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Borse europee in cerca di recupero. Corsa di gas e petrolio, Bund alle stelle. Mosca verso il default

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Salgono gas (+33%, vicino al record assoluto) e petrolio (110 dollari), assieme alle altre materie prime (l’indice Bloomberg è al top dal 2014). Resta chiusa la Borsa di Mosca, la banca centrale di Mosca sospende il pagamento delle cedole sulle obbligazioni detenute dagli stranieri, un passo che avvicina il sistema al default finanziario. Confermato lo stop all’uso del sistema di pagamenti Swift per sette banche russe ma non per Sberbank e Gazprombank, necessaria per pagare il gas. 

Le borse occidentali, Piazza Affari compresa, scendono così in trincea mentre da Kiev arrivano nuovi accorati SOS. Ma nelle ultime battute i listini hanno preso la via del rialzo.

Borse europee in cerca di recupero mentre la tensione sale

Milano, dopo i forti ribassi dei giorni scorsi guadagna lo 0,4% circa. Ancor meglio l’indice Euro Stoxx 50 e Francoforte. Anche i future su Nasdaq, da dove è partito il movimento, virano verso il rialzo. Ma, a giudicare dai primi commenti, questo non sta ad indicare un miglioramento del clima politico. Anzi, è il segnale della volontà dell’Occidente di alzare il livello dello scontro per arrivare ad una soluzione. Non a caso gli indici Usa migliori riguardano i titoli della Difesa

Si mantiene alta l’attenzione ai mercati obbligazionari, mentre sale l’inflazione nei 19 paesi della zona euro al 5,8% dal 5,1% di gennaio, oltre le attese al 5,4% e oltre le proiezioni della Bce - Corre il Bund a -0,06%. Ieri il future del decennale tedesco ha guadagnato quasi il 2%, la variazione più ampia degli ultimi undici anni. Si allarga lo spread a 156 punti nonostante gli acquisti sui Btp (rendimento 1,48%) che martedì hanno messo a segno la miglior seduta da marzo 2020. Anche l’oro, il più classico dei beni rifugio, ha portato la sua quotazione sui massimi da giugno per un guadagno del +6%. 

Colpo grosso di Prysmian: nuova maxi-commessa

Nel listino italiano brilla Prysmian +4,2% che ha annunciato stamane di essersi aggiudicata una commessa di 1,2 miliardi di euro per la realizzazione “chiavi in mano” di un’interconnessione sottomarina di 725 chilometri che per la prima volta collegherà le reti elettriche tedesche e inglesi. Perde invece colpi Stm -1,75%: Apple, il suo principale cliente, ha fermato le vendite in Russia

Borse europee, corrono gas e petrolio. Opec+ alza la produzione

Corrono i petroliferi sull’onda del rialzo dei prezzi. Tenaris +3,8%. Saipem +2%. Eni +1,61%.

Opec + ha deciso l’aumento della produzione di 400.000 barili/giorno ad aprile, anticipa il Wall Street Journal. La decisione dell’Opec+ arriva il giorno dopo che gli Stati Uniti e altre grandi nazioni consumatrici di petrolio hanno annunciato l’intenzione di rilasciare 60 milioni di barili di petrolio dalle loro scorte di emergenza

Rialza la resta Stellantis +1,50% dopo le vendite che hanno accompagnato la presentazione del piano strategico di martedì 1 marzo: la società punta a raddoppiare i ricavi annuali a 300 miliardi di euro entro il 2030 e a tenere alti i margini di redditività mentre intensifica gli sforzi per lanciare le versioni elettriche di auto, Suv e pick-up. 

A Milano Tim e banche rallentano la discesa

Recupera posizioni anche Tim -0,5% da -4% di partenza. La Repubblica scrive che taglierà il dividendo. Il Cda si prepara a discutere il nuovo piano industriale, incentrato su una strategia che punta a scorporare gli asset di rete e a creare le condizioni per una loro integrazione con Open Fiber, mentre l’offerta non vincolante di Kkr appare sempre più in bilico. 

Rallenta la pioggia di vendite sul settore bancario. In poco più di tre settimane ha bruciato circa il 20% del valore, portando la performance da inizio anno in rosso del -10%, performance allineata a quella dell’indice Stoxx Globale.  

Unicredit +1,96% prende una boccata d’ossigeno dopo i rovesci delle ultime giornate.  

Intesa -0,05%. L’invasione russa dell’Ucraina ha indotto l’Italia a congelare la sua partecipazione al finanziamento del progetto Arctic Lng 2 di Novatek. Cdp e Intesa a fine 2021 hanno aderito al pool di finanziatori con una dote che fonti avevano quantificato in circa 500 milioni di euro. 

Da segnalare che Banco BPM -0,5% e Banca Popolare di Sondrio [BPSI.MI], hanno raggiunto un accordo per la cessione del 39,5% detenuto da Banco BPM in Factorit a un prezzo di 75 milioni di euro.

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