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Borse da record e Milano tocca quota 24 mila grazie a Generali, Tim ed Enel

L’accordo sui dazi galvanizza le Borse – Piazza Affari sfonda la soglia psicologica dei 24 mila punti base – Scintille di Generali, Enel e Telecom Italia.

Borse da record e Milano tocca quota 24 mila grazie a Generali, Tim ed Enel

Piazza Affari superstar: il listino milanese chiude un’altra seduta positiva, +1,24% e conquista quota 24mila punti base, confermandosi la migliore in Europa nella seduta odierna, come nel corso del 2019 (+30% circa). Regina del listino è Enel, +2,93%, prima per capitalizzazione di Borsa e al top da oltre 11 anni.

Contribuisce al clima di fiducia Wall Street che, dopo i record di ieri, è ripartita di nuovo sui massimi e sta ulteriormente progredendo. Il rally di Natale sembra prevalere sulla volatilità nel giorno delle tre streghe, in cui si verifica la scadenza trimestrale dei contratti future sugli indici, delle opzioni sugli indici e delle opzioni sulle azioni. L’ottimismo si nutre di speranza sugli accordi commerciali tra Usa e Cina e della crescita americana: +2,1% il pil del terzo trimestre, in linea con le attese degli analisti.

Sono in zona i massimi anche i listini europei: Zurigo, tocca un record storico e chiude in rialzo dello 1,05%. Francoforte sale dello 0,8%, vicina ai massimi del 2017. Parigi, +0,82%, è al top da 12 anni. Bene Madrid +0,58. Piatta Londra, +0,07%, che ha guidato le danze dei guadagni nelle scorse sedute. La City prende fiato, mentre la sterlina si rafforza con la nomina, da parte di Boris Johnson, di Andrew Bailey a nuovo governatore della Banca d’Inghilterra.

La Camera dei Comuni intanto ha approvato la legge di divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea, dopo averla bocciata più volte nei mesi scorsi. Da Bukingham Palace giunge infine notizia che il principe Filippo, novantottenne consorte della regina Elisabetta, è stato precauzionalmente ricoverato in ospedale per il trattamento di una patologia pregressa.

S’indebolisce l’euro, che sta cedendo lo 0,4% sul dollaro e al momento scambia a 1,107. È pallido l’oro, in zona 1480 dollari l’oncia, mentre il petrolio, dopo sei sedute in rialzo, perde qualche colpo: Brent -0,51%, 66,20 dollari al barile.

Piazza Affari si avvicina alle feste natalizie con una seduta brillante, nonostante l’odierna debolezza delle banche e lo spread a 164 punti base (+1,39%). Il rendimento del Btp 10 anni sale all’1,4%. Da segnalare la nomina di Daniele Franco a direttore generale di Bankitalia, ruolo vacante dopo il passaggio di Fabio Panetta a membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. Franco, già vicedirettore, è stato nominato dal Consiglio Superiore dell’istituto centrale, su proposta del Governatore,. 

In fondo al listino principale ci sono Ubi -2,33%; Bper -0,96%; Banco Bpm -0,54%; Finecobank -0,5%. Giù Saipem -0,91%.

I maggiori rialzi sono per Telecom, +2,75%, il giorno seguente il via libera della fusione di Inwit con Vodafone Towers. Generali guadagna il 2,6% e Unipolsai dice addio al FTSE Mib con un incremento dell’1,99%. Lunedì dovrà lasciare il posto a Banca Generali, -0,55%. In evidenza Generali +2,6%. Sempre in spolvero Nexi +2,35%, dopo l’accordo con Intesa sui sistemi di pagamento.

Fra le mid cap Dovalue compie un salto del 10,33%, in seguito all’accordo di ieri, per acquisire l’80% della greca Eurobank Financial Planning Services. 

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