Tentativo di recupero delle Borse. A metà giornata, dopo il rosso di ieri, i listini europei tentano una timida rimonta: a Piazza Affari il Ftse Mib poco prima di mezzogiorno guadagna lo 0,6% a 18.700 punti e risultano in territorio positivo, con guadagni più o meno dello stesso ordine di grandezza, anche Londra, Parigi e Francoforte.
A Milano tra i titoli migliori da segnalare Saipem e Exor, con guadagni superiori al 2%, e poi brilla il risparmio gestito con Anima e Azimut, anche loro con aumenti intorno al 2%. Soffrono invece gli industriali: Buzzi e Cnh tra i titoli peggiori, ma chi fa peggio in assoluto poco prima delle 12 è Generali, che dopo il rally di ieri perde più del 2% a 13,60 euro dopo la nomina del nuovo ad Philippe Donnet e la presentazione dei conti 2015 che evidenziano un utile oltre i 2 miliardi di euro.
Occhi puntati anche su Telecom Italia nel giorno del cda: i conti registrano perdite in aumento ma soprattutto i riflettori sono sulle offerte arrivate per le torri di Inwit e sul cambio al vertice. Al riguardo Vivendi, maggior azionista di Telecom recentemente salita quasi al 25%, è stata finora sibillina: in proposito si attendono chiarimenti in un altro cda previsto per metà aprile. A fine mattinata il titolo guadagna mezzo punto percentuale a 1,019 euro per azione.
Reagiscono le banche dopo le perdite di ieri: Banco Popolare +2,25%, Bmp +2,24%, Unicredit +1,23%, Intesa Sanpaolo sulla parità, Mps +0,4%, Ubi Banca +0,6%.
Attesa per la conference call di Eni dopo che ieri il cda ha approvato il bilancio 2015 che conferma i conti preliminari diffusi il 26 febbraio: un risultato operativo adjusted di 4,1 miliardi e una perdita netta di gruppo di 8,7 miliardi. Il consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti del 12 maggio la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione. Oggi il titolo viaggia poco sopra la parità a 13,64 euro.
Prosegue il rally del petrolio, che ormai avvicina i 42 dollari al barile sia per il Wti sia per il Brent, in ulteriore rialzo dai 41 dollari di ieri. Attesa per il vertice di Doha del prossimo 17 aprile, che punterà a ridurre la produzione. Spread Btp-Bund in lieve riduzione intorno ai 104 punti base, con Btp decennale all’1,25%. In leggerissimo calo l’euro sul dollaro, a 1.12 dopo che ieri era salito a 1.13.