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Borse europee in rialzo, il risiko bancario accende Piazza Affari: Mps in rally, corre Tim

Pixabay

A metà seduta, Piazza Affari ingrana la marcia (+0,87%) e si avvicina ai 34mila punti, migliorando la performance di apertura. Le principali borse europee si mantengono in territorio positivo, sostenute dai solidi dati macroeconomici dell’Eurozona, con Milano in prima fila grazie al forte rialzo delle banche. Il Ftse Mib (+0,8%) è guidato da Monte dei Paschi, che guadagna terreno dopo la cessione del 15% della sua quota da parte del Tesoro, che riduce la partecipazione pubblica all’11,7%, e l’acquisto del 5% dell’istituto senese da parte di Banco Bpm. Un’accelerazione che ha riacceso il risiko bancario, con il mercato già in fermento per l’opa della banca milanese guidata Giuseppe Castagna su Anima Holding. La tranche venduta dal Tesoro è stata infatti acquistata da Banco Bpm, Anima, insieme a Caltagirone e Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio. Un quadro che entusiasma agli investitori, con il rally delle banche a spingere l’indice di Piazza Affari. Bene anche le altre piazze europee: Francoforte sale dell’1,1%, Parigi guadagna lo 0,95% e Londra è in crescita dello 0,47%, trainata da Burberry in rally nonostante i conti deboli.

Sul fronte macroeconomico, Eurostat ha pubblicato i dati sul pil dell’Eurozona per il terzo trimestre, mostrando una crescita dello 0,9% su base annua e dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, segnale di stabilità economica per l’area. Nel frattempo, la comunità finanziaria attende i prossimi dati dagli Stati Uniti, in particolare i prezzi alla produzione, e l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, per capire le prossime mosse sui tassi d’interesse.

La produzione industriale dell’Eurozona cala più del previsto

La produzione industriale nell’Eurozona ha subito un colpo più duro del previsto a settembre 2024, scendendo del 2% su base mensile, il calo più marcato da gennaio, e superando le previsioni di mercato che indicavano una contrazione dell’1,4%. I settori più colpiti sono stati l’energia, che ha visto un contraccolpo del 1,5% dopo il +0,3% di agosto, e i beni strumentali, che sono scivolati del 3,8% dopo l’incremento del 3,8% precedente. Da segnalare anche il rallentamento della produzione di beni durevoli (0,5% contro 1,9%) e la crescita dei beni di consumo non durevoli (+1,6% rispetto al +0,2% di agosto). A livello nazionale, la Germania ha sofferto un calo significativo del 2,7%, mentre Francia e Italia hanno visto riduzioni rispettivamente dello 0,9% e dello 0,4%. In controtendenza, la Spagna ha registrato un aumento dello 0,9%. Su base annua, la produzione industriale ha ceduto il 2,8%, amplificando il già deludente -0,1% di agosto.

Mps spinge il settore bancario, bene anche Tim

A Milano, il comparto bancario è in fermento: Mps vola a +12,55%, Banco Bpm a +2,31%, ha toccato i massimi dal 2016. Trainate dal risiko bancario anche Popolare di Sondrio (+3%), Intesa Sanpaolo (+1%) e Bper (+2%) che ha concluso con successo un’emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro, con ordini superiori a 3 miliardi. Bene anche Telecom Italia (+4,47%) che ha registrato ricavi e redditività in crescita e prevede un “ritorno al dividendo per gli azionisti”, come dichiarato dall’ad Pietro Labriola in conference call con gli analisti. In verde anche Saipem (+0,4%) che ha annunciato un importante contratto da 1,9 miliardi di dollari con TotalEnergies per uno sviluppo sottomarino in Suriname.

A2A guadagna oltre il 2% grazie all’amministratore delegato Renato Mazzoncini, che ha confermato un piano di investimenti da 22 miliardi di euro fino al 2035, con l’obiettivo di una crescita del dividendo del 4% annuo e un utile netto che potrebbe superare il miliardo.

Anche Stellantis (+2,10%) fa parlare di sé, sospendendo temporaneamente gli ordini del modello 500 in Algeria per la domanda record. STMicroelectronics invece recupera un 2,19%, dopo aver chiuso in fondo al listino il giorno precedente.

In calo si segnalano Iveco (-2,9%), Nexi (-1,05%), Interpump (-0,9%) ed Leonardo (-0,75%).

Altri mercati

Sul fronte dei cambi, il dollaro si rafforza ulteriormente rispetto all’euro, con il cambio che scende a 1,051, ai minimi da oltre un anno. Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha dichiarato che l’inflazione sembra sulla buona strada per avvicinarsi all’obiettivo del 2%. Il petrolio è stabile con il Brent a 72 dollari al barile e il WTI a 68 dollari, mentre il gas naturale in Europa è in forte rialzo, superando i 45 euro per megawattora (+3,65%).

Il Treasury Note decennale degli Stati Uniti è al 4,45% (-0,04%), mentre il rendimento del Btp decennale si attesta al 3,60%, con uno spread in lieve calo a 123 punti base.

Bitcoin in rally

Il Bitcoin è inarrestabile, scambiando sopra i 91mila dollari e segnando un aumento di oltre il 40% nell’ultimo mese. Ieri ha raggiunto un nuovo record a 93.462 dollari, favorito dall’ottimismo su una possibile regolamentazione più aperta negli Usa e dalle aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Fed.

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