L’Asia prosegue lungo la strada della ripresa. La conferma è arrivata stamane dai dati economici del Giappone e, soprattutto, della Cina. Il Pil di Pechino è salito nel terzo trimestre del 4,9%, accelerando rispetto al 3,2% precedente. La Borsa si aspettava di più, a giudicare dalla reazione tiepida. Ma l’avanzata dell’Asia è senz’altro la nota più positiva del mercato globale, messo sotto pressione in Europa dal contagio e dall’aria di divorzio sulla Brexit. I futures, infine, segnalano il possibile compromesso sugli stimoli all’economia Usa.
USA, ACCORDO VICINO SUGLI STIMOLI
Al termine di un incontro di un’ora con il Segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, Nancy Pelosi ha detto di essere ottimista sulla possibilità di trovare un compromesso. I futures sulle Borse Usa aprono così la settimana in terreno positivo.
TOKYO +1,2%: CORRONO I CONSUMI CINESI
Il Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1,2% dopo la pubblicazione della bilancia commerciale. A settembre, il calo delle esportazioni è stato solo del 4,9%, il ribasso meno ampio degli ultimi sette mesi: ad agosto si era registrata una flessione del 15%.
Più cauti i listini di Shanghai e Shenzhen (-0,5%). L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,7%. Su anche il Kospi di Seul: +0,5%.
L’EREDE SAMSUNG RISCHIA LA GALERA
Sostenuto dall’andamento dei chip. Non pesa la prospettiva che Lee Jae Yong, l’erede della fortuna Samsung, possa finire in di nuovo prigione per manipolazione dei conti: la sentenza è prevista in settimana.
L’andamento dell’economia cinese conferma la ripresa a V del Drago, in pratica guarito dal rischio Covid 19. Da Pechino sono arrivate stanotte parecchie conferme dell’accelerazione in corso. A settembre la produzione industriale cinese è salita del 6,9%, dal +5,5% di agosto e contro il +5,8% atteso. Il dato sui consumi dello stesso mese dice che la Cina assomiglia sempre di più a un’economia sviluppata, guidata dai consumi: le vendite al dettaglio sono salite del 3,3% anno su anno, molto più delle previsioni. Le vendite di auto sono salite il mese scorso del 12,8%.
XI FRENA L’EXPORT DI TECNOLOGIA
Xi Jingping, in visita a Shenzhen per festeggiare i 40 anni delle riforme di Deng Xiao Ping, ha annunciato una legge di tutela dell’export di tecnologia in risposta alla normativa Usa.
Avanza anche la Borsa indiana: +1%. La commissione di scienziati ed esperti nominata dal governo ha detto che in India il contagio ha raggiunto il suo picco, intorno ai 7,5 milioni di infetti, e che l’epidemia dovrebbe tornare sotto controllo verso febbraio, per effetto della graduale discesa dei nuovi positivi. La media dell’ultima settimana è di un terzo più bassa di quella del mese scorso.
Petrolio WTI in lieve calo a 40,7 dollari il barile. Oggi è in programma la riunione del comitato interministeriale dei membri dell’Opec+.
Dollaro debole stamane. L’euro tratta a 1,172 sulla valuta Usa. I riflettori sono sulla sterlina in attesa di notizie sulla Brexit.
UE ALLE PRESE CON LA SECONDA ONDATA, OGGI PARLANO UE E FED
“Non ci posso credere: la seconda ondata è arrivata assai prima del previsto. Ora la recessione è molto probabile”. La previsione di Katharina Utermoehl, analista di Allianz, illustra bene le paure dei mercati. Toccherà oggi al presidente della Fed, Jerome Powell, e alla numero uno della Bce, Christine Lagarde, trovare il modo di rassicurare i mercati, che chiedono nuove misure espansive. Ma gli Usa sono concentrati sulle prossime elezioni. Giovedì il presidente Trump e Joe Biden si scontreranno a Nashville nell’ultimo confronto diretto prima del voto. Martedì il Senato Usa dovrà decidere se infliggere o meno una multa a carico di Jack Dorsey di Twitter, dopo che il Ceo ha deciso di censurare in rete un articolo del New York Post su Hunter Biden, il figlio del candidato presidente.
Madame Lagarde, reduce da una tavola rotonda domenica nell’ambito dagli incontri annuali dell’Fmi-Banca mondiale, terrà un discorso di apertura preregistrato alla Conferenza online della Bce sulla politica monetaria.
MANOVRA AL VIA, VENERDÌ IL VERDETTO DI S&P
In Italia il tema più caldo riguarda l’accoglienza della manovra. Un esame che culminerà venerdì nel giudizio di Standard & Poor’s sul rating. Attualmente l’agenzia classifica il debito tricolore con tripla B e outlook negativo, appena due gradi sopra il livello junk.
Il premier Giuseppe Conte, presentando i nuovi provvedimenti sull’emergenza, ha detto che Il Paese non può permettersi una nuova battuta d’arresto, “che finirebbe per compromettere severamente l’intero tessuto economico”. I locali che hanno posti a sedere potranno restare aperti fino a mezzanotte, mentre gli altri dovranno chiudere alle 18. Nei ristoranti non si potrà cenare in più di sei per tavolo. La ristorazione da asporto è consentita solo fino alle 24. Nessun limite per le consegne a domicilio.
Esteso ai dilettanti lo stop a tutti gli sport da contatto. Le piscine e le palestre resteranno per ora aperte, ma il premier ha dato sette giorni di tempo ai titolari per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Vietate le sagre, ma non le fiere. Sospesi anche congressi e convegni, che potranno svolgersi solo da remoto.
IN ARRIVO IL BOLLETTINO UE E IL BEIGE BOOK USA
La prospettiva di un freno all’economia annulla in buona parte l‘effetto dei dati rassicuranti del terzo trimestre. Tra i dati previsti in settimana l’indice dei prezzi al consumo e gli ordini industriali in Gran Bretagna. Domani usciranno il Bollettino della Bce e negli Usa il Beige book. Il calendario prevede per il fine settimana l’indice Pmi manifatturiero francese, tedesco e a livello d’Eurozona. E sempre dalla Germania l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende.
L’ORA DEI CONTI: ATTESA PER NETFLIX E TESLA
A Wall Street riflettori accesi sulla trimestrale di Netflix. Settimana zeppa di dati aziendali a partire dall’auto. Mercoledì toccherà a Tesla, preceduta martedì da Volvo. Arrivano anche i conti di Kia, Hyundai e, venerdì, di Renault.
AUTO, ALIMENTARI E FINANZA AI RAGGI X
Settimana di esami anche per l’alimentare: arrivano le trimestrali Coca Cola, Danone e Nestlé. Tra i finanziari, spiccano Barclays e Ubs.
ATLANTIA: CDP E BENETTON FORSE ALLA STRETTA
A Piazza Affari giornata forse cruciale per Atlantia. La cordata guidata dalla Cassa potrebbe produrre un’offerta capace di convincere la famiglia Benetton a vendere l’88% di Aspi detenuto dalla capogruppo e rinunciare al doppio binario di scindere Aspi e quotarla. Atlantia ha firmato il contratto per vendere il 49% di Telepass al fondo di private equity elvetico Partners Group.