Facebook, com’era lecito aspettarsi, fa ricadere l’effetto della sua offerta pubblica iniziale sul computo globale delle Ipo del secondo trimestre 2012. Secondo l’ultimo Global Ipo Update di Ernst&Young, infatti, rispetto a inizio hanno, nel trimestre compreso tra aprile e giugno, si è registrato un incremento del 5% nel numero delle quotazioni con 206 offerte e una crescita del 141% dei capitali raccolti, a quota 41,8 miliardi di dollari.
Evidente, dunque, il peso sul bilancio della super quotazione di Facebook da 16 miliardi. Per quanto riguarda i capitali la crescita, al netto della società di Zuckerberg, è stata del 49%. Rispetto alllo stesso periodo del 2011, però, le Ipo sono scese del 46% e i capitali del 36%.
A sostenere il rialzo sul primo trimestre, invece, oltre al Nord America, concorrono i mercati asiatici (+87% a 14,5 miliardi di dollari) che rappresentano circa il 35% dei fondi totali raccolti in fase di quotazioni, mentre l’Europa rallenta bruscamente, calando del 68%, a quota 915 milioni dispiegati in 46 Ipo, tra cui spicca il collocamento da 230 milioni di dollari di Brunello Cucinelli in Piazza Affari.