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Borse e Btp frenano in attesa della Fed

Milano arretra più delle altre piazze e lo spread tocca 110 punti base – Pioggia di vendite sulle banche: giù Bpm, Mps, Intesa e Unicredit – Brusco calo di Telecom Italia – Arretrano gli industriali ma brilla Prysmian sulle voci di interesse per General Cables – Prosegue il recupero di Eni e Saipem

Borse e Btp frenano in attesa della Fed

Frenano i listini d’Europa in attesa della conclusione del vertice della Fed. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dell’1,3% a quota 22,420, Arretrano anche Parigi e Madrid entrambe ‘0,5%%.La Borsa tedesca arretra dell’1,2% , indice Dax sotto 11.900 punti. Intanto, in una Francoforte blindata, Mario Draghi inaugura la nuova sede della Bce: nei violenti scontri della mattina, secondo la Bbc, ci sono stati alcune dozzine di feriti e almeno 350 fermi. “Le accuse alla Bce sono ingiuste – ha detto Draghi nel suo discorso – visto che stiamo cercando di assorbire gli shock dell’economia. Ma dobbiamo ascoltare ciò che ci chiedono i cittadini”. 

I titoli di Stato intanto si adeguano alla prospettiva di un rialzo dei tassi innescato dalla banca centrale Us: il rendimento del Btp a 10 anni sale all’1,34%, si allarga lo spread con il Bund a 111 punti base (+13 rispetto a ieri). Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,060. 

Il nervosismo dei mercati finanziari ha scatenato una pioggia di vendite sulle banche: Banca  Pop. Milano perde il 3,4%. Giù anche il resto del settore: Unicredit -1,6%, Intesa -2,5%, Monte Paschi -2,5% in attesa della definizione della lista del cda da presentare in assemblea. Scendono anche Banco Popolare -2,1% e Ubi  -2%. 

Brusco calo anche di Telecom Italia – 2,2% alla vigilia del cda sui conti 2014 che dovrebbe confermare il ritorno all’utile: il Ceo di Orange, Stéphane Richard, ha smentito ieri che siano in corso colloqui con il gruppo italiano.

Arretrano quasi tutti i titoli industriali: Fiat Chrysler -3,6%, StM -1,2%, Pirelli  -1,6%. Pesante anche Finmeccanica -2,8%.
Brilla l’eccezione Prysmian +4,7%: la società leader mondiale nella produzione dei cavi avrebbe nel mirino l’americana General Cables. Ma la società italiana ha smentito.

Nonostante il calo del petrolio, alla settima giornata consecutiva di ribasso, continua il recupero di  Eni +1% e Saipem +1,1%. Il greggio americano Wti scende del 2,7% a 42,2 dollari al barile, Brent a 53,1 dollari (-0,7%). Enel, alla vigilia della presentazione del nuovo piano industriale, perde lo 0,3%. La società ha concluso un innovativo accordo con Greenpeace con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da carbone. Snam -1,3% dopo il declassamento a Sell da parte di Goldman Sachs.

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