Le Borse europee riducono i rialzi e passano in negativo con l’eccezione di Milano: -0,08% il Dax, -0,05% il Cac, -0,24% il Ftse 100. Il cambio di umore è in sintonia con l’andamento di Wall Street che viaggia in rosso alla chiusura del Vecchio Continente (Dow Jones -0,38% e Nasdaq -0,25%). Sale invece dell’1,08% il Ftse Mib trainato da una buona performance di quasi tutto il comparto bancario ma anche da alcuni titoli energetici e industriali.
In particolare svetta A2A (+6,18%) dopo le dimissioni di Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione, da tutte le cariche del gruppo. In luce anche Enel (+5,40%), Prysmian +4,95%) e Ansaldo Sts (+4,58%). Intesa Sanpaolo sale del 2,97%, Unicredit del 2,24%, Bpm + 2,27%, Banco Popolare +1,03% mentre è negativa Mps (-0,53%) e Ubi (-1,86%). Lo spread è sceso in giornata sotto i 350 punti per poi risalire a 360 punti.
Mentre gli investitori si interrogano sul default o meno della Grecia, parla in conferenza web il responsabile dei rating sovrani di S&P, Frank Gill: la Grecia va verso un ”default pilotato” con svalutazioni del 70% per i creditori privati e riuscirà a rimborsare per tempo i bond per 14 miliardi di euro in scadenza il 20 marzo. Nello ”scenario di fondo la Grecia resterà nell’euro”, dice Gill, anche perché una eventuale ”uscita dall’Eurozona porterebbe alla bancarotta il sistema finanziario greco”. C’è poi il capitolo rating dell’Eurozona: c’è una possibilità su tre che venga tagliato il rating di gran parte dei Paesi dell’Eurozona, fatta eccezione per Germania e Slovacchia.
Per Thomas Mayer, capo economista di Deutsche Bank, la Grecia ha tre giorni per ottenere un nuovo salvataggio: altrimenti sarà ”default conclamato”. Nessuna conferma ufficiale dalla Bce nei confronti del debito greco che ha galvanizzato i listini in mattinata. Secondo indiscrezioni, l’istituto di Francoforte, in linea di principio favorevole al taglio del debito greco posseduto, dovrebbe prendere una decisione finale tra il week end e i primi giorni di settimana prossima, in attesa dell’accordo con la troika Bce-Ue-Fmi e con le banche. Intanto nel pomeriggio ha preso avvio la riunione fra il premier greco Lucas Papademos e i leader dei tre partiti greci che sostengono il suo governo per approvare il promemoria della troika. L’euro tratta a quota 1,324 mentre il petrolio Wti ha ritracciato leggermente sotto i 99 dollari al barile dopo che le scorte di greggio negli Usa sono aumentate meno delle attese.