Condividi

Borse chiusura 27 dicembre: Piazza Affari scavalca quota 34 mila e diventa regina d’Europa

La Borsa italiana ritrova slancio ed è la maglia rosa in Europa. Svetta Stellantis. In ripresa il prezzo del petrolio che supera i 70 dollari a barile. Le parole di Putin fanno salire il gas. Avvio in rosso per Wall Street e Nasdaq

Borse chiusura 27 dicembre: Piazza Affari scavalca quota 34 mila e diventa regina d’Europa

Guadagni e volatilità hanno caratterizzato oggi una delle ultime sedute dell’anno in Europa, dove i volumi sono apparsi ridotti a causa delle feste del periodo. I listini continentali arrivano al traguardo in rialzo, pur soffrendo l’andamento debole di Wall Street, oggetto di prese di profitto e nervosa in un contesto macroeconomico piuttosto scarno. Tra i dati del giorno delude il deficit Usa di novembre, salito a 102,86 miliardi di dollari rispetto ai 98,26 miliardi di ottobre e attese per 101,1 miliardi.

In Europa, tra le notizie più rilevanti di questa giornata, c’è l’ufficialità della data delle elezioni in Germania, dove il presidente della Repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, ha sciolto il parlamento tedesco e fissato per il 23 di febbraio la verifica politica.

In questo contesto Milano è in maglia rosa e guadagna l’1,25%, piazzandosi davanti a Parigi +1%, Francoforte +0,66%, Amsterdam +0,39%, Madrid +0,51%, Londra +0,14%.

Oltreoceano sembra appannarsi il rally di Santa Claus di Wall Street, mentre il DJ cede lo 0,75%, lo S&P 500 segna -1,15%, il Nasdaq -1,7%. Le vendite investono soprattutto le mega cap e titoli come Nvidia, Tesla, Microsoft. Tra i principali settori dello S&P, l’information technology e il comparto dei beni di consumo discrezionali subiscono il calo maggiore, dopo aver alimentato la maggior parte dei guadagni del mercato nel 2024.

Dal fronte asiatico i risultati giunti diverse ore fa sono in chiaroscuro: bene Tokyo (Nikkei +1,77%, ai massimi da cinque mesi), mentre Seul perde l’1% in un clima di grande incertezza politica per il paese. 

Piazza Affari oltre 34 mila punti base

Piazza Affari chiude questa brevissima settimana (in cui ha lavorato soltanto oggi e lunedì) oltre la soglia psicologica dei 34 mila punti base (34.160). A guidare il listino sono Stm +2,22%, Moncler +2,06%, Stellantis +2,06%, Eni +1,98%, mentre le banche forniscono una solida base. Tra i titoli migliori in quest’ambito c’è Unicredit +1,68%, una delle grandi protagoniste di questa stagione di matrimoni bancari, anche se i suoi obiettivi ancora non sono stati centrati. L’altro titolo in evidenza è Banco Bpm, +1,93%, su cui la banca guidata da Andrea Orcel ha lanciato recentemente un’offerta pubblica di scambio.

Tra le altre azioni esuberanti oggi ci sono Interpump +1,65%, Ferrari +1,62%, Telecom +1,61%, Finecobank -1,45%, mentre i realizzi pesano su Amplifon -2,71%. Debolezza anche per Buzzi -0,83%, Diasorin -0,21%. Le utility recuperano dai minimi del giorno, anche se il settore resta sempre un po’ indietro. A tenerlo sulla corda sono i rendimenti dei titoli di Stato, competitivi rispetto all’investimento in questo tipo di azioni e la partita per le concessioni idroelettriche, che si sta definendo in questi giorni.

Piazza Affari si avvia a chiudere un anno molto solido e dovrebbe mantenere il terzo posto sul podio delle borse continentali con un progresso complessivo del 12-13%, dietro a Francoforte (circa il 19%) e Madrid (vicina al 14%). Sul Ftse Mib brillano i 12 mesi di Unipol, che ha guadagnato più del 130%, spinta anche dal fatto di essere l’azionista principale di Bper (+99,57%) e Popolare di Sondrio (+38,56%). Oggi questi titoli segnano rispettivamente +0,9% e +1,25%.

Fuori dal paniere principale Illimity guadagna l’8,84%. Il titolo ha beneficiato della notizia dell’accordo con Apax Partners, per il trasferimento del 52% di una NewCo in cambio di 62,4 milioni di euro, che varrà alla banca una plusvalenza di circa 52 milioni di euro. Nel corso del 2024 il titolo ha perso quasi il 40%.

Spread in calo

La seduta è verde anche sul secondario: lo spread tra Btp decennale Bund di pari durata arretra a 115 punti base, per tassi che restano però piuttosto alti, rispettivamente al 3,54% e 2,39%.

Salgono i prezzi del gas

I prezzi del gas sulla Piazza di Amsterdam continuano a salire. Oggi il future gennaio si è portato a 47,750 euro al Mwh. Una spinta che poggia anche sulle parole del presidente russo Vladimir Putin, che ieri ha spiegato come “sia impossibile chiudere in tre-quattro giorni” un rinnovo dell’accordo con l’Ucraina per i flussi di metano verso l’Europa centrale.

Tra le materie risultano tonici anche i future del petrolio: il contratto febbraio 2025 del greggio texano guadagna circa l’1%, per un prezzo di 70,33 dollari al barile; il Brent, consegna marzo 2025, guadagna poco di meno e vede un prezzo di 73,56 dollari al barile.

Sul mercato valutario è calma piatta per l’euro-dollaro, con un cross di 1,0426. Si rafforza invece leggermente lo yen e il biglietto verde cede lo 0,24% (cambio 157,61) poiché da una sintesi delle opinioni espresse dai banchieri all’ultima riunione di politica monetaria di dicembre della BoJ è emerso che alcuni prevedono un imminente aumento dei tassi, mentre la banca ha tagliato gli acquisti mensili di bond. 

Commenta