TUTTE IN ROSSO LE BANCHE, CDP FUORI DA GENERALI
ASPETTANDO LE TRIMESTRALI, LE BORSE SEGNANO IL PASSO
Segna il passo il Toro, in attesa che spuntino all’orizzonte temi positivi che giustifichino la prosecuzione del rally. Nel frattempo Tokyo arretra dello 0,5%, nonostante i nuovi progressi della bilancia commerciale, debole Hong Kong -0,3%. Rallenta più del previsto la corsa il gigante coreano Samsung: 7.200 miliardi di won (7,12 miliardi di dollari) i profitti del secondo trimestre, il dato più basso degli ultimi due anni, contro gli 8.300 miliardi previsti. Il titolo, dopo un mese di forti ribassi, però avanza dello 0,5%. Anche a Wall Street l’attenzione degli investitori è diretta alle trimestrali Usa. Si inizia stasera con i risultati di Alcoa, ma la partita vera comincerà venerdì quando Wells Fargo darà avvio ai conti dei bancari. Da seguire anche la pubblicazione dei verbali della Fed previstaper domani. Deboli i listini Usa, dopo la settimana dei record: il Dow Jones sende dello 0,3%, S&P-0,4% e Nasdaq -0,8%. Sui mercati europei ha pesato la sorpresa negativa del calo della produzione industriale tedesca, scesa a maggio dell’1,8% (sul mese precedente) contro previsioni che la indicavano invariata Londra è arretrata dello 0,6%, Parigi -1,4%, Francoforte -1%. Tutti gli indici settoriali sono finiti in calo. Le perdite maggiori sono per i titoli delle Costruzioni -1,3% e i petroliferi -1,3%. A Milano l’indice FtseMib è sceso dell’1,3%. Continua la discesa del petrolio: dopo sei giornate di calo, il Brent è sceso ancora a 110,2 dollari al barile (-0,3%). Wti a 103,3 dollari (-0,7%). Il calo del petrolio non non ha aiutato Eni -1,3%.E’ salita Saipem +0,6% fra nuove ipotesi di vendita. Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,360.
VENERDI’ ALL’ASTA 6,5 MILIARDI DI BOT A 12 MESI
Senza particolari tensioni il mercato del debito sovrano. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso pressoché stabile a 156 punti base e il rendimento del decennale domestico è leggermente calato al 2,82% Il Tesoro ha comunicato che venerdì 10 luglio andranno in asta 6,5 miliardi di Bot a 12 mesi contro 7 miliardi in scadenza. Non verrà invece offerto il Bot a 3 mesi.
SUL CREDITO PESA ANCORA L’EFFETTO ERSTE
Pesante il comparto del credito a livello europeo. A gravare sui prezzi è ancora l’austriaca Erste Bank che a Vienna ha perduto un altro 3% dopo aver chiuso la seduta di venerdì con un tracollo del 16%. sono arretrate ancora: Unicredit scende dell’1,5%. Intesa -1,8%. Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo, ha dichiarato che il consiglio generale della Compagnia ha votato all’unanimità la riduzione della quota che la Fondazione deve detenere in Intesa Sanpaolo. Questo limite passa dal 7,96% al 6,5%. La Compagnia continuerà però a detenere il 9,7% e non ha intenzione di vendere. Tutti in rosso i titoli bancari italiani: Monte Paschi scende del 3,1%. Venerdì 18 luglio la deputazione generale dovrebbe riunirsi per esaminare un’integrazione dell’azione di responsabilità promossa nei mesi scorsi nei confronti dei precedenti amministratori dell’ente. Nel mirino ci sarà l’acquisizione di Banca Antonveneta. Cade Banca Popolare dell’Emilia -3,1%, Banco Popolare-2,1%, Mediobanca ha perso il 2,8%, Ubi-1,9%.
CDP VENDE SUL MERCATO L’1,9% DI GENERALI
Nel settore assicurazioni è UnipolSai -1,7% a soffrire. Generali-0,7%. Il Fondo Strategico Italiano, che detiene un partecipazione pari al 4,482% del capitale sociale della compagnia, ha avviato, tramite una procedura di accelerated bookbuilding, il collocamento sul mercato azionario presso investitori istituzionali italiani ed esteri di 29.777.535 azioni ordinarie di assicurazioni Generali, pari all’1,913% Idel capitale sociale. Lo comunica la Cassa Depositi e prestiti, controllante del Fsi. Le restanti 40.000.000 azioni ordinarie di proprieta’ di Fsi, pari al 2,569% del capitale sono gia’ state oggetto di operazioni di copertura dal rischio prezzo e di prestito titoli. Azimut ha chiuso in rialzo dello 0,16% a 19,34 euro dopo i dati sulla raccolta di giugno, positiva per 1,3 miliardi di euro che ha portato il saldo complessivo del primo semestre a quota 3,5 miliardi, più della raccolta dell’intero 2013. Le masse hanno raggiunto i 27,6 miliardi battendo il target del piano industriale 2009-2014 con sei mesi di anticipo.
MEDIASET, SI SGONFIA L’EFFETTO TELEFONICA
Mediaset dopo un massimo a 3,85 euro, ha cambiato rotta ed è passata in territorio negativo perdendo lo 0,97% a 3,664 euro. Lsi è così esaurito l’effetto della vendita a Telefonica del 22% della piattaforma spagnola di tv digitale Canal Plus (ex Digital Plus) per 325 milioni di euro. Telefonica entrerà anche nella payTv italiana Premium con l’11,11% per 100 milioni di euro. Sale invece, Mondo Tv +1,06% dopo aver sottoscritto un nuovo accordo con Union Media per la concessione in licenza dei diritti di trasmissione free in Libano per un periodo di 2 anni, ottenendo l’autorizzazione alla trasmissione di alcuni programmi solo sul canale satellitare in lingua araba.
FRENA L’INDUSTRIA, TIRO AL BERSAGLIO SUL LUSSO
Sono finiti in ribasso i principali titoli industriali: StM -2,1%, Fiat-1,5%, Finmeccanica -2,6%. Avanza solo Ansaldo StS +1%. Pirelli ha ceduto l’1,16% a 11,94 euro . Ieri sono stati depositati i progetti societari con le modalità previste per l’ingresso di Rosneft nel veicolo a monte del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera: l’alleanza è destinata a durare fino a maggio del 2018 quando scadrà il lock up sui titoli. Il lusso continua a essere sotto pressione per via dello scetticismo degli investitori sul ritmo di crescita dell’economia asiatica. Yoox ha perso il 3,31%, Salvatore Ferragamo il 2,13% , Tod’s -0,44%, Moncler -1,84%. Luxottica – 1,27%.
GTECH PUNTA SULLE SLOT DI LAS VEGAS
Buon rialzo di Gtech +1,7% in trattative per l’acquisto di un produttore di slot machine di Las Vegas. Ieri l’australiana Aristocrat Leisure -17,8% a Sidney ha acquistato Video Gaming Technologies per 1,3 miliardi di dollari per triplicare il proprio business in Usa dopo il calo di utili registrato in Australia. Da rgistrare anche: Amplifon +1,41% che ha beneficiato dell’incremento del prezzo obiettivo da 5,6 a 6,6 euro da parte di Mediobanca Securities ( raccomandazione outperform). Balzo di Italmobiliare +5,38% a 33,3 euro che ha superato la resistenza posta a 32 euro . Ieri hanno staccato il dividendo Engineering -2,37 ( cedola di 0,6563) e Trevi Finanziaria – 6,04% (0,13 euro per azione).