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Borse, è il giorno della decisione della Fed sui tassi ma occhio anche all’ipotesi della mega fusione Honda-Nissan-Mitsubishi

Imagoeconomica

Gli Stati Uniti hanno un appuntament chiave oggi in agenda: il Fomc della Fed, stasera alle ore 20 italiane indicherà la traiettoria dei suoi tassi e mezz’ora dopo il presidente Jerome Powell darà indicazioni sul 2025. In Asia l’attenzione è tutta per l’ipotesi di fusione dei due colossi automoblistici Honda e Nissan che arrivata a segnare un rialzo del 24%. L’operazione potrebbe essere poi ampliata anche a Mitsubishi Motors. Europa vista aprire sulla parità. Banco Bpm chiede l’intervento della Consob.

Tutti sull’attenti: Powell decide stasera sui tassi

La Federal Reserve stasera alle ore 20 italiane annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse: gli analisti prevedono un taglio di 25 punti base, ma si concentreranno soprattutto su quanto dirà Jerome Powell mezz’ora dopo riguardo le prospettive di politica monetaria nel 2025. Con il previsto taglio il tasso di riferimento della banca centrale statunitense scenderebbe nell’intervallo 4,25%-4,50%, un punto percentuale in meno rispetto al livello di settembre, quando ha iniziato ad allentare la presa monetaria utilizzata per contrastare l’impennata dell’inflazione iniziata nel 2021.

Quanto ulteriormente e quanto velocemente scenderanno i tassi l’anno prossimo resta sempre più incerto, con l’inflazione ancora ferma al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed, l’economia in crescita più rapida del previsto e la prospettiva che le politiche tariffarie, fiscali e di immigrazione del presidente eletto Donald Trump possano cambiare lo scenario economico in modi imprevedibili una volta entrato in carica a gennaio. Ieri il Wall Street Journal affermava in un editoriale che la migliore difesa di Jerome Powell contro “l’assalto politico” di Donald Trump è la credibilità della Fed: “perché metterla in pericolo ora con un altro taglio dei tassi di interesse di cui l’economia non sembra avere bisogno?”. Nelle loro più recenti proiezioni trimestrali di settembre, i funzionari della Fed avevano previsto di tagliare il tasso di riferimento di un altro punto percentuale, portandolo a circa il 3,4% entro la fine del 2025. Gli investitori ora prevedono che la Fed taglierà forse il tasso di riferimento solo di mezzo punto percentuale l’anno prossimo.

Borse cinesi in rialzo trainate dalle aziende statali

Le borse della Cina sono in rialzo all’indomani delle indiscrezioni di Reuters sui prossimi obiettivi di crescita economica individuati dal governo. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna lo 0,7%. Hang Seng di Hong Kong +0,7%. Xiomi, il conglomerato dell’elettronica di consumo e delle automobili, ha fornito il maggior contributo al rialzo con il suo +2,5%. In generale sono in salita i titoli delle aziende statali cinesi dopo che l’autorità di regolamentazione ha emesso delle linee guida per migliorare la gestione e rafforzare il valore di mercato. Indice CSI Central State-owned Enterprises Composite è +1,6%, China Communications Construction a +6,4%, China Shipbuilding Industry a +4,9%, China Railway Construction a +4,5%. Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato stanotte la provincia meridionale di Hainan a potenziare lo sviluppo del porto commerciale. Nel suo intervento al termine di una visita nella città di Sanya il presidente ha detto che la Cina deve pianificare “scientificamente” lo sviluppo economico e sociale per il prossimo anno.

Il direttore dello stabilimento Tesla di Shanghai se ne va

Il direttore dello stabilimento Tesla di Shanghai, Song Gang, ha lasciato l’azienda, secondo una lettera da lui inviata al personale mercoledì. Song, che è diventato il manager della Gigafactory Shanghai nel 2018, ha informato i dipendenti Tesla che mercoledì sarebbe stato il suo ultimo giorno, secondo la nota visionata da Reuters. Lo stabilimento di Shanghai è la fabbrica Tesla più grande per produzione e esporta anche in Europa e nel Sud-est asiatico.

Occhi puntati sull’ipotesi di fusione tra i colossi Honda e Nissan

La borsa di Tokyo è in leggero calo, con l’indice Nikkei a -0,5%, mentre il dibattito sull’aumento dei tassi d’interesse della BOJ passa da “quando?” a “quanto?”. Le esportazioni giapponesi hanno registrato un ulteriore aumento a novembre, soprattutto grazie alla debolezza dello yen, ma la tendenza di fondo è rimasta debole. Le esportazioni misurate in valore sono aumentate del 3,8% rispetto a un anno fa, trainate dai macchinari per la produzione di chip e dai metalli non ferrosi, ha riferito oggi il Ministero delle Finanze. Il dato ha battuto le stime di consenso che prevedevano un aumento del 2,5%. Le importazioni sono scese del 3,8%, trainate dal petrolio greggio, ma hanno comunque lasciato un saldo commerciale negativo di 117,6 miliardi di yen. Mentre il valore delle esportazioni è aumentato, la domanda dagli Stati Uniti ed Europa ha continuato a calare, è aumentata invece in Cina. Le spedizioni verso gli Stati Uniti sono diminuite dell’8%.

