Non basta la ripresa del Nasdaq, che apre in positivo dopo una settimana tribolata, a far chiudere in bellezza i listini europei. Mentre infatti Oltreoceano il Dow Jones apre con lo 0,8% e il Nasdaq con il +0,6%, con Apple e Tesla che recuperano quattro giorni consecutivi di ribassi, Piazza Affari chiude appena sulla parità, con l’indice Ftse Mib poco sotto i 20.000 punti. La seduta è modesta ma non manca qualche exploit: ad esempio i 4 titoli migliori guadagnano tutti oltre il 2% e si tratta di Amplifon, Diasorin, Snam e Prysmian. Il titolo peggiore nel paniere principale è quello di Saipem, complice anche il petrolio che continua ad essere molto basso, con il Wti sui 37 dollari al barile e il Brent che appena agguanta i 40 dollari.
A Milano è decisamente una giornata no per le banche. Banco Bpm perde quasi il 2% dopo il rally di ieri, quando aveva guadagnato più del 7% sulla prospettiva di una ripresa del risiko bancario che lo coinvolge. Male anche Unicredit, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Mediobanca, tutte con perdite tra l’1 e il 2%. In territorio positivo Enel, quasi al +1%, mentre Eni limita i danni col -0,35%. Tra le altre big in rosso anche Tim e Generali, invece emerge col +0,3%, vicina ai 10 euro per azione, Fca. Pressoché stabile lo spread Btp Bund, appena sopra i 150 punti base. L’euro continua ad apprezzarsi sul dollaro: oggi si compra con 1,183445 dollari Usa, dopo che l’altro ieri era sceso a 1,175. Perde un po’ di terreno l’oro, che comunque resta su valori altissimi: 1.950 dollari l’oncia, anche se ad agosto era stata ampiamente sfondata quota 2.000.
Insomma il clima dei mercati continua a essere dominato dall’incertezza, anche alla luce dello scontro tra Ue e Regno Unito in tema Brexit. Il mondo finanziario intanto continua a monitorare l’andamento dei contagi da Covid-19: in Italia oggi i casi di positività superano i 1.600, in aumento, su 98.000 tamponi effettuati.