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Borse: è volatilità. E lo spread corre. Piazza Affari cambia rotta e torna positiva

Forte incertezza a Milano e negli altri listini europei, che tornano positivi malgrado l’nfluenza negativa della crisi greca e del quadro a tinte fosche del bollettino di maggio della Bce – Lo spread Btp-Bund tocca i 413 pb, il massimo da fine gennaio, anche se dopo riscende un poco – Quello spagnolo è ormai sopra la soglia dei 450 pb

Borse: è volatilità. E lo spread corre.  Piazza Affari cambia rotta e torna positiva

Le Borse europee hanno cercato il rimbalzo ma la volatilità rimane sovrana e a fine mattinata. Dopo l’avvio positivo, i listini si muovono in territorio negativo. All’incertezza sul fronte politico greco, dove oggi la palla passa al leader del partito socialista Pasok, Evangelos Venizelos (è lui che ha formato i patti con la troika), si è aggiunto il quadro a tinte fosche del bollettino di maggio della Bce. Il dato che più allarma riguarda la disoccupazione che è prevista in aumento all’11% dal 10,6% delle previsioni di tre mesi fa e l’Eurotower non esclude ulteriori evoluzioni negative. Milano cede lo 0,25%, Londra lo 0,49%, Francoforte lo 0,18%, Parigi lo 0,96%%. E anche Wall Street si avvia a un’apertura in calo. Dagli Stati Uniti sono attesi alle 14.30 il dato sulla bilancia commerciale e quello sulle richieste di sussidi di disoccupazione.

Lo spread Btp-Bund viaggia ancora ben oltre la soglia dei 400 punti base (407 punti) e a metà mattina ha toccato un picco di 413. Si tratta della quota più alta dalla fine di gennaio. Il nuovo livello del differenziale fra Btp e Bund corrisponde a tassi d’interessi sui nostri bond decennali pari al 5,6%. In questo clima non va meglio alla Spagna. Lo spread di Madrid viaggia oltre i 450 punti, ai massimi addirittura dallo scorso novembre. Anche il differenziale della Francia si allarga, portandosi a quota 135.

A Piazza Affari tornano le vendite sulle banche: Mediobanca, all’indomani dei conti sui nove mesi, cede il 4,34% con Equita che ha ridotto il target price a 5,6 euro, Bpm, il 3,05%. Mps cede il 3,38% a 0,2255 bruciando tutti i guadagni di Borsa da inizio anno e tornando sotto la soglia dei 30 centesimi, importante nel piano per la ristrutturazione del maxi-debito della Fondazione Mps, esposta verso un pool di banche per circa un miliardo di euro. Il titolo è travolto dal blitz di ieri della Gdf che indaga sull’operazione Antonveneta.

Tra le banche Unicredit limita il calo allo 0,60%, Banco popolare è invariata mentre Intesa viaggia in controtendenza in positivo dello 0,78%, tra i migliori del Ftse Mib. In evidenza sul Ftse anche Mib Enel Green Power a + 4,24%, Mediolanum +1,60%, Lottomatica +1,90% dopo i conti e le positive attese sui prossimi mesi, e Telecom Italia +0,53%, dopo la diffusione dei conti e l’ok del cda alla dismissione del settore media. Telecom Italia Media balza così del 12%. Fondiaria riduce il rialzo del 6% all’indomani dell’annuncio della nuova offerta Sator Palladio e sale del 2,63% in attesa del cda sui conti del primo trimestre. Male Buzzi Unicem che cede il 3,95% e Fiat Industrial che cede il 3,12% .

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