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Borse e banche dribblano l’incubo Grecia e ritrovano la via del rilancio

Il vicepresidente della Bce, Vitor Constancio, spiega che l’eventuale default greco non coinvolgerebbe le banche e non porterebbe a Grexit e le Borse tirano un sospiro di sollievo – Francoforte guida la ripresa dei listini europei e Piazza Affari guadagna l’1,25% trainata dalle banche e dalle costruzioni con exploit di Buzzi (+4,2%).

Borse e banche dribblano l’incubo Grecia e ritrovano la via del rilancio

Reazione positiva delle Borse europee alle tensioni legate alla Grecia. L’indice FtseMib guadagna l’1,25%, dopo avere perso venerdì il 2,4%. Grande balzo della Borsa di Francoforte che avanza dell’1,6%, Parigi +0,6%. A guidare il recupero delle Borse in Europa sono i titoli delle banche (Stoxx del settore +1%) e delle materie prime (+1,6%).

A confortare i mercati del Vecchio Continente le parole del vice Presidente della Bce, Victor Constacio: il fatto che la Grecia possa trovarsi in una situazione di default “non implica automaticamente l’uscita dall’Unione Monetaria”. Il coinvolgimento delle banche, in particolare, “non sarebbe automatico”. 

Il taglio dei tassi cinesi ha avuto effetti modesti stamane sui listini asiatici, ma in compenso ha risvegliato il Toro a Wall Street. L’indice Dow Jones sale dell’1,1% e l’indice S&P500 dello 0,9%. Il Nasdaq guadagna lo 0,9%.

La mossa della Banca del Popolo della Cina contribuisce ad alimentare il rialzo delle materie prime, in particolare del petrolio, il future del greggio tipo WTI sale dell’1,7% a 56,7 dollari, sui massimi da inizio anno. Migliore blue chip è Ibm, con un rialzo del 2,5%, stasera a mercato chiuso il gruppo presenta i dati del trimestre, gli analisti si aspettano un utile per azione di 2,80 dollari. Morgan Stanley (+0,7%) ha chiuso il trimestre con un guadagno superiore alle previsioni. 

A favorire la ripresa contribuisce la risalita del greggio. Eni sale dello 0,5%, Tenaris +0,8%, Saipem +1%. Tra le utilities Enel +0,7% e la controllata Enel GreenPower guadagna l’1,5% sulle indiscrezioni di un possibile accordo con il fondo F2i della Cassa depositi e prestiti.

Guidano la riscossa a Milano le banche: Unicredit +3,4% sulla scia dell’alleanza con il Banco de Santander nell’asset management. L’accordo riguarda l’intera Pioneer. Intesa sale del 2,2%, Monte Paschi +1,1%.

Fra le popolari spicca Pop.Milano (+4,5%), “chiacchierata” per le possibili nozze con il Banco Popolare (+1,4%). Rimbalza anche il risparmio gestito: Mediolanum +1,8%, Azimut +2,2%. 

Tra gli industriali balzo in avanti di Sogefi dopo i risultati (saldo positivo di 7,6 milioni contro una perdita di 6,3 milioni un anno fa). Positiva FiatChrysler +0,4%, StM +1,3%, Prysmian +2,8%. 

Balzo di Buzzi (+4,4%), dopo che Ubs ha alzato il target price a 16,5 euro, confermato il giudizio Buy. Piatta Telecom Italia (+0,1%). 

Nel lusso, infine, spicca Luxottica (+1,6%), sostenuta da Citigroup che ha alzato il target price a 64 euro, giudizio Neutral. 

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