L’azionario europeo si è rafforzato oggi, nonostante l’assenza di Wall Street, chiusa per i funerali dell’ex presidente Jimmy Carter. Male invece l’obbligazionario, soprattutto i titoli di Stato inglesi (Gilt) con il mercato allarmato da dai conti pubblici britannici.
Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,59% e si consolida oltre i 35mila punti base (a 35.315), in sintonia con Parigi +0,51%, Londra +0,88%, Amsterdam +0,77%, Madrid +0,84%. È piatta Francoforte.
Un clima tutto sommato sereno, che non ha risentito dei cali visti sui listini asiatici e delle preoccupazioni per l’economia cinese, con l’inflazione che ha rallentato ancora nel celeste impero, scendendo a 0,1% a dicembre (da 0,2% di novembre), valore più basso dal marzo scorso. Una traiettoria poco incoraggiante, per un mondo finanziario bramoso di vedere gli effetti positivi degli stimoli all’economia da parte di Pechino.
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Tensioni sui Gilt; domanda record per nuovi titoli italiani
L’altra faccia della medaglia dei mercati sono i titoli di Stato e questi anche oggi sono rimasti sotto pressione soprattutto a Londra, nonostante le rassicurazioni del governo britannico sui conti in ordine. Il rendimento del decennale dopo essersi pericolosamente avvicinato al 5%, si è ridimensionato intorno al 4,85%, ma la soglia del 4,9% è la più alta dal 2022, quando il debito inglese finì nel mirino dopo la presentazione da parte dell’allora primo ministro Liz Truss di un progetto di bilancio contraddistinto da spese massicce e non finanziate. Un quadro che pesa anche sulla sterlina, mentre Elon Musk agita il panorama politico inglese.
Per la carta italiana non ci sono grandi sorprese, nel giorno della conferenza stampa della premier Giorgia Meloni.
Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di uguale durata è poco mosso a 118 punti base, ma i rendimenti appaiono piuttosto alti: rispettivamente +3,71% e +2,53%.
I titoli di Stato del Belpaese hanno trovato in ogni caso un po’ di sostegno nella domanda record per i titoli di nuova emissione sul primario affidati a un pool di banche internazionali. Si tratta di un nuovo Btp decennale e un Btp green 20 anni per complessivi 18 miliardi e un boom di richieste per 270 miliardi.
Dollaro tonico, arretra la sterlina
La lettura delle minute dell’ultima riunione della Fed non ha fatto che confermare i timori dei banchieri per un aumento dell’inflazione, nel 2025, dovuto alle politiche del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e ai possibili dazi a tappeto. Domani nuovi lumi, in chiave di politica monetaria, saranno portati dal mensile rapporto sul lavoro Usa. In Europa intanto il Bollettino economico della Bce sottolinea che i rischi per la crescita restano orientati al ribasso e vede con preoccupazione una nuova stagione tariffaria, che potrebbe rallentare le esportazioni e indebolire l’economia globale.
In questo contesto il dollaro si rafforza. L’euro si affanna intorno a un cambio di 1,03 (al momento è poco sotto questo livello), ma ancora più schiacciata appare la sterlina, che perde circa mezzo punto percentuale per un cambio si 1,2297 dopo essere scesa fino a 1,224, valore più basso da novembre 2023. Intanto Elon Musk continua a sollevare polveroni nei vari stati europei, compresa la Gran Bretagna dove ha messo nel mirino il governo in carica.
Tra le materie prime si muove ben intonato il petrolio. Il future Brent tratta in area 77 dollari al barile, mentre il Future Wti a 74,11 dollari.
Arretra il gas ad Amsterdam, oggi poco sotto 45 euro.
Piazza Affari in progresso con Iveco e Prysmian
Le blue chip migliori del giorno oggi in Piazza Affari sono Iveco +5,83% e Prysmian +3,81%. Quest’ultimo titolo ieri è entrati nella lista dei preferiti di Goldman Sachs. Inoltre è piaciuta al mercato l’intervista di Massimo Battaini al Financial Times, in cui l’ad ribadisce la possibilità di un dual listing a New York e prevede altre acquisizioni negli Usa. Parole in linea con quanto detto in precedenza, ma che ne rafforzano la probabilità, come sostiene Citi in una nota.
Le utility guadagnano terreno guidate da A2a +1,72%, mentre il lusso si conferma ben intonato in particolare con Moncler +1,69%.
Le banche conducono in porto una navigazione tranquilla, con performance comprese tra il rialzo di Banco Bpm +1,2% e il mini ribasso di Bper -0,19%. Fuori dal paniere principale si confermano euforiche per Illimity Bank +3,79% e Banca Ifis +3,84%, con gli esperti che promuovono il matrimonio a pieni voti.
È in rosso Lottomatica, -1,37% dopo il collocamento del 9,5% del capitale a sconto del 5,2% sul prezzo di chiusura della vigilia.