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BORSE CHIUSURA 29 MARZO: tutti in rialzo i listini azionari e a Piazza Affari brillano Stm e Mps

Banche e hi-tech guidano il nuovo rimbalzo sulla piazze azionarie: Milano tra le migliori e asta Bot ai massimi dal 2011

BORSE CHIUSURA 29 MARZO: tutti in rialzo i listini azionari e a Piazza Affari brillano Stm e Mps

I listini europei chiudono oggi in netto rialzo, migliorando i parziali progressi dei primi giorni della settimana, sulla spinta dei guadagni asiatici e l’avvio intonato di Wall Street. A sostenere la propensione al rischio è il rally dei titoli tech, tra il boom di Alibaba (+12,23% a Hong Kong), dopo l’annuncio della divisione in sei unità potenzialmente quotabili e le previsioni della tedesca Infineon (+2,67%) sul secondo trimestre 2023 e in generale sull’intero anno. Bene le banche, che sembrano aver trovato (almeno per ora) il giusto equilibrio.

Per il capo economista della Bce, Philip Lane, le recenti tensioni nel settore bancario della zona euro dovrebbero dissolversi e i tassi di interesse dovranno ancora salire per contenere l’inflazione.

In Italia, intanto, il partito della premier ha presentato in Parlamento un disegno di legge per separare banche commerciali e banche d’affari. Una notizia che è in grande evidenza sul FT e che, se arrivasse in porto, trasformerebbe radicalmente il settore.

Onda verde in Europa

Piazza Affari sale dell’1,56% a 26.739 punti base, grazie alla buona intonazione delle banche e al balzo di Stm (+6,32%), miglior blue chip anche a Parigi, dove il Cac 40 si apprezza dell’1,39%.

Nel resto d’Europa svetta Amsterdam, +1,6%, la più esposta alle oscillazioni dei titoli tecnologici. Seguono Madrid +1,47%, Francoforte +1,21%, Londra +1,06%.

A Zurigo +1,19%, si mettono in luce Ubs +3,69% e Credit Suisse +4,01%. Il mercato premia il ritorno a sorpresa di Sergio Ermotti, nel ruolo di amministratore delegato e presidente di Ubs, dimostrando fiducia nella sua capacità di condurre al meglio il matrimonio tra i due colossi bancari.

Il manager è già stato al timone di Ubs dal 2011 al 2020 e dal 5 aprile riprenderà il suo posto in sostituzione dell’attuale Ceo, Ralph Hamers. 

Wall Street in progresso, i rendimenti dei T-Bond restano alti

Oltreoceano si muove in rialzo Wall Street nella mattina americana e dopo la chiusura in lieve calo di ieri.

Gli acquisti sono particolarmente copiosi sul Nasdaq (+1,3%), nonostante restino alti i rendimenti dei T-Bond e il tasso del titolo a due anni sia ancora oltre il 4%.

L’attenzione in queste ore è rivolta a Washington, alla testimonianza del vicepresidente della Federal Reserve, Michael Barr, davanti alla commissione sui Servizi finanziari della Camera e a quella della segretaria al Tesoro Janet Yellen davanti a una sottocommissione della Camera statunitense sul budget 2024. 

“Il nostro sistema di regolamentazione ha fallito” sostiene Barr – perché non è stato in grado di impedire il collasso della Silicon Valley Bank.

Secondo il Washington Post la Casa Bianca sta preparando un piano per spingere i regolatori bancari federali a imporre nuove regole sugli istituti di medie dimensioni. Tra le possibili misure ci sarebbe l’obbligo di avere requisiti patrimoniali più elevati e un maggior numero di asset sicuri rispetto ai prestiti più rischiosi.

Il quadro favorisce gli acquisti nel settore e First Republic Bank sale del 5,5%.

Petrolio in crescita

Sul mercato valutario l’euro-dollaro è poco mosso, con il cambio ancora oltre 1,08.

Tra le materie prime si conferma ben comprato il petrolio (Brent +1,16%, 79,56 dollari al barile; Wti +1,2%, 74,08 dollari al barile). L’oro nero potrebbe chiudere la terza seduta consecutiva in progresso grazie all’attenuazione dei timori di una crisi bancaria globale e a causa dell’interruzione di esportazioni da Kurdistan iracheno.

Inoltre, la scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono notevolmente diminuite (-7,489 milioni di barili), al contrario delle attese (-0,3 milioni di barili), secondo i dati diffusi dal dipartimento dell’Energia.

Il gas ad Amsterdam chiude poco sotto i 43 euro al Mwh.

Spread stabile, ma sul primario vola il rendimento dei Bot semestrali

Il secondario italiano appare abbastanza stabile, con lo spread tra Btp decennale e pari scadenza tedesco a 178 punti base. Risultano poco mossi anche i rendimenti, rispettivamente al 4,04% e al 2,26%.

Sul primario però il tasso dei Bot semestrali nell’asta della mattina ha toccato il livello record del 3,076%, come non si vedeva dal 2011. Il Tesoro ha collocato cinque miliardi con un rendimento in salita di tre punti base e ha collocato anche due miliardi della riapertura del Bot annuale scadenza 14 luglio 2023 e vita residua trimestrale con un rendimento medio al 2,934 per cento. La domanda per questo titolo è stata pari a 3,286 miliardi (1,64 il rapporto di copertura).

Piazza Affari tonica tra banche, tech e lusso

Banche, tech e lusso calamitano oggi gli acquisti in Piazza Affari.

In cima al listino sta Stm, che guarda alle previsioni positive della rivale Infineon. Le banche si apprezzano a partire da Banca Monte Paschi, +5,79%, particolarmente penalizzata ultimamente. In evidenza sono anche Banco Bpm +3,72%, Bper +2,72%, Intesa +1,5%. Resta un pochino indietro Unicredit +0,58% dopo la corsa di ieri a seguito del via libera della Bce al riacquisto di azioni proprie.

Sono positivi anche gli altri titoli finanziari come Banca Mediolanum +2,44%, Unipol +2%, Banca Generali +1,83%, Finecobank +1,87%.

La seduta premia i titoli del lusso: tra le big Moncler +3,1%, ma anche Brunello Cucinelli con un guadagno del 4,29% all’indomani del lancio del suo profumo in versione uomo e donna, fragranza sulla quale lavorava da tre anni.

Le blue chip in ribasso sono solo quattro. Si parte da Diasorin -1,98%, su cui Jefferies ha tagliato il prezzo obiettivo a 102 euro da 122 precedente.

Seguono Iveco -1,5%, Tenaris -0,52%, Recordati -0,23%.

Fuori dal paniere principale fa il botto Kme +23,15 (0,947 euro per azione) dopo l’annuncio del miglioramento dell’Opa totalitaria a 1 euro.

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