L’attenzione, e non solo in Giappone, è soprattutto per il negoziato tra Honda Motor e Nissan Motor: ieri sera il giornale Nikkei ha scritto che le due aziende si stanno di nuovo parlando in vista di una fusione. Il titolo Nissan è arrivato a segnare un rialzo del +24%, il maggiore balzo intraday mai registrato. Honda sta considerando diverse opzioni tra cui una fusione, un legame di capitale o la creazione di una holding, ha detto oggi il vicepresidente esecutivo Shinji Aoyama, dopo l’uscita dell’articolo. Le due aziende potrebbero fare un annuncio il 23 dicembre, ha riportato TBS. Una delle opzioni considerate è la creazione di una nuova holding sotto la quale opererebbero le aziende combinate, ha detto una delle fonti. Nell’operazione potrebbe entrare anche Mitsubishi Motors +17%. La mossa verso una fusione seguirebbe una decisione delle due aziende all’inizio di quest’anno di collaborare su batterie e software per veicoli elettrici. In quel momento, il CEO di Honda, Toshihiro Mibe, aveva accennato alla possibilità di un legame di capitale con Nissan. Honda, Nissan e Mitsubishi insieme hanno venduto circa 4 milioni di veicoli a livello globale nei primi sei mesi dell’anno, ben al di sotto dei 5,2 milioni venduti da Toyota da sola. La mossa punta a creare un gigante dell’auto giapponese in grado di competere al meglio contro Tesla e i produttori di auto elettriche cinesi.

La borsa della Corea del Sud è in rialzo, indice KOSPI +1,3%, mentre in India l’indice BSE Sensex scende dello 0,5%. La banca centrale della Thailandia ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento, al 2,25%, come ampiamente previsto, dopo aver apportato un taglio a sorpresa nella precedente riunione di ottobre nella sua riunione finale del 2024.

Borse europee viste aprire sulla parità

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future indice EuroStoox50 +0,1%.
Ieri il FTSEMIB di Milano ha chiuso in ribasso dell’1,2%.

TIM. Il titolo ha segnato ieri in apertura il prezzo più alto da marzo. MF riporta che il possibile ingresso di Cvc o di un altro fondo di private equity in Tim al posto di Vivendi non entusiasma il governo. Intanto emerge che CVC ha in mente di procedere con il break up, per cui servirebbe avere una quota di maggioranza. Sarebbe pronta l’offerta per Sparkle.

Monte dei Paschi. I cinque consiglieri indipendenti indicati nella lista del Mef con il rinnovo del board dell’anno scorso si sono dimessi.

Banco BPM passa al contrattacco sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit. La banca guidata da Giuseppe Castagna, ha presentato alla Consob un esposto in cui chiede all’authority di valutare se l’Ops sia stata correttamente lanciata e se ci siano i presupposti perché possa procedere o debba invece essere fermata. L’istituto di Piazza Meda imputa a Unicredit un utilizzo strumentale della normativa sull’Opa attraverso il lancio di un’offerta ad un prezzo tatticamente basso con il solo obiettivo di bloccare la crescita del Banco, impegnato nell’Opa su Anima e fresco dell’ingresso nel capitale di Monte dei Paschi Una mossa che ha effetti negativi anche per gli azionisti di Anima, che vedono la flessibilità del loro offerente ‘imbrigliata’ dalla passivity rule, e di cui va valutata la coerenza rispetto alla disciplina dell’Opa.

Azimut ha concordato di entrare in esclusiva con FSI per la creazione della nuova ‘wealth fintech bank’ che nascerà dallo spin off di una parte delle rete italiana di consulenti. A tendere, il valore dell’operazione è previsto compreso nella forchetta (al netto delle imposte) indicata all’annuncio dell’operazione, ha comunicato questa mattina la società.

Ivass. Il mercato assicurativo italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi, secondo i risultati dello stress test condotto dall’Autorità europea delle assicurazioni (Eiopa) diffuso ieri dall’Ivass. Per l’Italia hanno partecipato all’esercizio europeo i 4 gruppi già coinvolti negli esercizi precedenti: Generali, Intesa Sanpaolo Assicurazioni, Poste Vita e Unipol

Maire e Newcleo Holding hanno firmato un accordo per la costituzione di una jv tra la controllata di Nextchem e Newcleo per sviluppare centrali elettriche di nuova generazione su scala commerciale basate sul reattore modulare avanzato (AMR) da 200 MWe di newcleo. Il piano di Newcleo, spiega una nota, prevede che il primo prototipo simulatore (pre-cursor prototype) di un AMR sia realizzato entro il 2026 in Italia e che il primo reattore entri in attività entro la fine del 2031 in Francia, mentre la decisione finale di investimento per la prima centrale elettrica è prevista intorno al 2029.

MFE Prosieben sta parlando con Moltiply per la cessione del sito Verivox per 250 milioni di euro, ha riferito Bloomberg.

Stellantis – Tutti gli impianti in Italia rimarranno attivi e già dal 2026, grazie ai nuovi modelli, la capacità produttiva della casa automobilistica crescerà. Lo ha detto Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, in occasione dell’incontro in corso al Mimit, aggiungendo che a Pomigliano dal 2028 verrà installata la nuova piattaforma Stla Small, sulla quale si prevede di produrre almeno due modelli compatti.

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