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Borse: ecco i 3 driver dello sprint

L’anno bisesto ci riserva lo spettacolo surreale del coprifuoco a New York, il giorno dopo l’invasione dei contestatori nei giardini della Casa Bianca, occasione di uno spot elettorale per Donald Trump. Ma la novità frena la corsa del Toro che, al contrario, accelera grazie alla riapertura delle attività in giro per il pianeta, Italia compresa. I mercati scommettono su una ripresa delle attività entro la fine di luglio. Nel frattempo la pioggia di liquidità compensa i numeri, devastanti, della congiuntura e riporta i mercati ai livelli di marzo, quando il mondo ha scoperto il significato di vocaboli fino ad allora sconosciuti: Covid-19, lockdown e così via. In questa cornice, i mercati si avvicinano ali eventi clou della settimana: il direttorio della Bce di domani, occasione per una nuova innaffiata di sostegni; i dati sul mercato del lavoro Usa di venerdì, che dovrebbe segnalare il rallentamento dei nuovi disoccupati. Intanto, il rally continua.

TOKYO IN RALLY, NUOVI AIUTI IN COREA

Avanzano compatte le Borse asiatiche. L’indice Asia Pacific (+1,3%) è tornato ai livelli del 9 marzo. Sale Shanghai (+0,4%) sull’onda dei dati sugli ordinativi dell’industria in confortante ripresa, così come l’Hang Seng di Hong Kong.

Fa meglio Tokyo (+1,2%), tornata sui livelli di febbraio prima dell’allarme pandemia. Corre addirittura il Kospi coreano (+2,5%) dopo che il ministero delle Finanze della Corea del Sud ha annunciato un nuovo round di stimoli all’economia, il terzo da inizio anno. Il governo intende aumentare l’indebitamento statale emettendo nuovi prestiti per un totale di 23.800 miliardi di won (19 miliardi di dollari): il pacchetto di misure, che sarà presentato nelle prossime ore in parlamento, è da 35.000 miliardi di won. La valuta della Corea, uno dei paesi sviluppati con il più basso rapporto debito/Pil, si rafforza su dollaro a 1.1217.

In terreno positivo Sidney, nonostante il calo del Pil (-0,3%) nel trimestre, che segna l’ingresso ufficiale in recessione dell’Australia, dopo 29 anni di crescita ininterrotta.

SALGONO I FUTURE USA, PETROLIO OLTRE I 40 DOLLARI

Anche Wall Street, per ora ignorata da proteste e saccheggi, ha preso il largo, nonostante il quotidiano della moda, WWD, abbia scritto che la crisi rischia di far saltare la vendita di Tiffany a Lvmh.

Salgono gli indici principali: S&P500 +0,82%, Dow Jones +1,05%. Su anche il Nasdaq: +0,59%.

Continua la ripresa del petrolio. Il Brent ha varcato stamane la soglia dei 40 dollari al barile per la prima volta in tre mesi sulle aspettative di un prolungamento dei tagli da parte dell’Opec+. I produttori stanno prendendo in considerazione la possibilità di estendere i tagli alla produzione stabiliti a 9,7 milioni di barili al giorno, che equivalgono al 10% della produzione globale, fino a luglio o ad agosto. La decisione verrà presa in un vertice online che si terrà probabilmente il 4 giugno.

EURO SUPERSTAR IN ATTESA DELLA BCE

Le Borse europee, sostenute dall’attesa degli interventi della Bce, sono state le grandi protagoniste della seduta di ieri. L’euro ha toccato un nuovo massimo di undici settimane sul dollaro. Stamane il cross con la valuta Usa è 1,120.

Domani la Bce dovrebbe annunciare un ampliamento del piano di acquisto titoli di almeno 500 miliardi di euro, avendo già speso circa un terzo dello stanziamento d’emergenza annunciato a marzo (750 miliardi di euro). In questo contesto, il Tesoro italiano ha annunciato ieri a sorpresa che emetterà un nuovo BTP a 10 anni: il collocamento, in agenda per oggi, sarà curato da un pool di banche.

L’indice EuroStoxx 50 ha messo a segno un rialzo del 3,5%.

IL DAX SFONDA LA SOGLIA DEI 12 MILA PUNTI GRAZIE ALL’AUTO

Ancor meglio ha fatto il Dax di Francoforte, +3,7% alla riapertura dopo la festa di Pentecoste. Nel corso della seduta, il Dax ha sfondato la soglia psicologica dei 12mila punti per la prima volta dal 5 marzo.

A dare la carica sono le voci su un programma di bonus (5 miliardi) per gli acquisti di auto: Volkswagen, Daimler e Bmw scambiano in rialzo tra il 6,1% e il 9,6%. Lufthansa è in rialzo del 5,88% dopo che il consiglio di sorveglianza ha approvato ieri un piano di salvataggio del governo da 9 miliardi di euro. Deutsche Bank +5%.

