All’inizio di una giornata da brividi l’Italia e la piazza finanziaria milanese rivedono finalmente un po’ di luce. L’intervento sul mercato della Bce che, dopo il via libera di Francia e soprattutto Germania, ha deciso di acquistare Btp e Bonos spagnoli ha dato respiro ai nostri titoli di Stato: lo spread tra Btp e Bund, che la scorsa settimana veleggiava attorno ai 400 punti base, è sceso in apertura di mercato a 330 punti base.
Bene anche la Borsa. Piazza Affari aveva aperto in leggero calo ma è subito rimbalzata e, mezz’ora dopo l’avvio, guadagnava oltre 2%. In primo piano i rialzi di Unicredit ma anche di Fiat e di Generali. Particolare l’attenzione sulla compagnia di Trieste in relazione all’atteso incontro tra il suo ceo group Giovanni Perissinotto e il presidente della seconda banca russa Vtb, Andrej Kostin, per definire i punti chiave del piano industriale della costituenda joint venture.
La giornata resta comunque molto incerta. Dopo il balzo delle prime ore, Piazza Affari è sceso attorno alla parità. L’inquietudine si vede non soltanto dalla pessima chiusura delle Borse asiatiche (tutte in calo tra il 2 e il 3%) ma anche dall’andamento dei mercati europei che hanno un andamento contrasto e restano molto volatili. E’ significativo che, oltre a Piazza Affari, la Borsa che sta andando meglio sia quella spagnola (dove si sente il peso della Bce).
Ma la grande incognita è l’America, dopo lo storico e contestato declassamento del debito Usa da parte di S&P.