggiunti nei colloqui per il rilancio dell’accordo sul nucleare iraniano del 2015, che permetterebbe a Teheran di aumentare le esportazioni.
Nel listino di Piazza Affari è il giorno delle Torri.
Svetta Rai Way +7,1% sui massimi da luglio, con volumi sostenuti, e salgono bene anche le azioni Mediaset for Europe +2% in vista di una ripresa del progetto di fusione fra la controllata delle torri della Rai ed Ei Towers. È previsto anche il dividendo straordinario per entrambe le società.
Banche: poco mosse le Big, nonostante le notizie in arrivo dalla Russia. Prosegue la corsa Bper +2% sulla scia dei risultati trimestrali buoni.
L’Antitust ha punito Unipol e Generali +0,7% per aver adottato, nella fase di liquidazione dei danni RCAuto, una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo. Secondo una nota, in considerazione della gravità e della durata della pratica, l’Autorità ha irrogato a ciascuna società una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito.
Debole il settore dell’energia. Snam e Terna cedono intorno all’1%. Giù anche Saipem -0,95%%.
Fuori dall’indice principale ancora ben raccolta De Nora che, dopo lo strappo di lunedì, oggi cresce di un altro 0,5 sostenuta dai commenti positivi di Goldman Sachs che ha avviato la copertura sul titolo con un rating ‘buy’.