PIAZZA AFFARI AI LIVELLI DI INIZIO MARZO

Piazza Affari torna a sfiorare quota 19 mila punti (18.971) e sale del 2,42%, su livelli che non si vedevano da inizio marzo.

In terreno positivo anche Parigi (+2,02%) e Madrid (+2,56%). F 1 sale del 6,7% dopo l’accordo con la spagnola Mediapro per la nascita di Telefoot per la ritrasmissione delle partite di Ligue 1.

Più cauta Londra (+0,89%). Boris Johnson e Ursula von der Leyen s’incontreranno di persona per sbloccare il negoziato sulle relazioni post-Brexit.

LO SPTEAD RIMBALZA A 195

In una seduta dai volumi sottili per via della festività del 2 giugno, i governativi italiani hanno chiuso in calo. Lo spread Italia-Germania sul tratto decennale si è allargato fino a 195 punti base (dai 185 della chiusura precedente). Il tasso del decennale è salito fino a 1,52% (da 1,46% di ieri).

I PETROLIFERI GUIDANO LA CORSA. COMMESSA IN FRANCIA PER SAIPEM

In rally ieri i petroliferi: Eni (+5%) e Tenaris (+4%) sono state le due migliori blue chip di Piazza Affari. Saipem (+1,36%), in consorzio con Bouygues Travaux Publics e Boskalis, si è aggiudicata il lavoro di progettazione, costruzione e installazione di 71 strutture per il parco eolico offshore a Fecamp in Normandia.

L’INDICE TECH SUPERA I LIVELLI DI GENNAIO. STM +3,3%

L’unico titolo in ribasso nel paniere principale è stato Diasorin (-1,4%).

Avanza Stm (+3,3%). L’indice Stoxx del settore Tecnologico europeo ha guadagnato l’1,7% e si porta a 532 punti, azzerando le perdite accumulate da inizio anno.

È il secondo settore a riuscire nell’impresa, dopo l’indice Stoxx Healthcare (+2,5% da inizio anno) che aveva azzerato le perdite in aprile. L’indice Stoxx globale registra finora una perdita del 15%. Dai minimi dell’anno l’indice dei Tecnologici è rimbalzato di circa il +50%.

Il terzo miglior settore a livello europeo, prossimo ad azzerare le perdite annuali, è quello delle Utility, ancora in rosso del 4%.

SALE LA FEBBRE SU MEDIOBANCA/GENERALI

Ancora in fermento il settore bancario. Mediobanca +3,8%: la Bce fornirà entro la fine di agosto l’autorizzazione all’incremento della quota al socio Leonardo Del Vecchio.

Il re degli occhiali intanto accelera anche su Generali (+3,5%) con l’obiettivo di salire dall’attuale 4,7% all’8%. Altri soci italiani di riferimento, tra cui Caltagirone, vogliono crescere nel capitale, in modo da arrivare intorno al 20% e far così sentire la loro voce al momento delle decisioni importanti, soprattutto per quel che riguarda le acquisizioni.

Salgono anche Unicredit (+2%), Intesa Sanpaolo (+3%) e Banco Bpm (+3%).

AL VIA LA PININFARINA ELETTRICA IN VIETNAM

Fiat Chrysler +2,5%. A maggio le immatricolazioni di automobili in Italia sono scese del 49%, in Spagna del 73%. Peggio del mercato, in entrambi i paesi, il gruppo Fca. Pirelli +1,4%

Pininfarina +7,7% dopo il +25% di lunedì. Il produttore di auto vietnamita VinFast inizierà la produzione su vasta scala dei primi modelli di auto elettrica il prossimo anno con obiettivo il mercato Usa, con il design affidato alla società torinese.

Ancora su Leonardo (+4,36%) e Cnh Industrial (+3,72%).

Atlantia +1,3%. Secondo indiscrezioni, il governo intende posticipare il summit nel quale sarà presa una decisione su Autostrade per l’Italia.

Nexi +1,7%. Il governo intende tenere alto il controllo sull’area dei pagamenti digitali, in modo da evitare l’arrivo di soggetti esteri non graditi.

INTERPUMP E INWIT VERSO IL PANIERE PRINCIPALE

Interpump (+5,2%) potrebbe entrare nell’indice Ftse Mib con la revisione che sarà resa nota domani. Un’altra candidata è Inwit (+2,52%).

Safilo (+5,11%) ha realizzato il closing dell’acquisizione del 70% del capitale della società californiana Blenders Eyewear.

Tra le mid Cap, Oviesse +7,72%, Technogym +6,23% ed Enav +5,75%. In ascesa Banca Ifis (+3,41%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo che l’istituto ha completato il processo competitivo per l’acquisto del 70,77% del capitale di Farbanca detenuto da Banca Popolare di Vicenza. Equita Sim ha confermato il rating buy e target price di 12,1 euro sul titolo.

Categories: Finanza e Mercati