Le prese di profitto pesano oggi sui listini europei, che chiudono in lieve calo una seduta ancora incerta, condizionata dalle molte trimestrali rese note in giornata e dall’avvio stonato di Wall Street, dove è tornata la volatilità sulle banche regionali.
Piazza Affari perde lo 0,29% e arretra a 27.346 punti base, con le azioni dell’importante comparto finanziario in ordine sparso, si spazia infatti dal balzo di Banco Bpm (+7,33%) al tonfo di Finecobank (-5,28) e Mps (-2,17%), nonostante i conti trimestrali superiori alle attese di tutte e tre le società.
Nel continente la maglia nera va a Parigi, -0,6%, seguono Amsterdam -0,57%, Madrid -0,33%, Londra -0,23%. È incolore Francoforte -0,18%.
Cina, inflazione e banche centrali suggeriscono prudenza
Il clima variabile di questi giorni suggerisce prudenza agli investitori, delusi dai dati della bilancia commerciale cinese di aprile (importazioni -7,9%, esportazioni +8,5%) e dalla riduzione del credito a famiglie e imprese da parte delle piccole banche statunitensi, mentre come una nuvola ancora carica di pioggia si aggira l’incognita delle banche centrali, alla vigilia degli attesissimi dati sull’inflazione e stelle e strisce che usciranno domani e dopodomani. Dall’andamento dei prezzi si potrà rafforzare o indebolire la convinzione che la Fed sia arrivata al traguardo delle sue strette. Nella zona euro invece quella meta non è ancora stata raggiunta, secondo il parere di molti banchieri centrali del blocco. Per Joachim Nagel, governatore tedesco e membro Ce ad esempio, l’inflazione europea non ha ancora toccato il suo picco e si dovrà fare di più, ha detto in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), quindi “i tassi di interesse dovrebbero salire ancora”.
Nell’attesa dei dati macro di domani il dollaro rialza la testa e l’euro tratta sotto quota 1,1.
Tra le materie prime il petrolio arretra, allarmato dalla bilancia commerciale cinese e il contratto Brent luglio 2023 cede l’1,3%, trattando intorno a 76 dollari al barile.
Wall Street paralizzata dai dubbi
Wall Street si muove debole nelle prime ore di scambi, innervosita dallo stallo tra Democratici e Repubblicani sulla modifica dei limiti di spesa, un disaccordo che potrebbe portare al fallimento dell’amministrazione Usa il primo di giugno giugno e per evitare il quale questa sera (alle 22 ora italiana) ci sarà un incontro alla Casa Bianca tra il presidente Joe Biden, il numero uno della Camera repubblicana Kevin McCarthy e altri leader del Congresso.
Nell’azionario tornano le vendite su Pacwest (-5,7%) e va a picco PayPal (11%) che ha tagliato le previsioni sui margini. Va giù anche Skyworks (-5,5%) che ha previsto entrate e utili al di sotto delle stime per il trimestre in corso. Si apprezza invece Boeing (+1,2%) con un maxi ordine di Ryanair per 300 737 Max-10, per 40 miliardi di dollari.
In Piazza Affari brillano Banco Bpm, Bper e Unipol
Sul podio di Piazza Affari salgono oggi Banco Bpm, Bper +3,9% e Unipol +1,64%. La banca guidata da Giuseppe Castagna ha corso sulla scia dei conti trimestrali superiori alle previsioni e grazie alla revisione al rialzo dei target. Banco Bpm prevede inoltre la distribuzione di dividendi per 1,25 miliardi nei prossimi due anni, il doppio rispetto al biennio 2021-2022.
Bper mostrerà il suo andamento trimestrale domani
Nella parte alta del listino trovano spazio anche titoli del settore auto come Stellantis +0,82% e del risparmio gestito come Poste +0,63%.
È cautamente positiva Diasorin, +0,15%, che ha riportato per il primo trimestre un utile netto adjusted di 59 milioni di euro, in calo del 39% rispetto a un anno fa su ricavi per 290 milioni, in calo del 19% rispetto a un anno fa a causa delle minori entrate registrate dal business molecolare respiratorio con una performance del -20%. Sulla scorta dei dati del primo trimestre, l’azienda di diagnostica ha confermato la guidance per il 2023.
La peggior blue chip del giorno è Finecobank, che scende ai minimi da metà marzo sotto quota 13 euro, a seguito della trimestrale e soprattutto dell’aggiornamento della guidance 2023 che contiene una revisione al ribasso del margine finanziario, principale voce di ricavo del gruppo del risparmio gestito accanto alle commissioni.
Arretrano Prysmian -2,31% e Saipem -2,12%.
Perde quota anche Banca Monte Paschi, che pure ha superato le attese degli analisti con un utile di 236 milioni nel primo trimestre.
Sale lo spread
Lo spread sale, seppur di poco, anche oggi e si porta a 192 punti base (+0,63%), con tassi in crescita per il Btp decennale indicato in chiusura al 4,26% e per il Bund di pari durata al 2,33%.