Le Borse ci credono. E’ il giorno decisivo per le sorti della Grecia, e a poche ore dalle riunioni dell’Eurogruppo e del Consiglio europeo – che valuteranno se accettare le controproposte di Atene sulle riforme da varare in cambio degli aiuti –, tutte le Borse europee aprono in territorio ampiamente positivo. Volano Francoforte (+2,67%) e Parigi (+2,66%), ma viaggiano in rialzo anche Milano (+1,9%) e Londra (+1,3%). Il listino di Atene decolla, arrivando a guadagnare quasi il 4%.
“Le sorti della Grecia e dell’euro si giocheranno, in buona parte, oggi – ha detto il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici –. Siamo arrivati al momento assolutamente decisivo”. Ieri sera il Governo greco ha approvato una serie di contro-proposte da fare ai creditori. Proposte, ha detto Moscovici, che “vanno nella direzione giusta, che possono permettersi una base di accordo, vuol dire che c’è ancora molto da discutere”. Inoltre, ha aggiunto, “il governo greco ha finalmente capito, credo, che è necessario inviare contro-proposte concrete e solide”.
Intanto, per quanto riguarda il mercato obbligazionario, cala la tensione sullo spread Btp-Bund, che viaggia in ribasso a 134 punti base, dai 154 di venerdì in chiusura. Euro in rialzo rispetto al dollaro in apertura dei principali mercati valutari: la moneta unica europea è scambiata a 1,1383 dollari, mentre venerdì la Bce l’ha rilevata a 1,1299 dollari.
Sul Ftse Mib, in apertura, sono in luce tutti i settori, ma in modo particolare le popolari. Il titolo migliore è quello della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che guadagna il 4,14%, a 7,795 euro. Bene anche A2A, in crescita del 3,5%. Al debutto, Inwit– la società che gestisce le torri di trasmissione di Telecom Italia – balza del 6,85%, a 3,90 euro, rispetto al prezzo di collocamento di 3,65 euro per azione.
Avanza dell’1,38% Telecom Italia. Secondo il quotidiano Les Echos, il gruppo francese Vivendi, che diverrà a breve primo socio del gruppo italiano di tlc con l’8,3%, vorrebbe aumentare la sua partecipazione fino al 14,9%. Risulterebbero quindi confermate le indiscrezioni che circolano ormai da alcuni giorni sui mercati. Il quotidiano francese aggiunge inoltre che per questa operazione la media company di Vincent Bolloré potrebbe pagare 1,4 miliardi di euro. Vivendi succede a Telefonica nell’azionariato di Telecom Italia a seguito della cessione della brasiliana Gvt al gruppo spagnolo, operazione che le ha portato in dote anche la quota nell’azienda italiana. Cinque giorni fa si è tenuta invece l’ultima assemblea della holding Telco che controllava Telecom Italia e che ha decretato i passaggi dei pacchetti azionari ai singoli soci Telefonica, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Generali. Tassello fondamentale, quest’ultimo, per l’arrivo di Vivendi, al posto di Telefonica, nell’azionariato di Telecom.
Fca +2,44%. Mercoledì 24, al museo storico dell’Alfa di Arese salirà il sipario sulla Giulia, la prima tra le otto Alfa cui Marchionne attribuisce il ruolo più rilevante per alzare la redditività del gruppo. Ma il mercato guarda con attenzione alle notizie potrebbero arrivare dagli Usa dove continua il pressing nei confronti di Gm.
In generale, a Piazza Affari, risulta quindi più che sterilizzato l’effetto cedole. Pagano oggi i dividendi A2A (0,0363 euro); Enel (0,14); Exor (0,35); Terna (0,13); Telecom Italia risp (0,0275); Unipolsai (0,175); Unipolsai risp a (6,5); Unipolsai risp b (0,20438); Acea (0,45); Hera (0,09); Iren (0,0523); Italmobiliare (0,25); Italmobiliare risp (0,39); Unipol (0,17); Unipol priv (0,19); Mc-link (0,06 euro).