Partenza positiva per Piazza Affari, che però a metà seduta si appiattisce, oscillando intorno a quota 22 mila punti. Caute anche le altre Borse europee, che non subiscono l’effetto del rallentamento del Pil cinese salito del 6,7% nel secondo trimestre. Francoforte +0,1%, piatta Parigi, in lieve calo Londra (-0,1%).
I mercati guardano all’imminente vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump. Intanto, in visita a Pechino il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha detto: “È dovere comune dell’Europa e della Cina, ma anche dell’America e della Russia, non distruggere l’ordine commerciale globale ma migliorarlo”.
Sullo scacchiere interno, da segnalare le parole di Paolo Savona intervistato dalla “Verità”: il governo ha intenzione di chiedere all’Europa margini per poter finanziare 50 miliardi di investimenti pubblici. “Se la Ue lo accetta, o meglio ancora lo propone – dice il ministro – la crescita del Pil nominale che ne risulterebbe può consentire un gettito fiscale capace di coprire allo stesso tempo la quota parte delle spese correnti implicite nelle proposte di Flat tax, salario di cittadinanza e revisione della Legge Fornero senza aumentare né il disavanzo pubblico né il rapporto debito pubblico/Pil su base annua”.
Apertura in rialzo per lo spread tra Btp e Bund a 230 punti contro i 227 punti base della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento è al 2,586% da 2,54%. Venerdì scorso Dbrs ha confermato il rating sovrano italiano a BBB (high) con un outlook stabile.
In campo valutario l’euro è in rialzo sul dollaro. La moneta unica viene scambiata a quota 1,1691 dollari.
Nel mese di maggio la bilancia commerciale dell’Eurozona ha registrato un avanzo di 16,9 miliardi di euro, inferiore ai 18 miliardi della rilevazione precedente. Il consensus era pari a 18,6 miliardi.
In lieve calo il petrolio (-0,5% a 75 dollari il barile), nel giorno dell’incontro a Helsinki tra Vladimir Putin e Donald Trump. Nel corso del vertice, ci potrebbe essere spazio anche per i temi dell’energia. I mercati scommettono su un aumento della produzione anche da parte dell’Opec.
A Piazza Affari sale Saipem (+0,38 % a 4,18) a meno di un punto dal record degli ultimi 15 mesi segnato nel corso della seduta di venerdì a 4,234 euro grazie a uno scenario più roseo sul fronte delle commesse favorito a sua volta dal rialzo del prezzo del petrolio. Eni +0,12%.
Nel paniere delle blue chip italiane si mette in luce Italgas+3%. La società è al lavoro sulla digitalizzazione della propria infrastruttura. Snam Rete Gas guadagna l’1,1% a 3,64 euro (+0,4% l’indice Eurostoxx Utility) e beneficia del ritocco al rialzo del target price da parte di Morgan Stanley, da 4,0 a 4,05 euro. Il broker ha alzato il target anche di Snam +0,5%.
Enel -0,31%: Il fondo Blackrock ha ridotto la partecipazione al 4,88%, da 5,18%. A2A +1,7%.
Avanza Leonardo (+1,6%) che sarà parte del consorzio di aziende che costruirà il nuovo cacciabombardiere della RAF. Ne parla stamattina il ministro della difesa della Gran Bretagna. Mediobanca Securitis ha confermato il target di 13,5 euro, giudizio outperform.
Rimbalza dai minimi Tim (+1,75%). Mediovbanca Securities titola “È il tempo del coraggio” la nota dedicata al gruppo tlc in cui conferma il rating outperform e il target price a 1,20 euro. Credit Suisse ha invece ribadito il rating neutral e il target price a 0,70 euro. Il consiglio di amministrazione si riunirà il prossimo 24 luglio per approvare i risultati del secondo trimestre.
Note positive per Campari (+1,3%) su cui Deutsche Bank alza i target price a 7,60 euro mentre Hsbc ha tagliato a 20 euro quello di Ferragamo (+0,8%). Nel lusso da segnalare l’ascesa di Brunello Cucinelli (+2%).
Mediaset (+0,7%) ha raggiunto un accordo con Perform per offrire ai suoi abbonati la visione sulla propria piattaforma di alcune partite di Serie A. Secondo dati Auditel elaborati da Studio Frasi la controllata Fininvest ha registrato durante i Mondiali 650 mila spettatori in più nel giorno medio e 3,2 milioni in più nella prima serata.
Tra le banche in grande evidenza Ubi (+2,5%). Salgono anche Unicredit (+1,33%) e Intesa (+1,16%).
Invariata Carige, a 0,0087 euro: Raffaele Micione non avrebbe chiesto formalmente l’autorizzazione alla BCE per salire al 20% del capitale della banca ligure.
Torna a salire il titolo Juventus (+2,73% a 0,83 euro) nel giorno della presentazione ufficiale di Cristiano Ronaldo.