Le borse europee festeggiano una serie di trimestrali migliori delle attese e chiudono in rialzo la seduta odierna, guardando anche ai dati macro statunitensi (Pil, inflazione, richieste di disoccupazione) che fanno sperare in un atterraggio morbido dell’economia a stelle e strisce, nonostante la stretta della Fed.
La chiusura delle Borse europee
Piazza Affari è la migliore, +1,32%, e oltrepassa abbondantemente la soglia psicologica dei 26mila punti, fermandosi a 26.217 punti base. Il Ftse Mib di Milano, come il Cac40 di Parigi (+0,77%), è guidato da Stm (+8,2%) dopo i conti 2022 e le previsioni 2023. Anche Banco de Sabadell (+11,23) festeggia la trimestrale, dando sostegno all’Ibex 35 di Madrid (+0,84%). Lo stesso è per Nokia (+3,81%), che svetta sull’indice principale di Helsinki (+0,78%). Queste aziende, che hanno battuto le attese, fanno pensare che l’inflazione stia esercitando un impatto contenuto sugli utili aziendali e fanno sperare in un rallentamento dell’economia meno severo.
Nel resto del continente sono più caute Francoforte +0,36%, Londra +0,22%, Amsterdam +0,79%.
Euro, gas e petrolio
S’indebolisce l’euro, che arretra da 1,09 e cambia intorno a 1,086 contro il dollaro.
Tra le materie prime si apprezza il petrolio, incoraggiato dai dati nordamericani. Il Brent sale dell’1,25% a 87,2 dollari al barile; Wti +1,26%, 81,16 dollari. Vanno giù invece i prezzi del gas, 55,255 al Mwh.
Pil Usa sopra le attese: Wall Street contrastata, vola Tesla
A immettere un po’ di ottimismo sui mercati hanno contribuito i dati macroeconomici odierni provenienti dagli Stati Uniti, che hanno favorito l’avvio intonato di Wall Street, che al momento però si muove contrastata.
Il rally di Tesla (+9%) che ha raddoppiato gli utili nel 2022, sostiene il Nasdaq, ma il Dow Jones è frenato tra gli altri da Ibm -5,45%, che ha annunciato il taglio di 3900 posti di lavoro.
Sul fronte macro il Pil del quarto trimestre 2022 ha rallentato, ma in misura inferiore a quanto stimato: +2,9%, contro attese di +2,8% (+3,2% nel terzo trimestre). A far girare il motore sono stati i consumatori, anche se i notevoli incrementi dei tassi d’interesse da parte della banca centrale Usa si è fatto sentire sulla domanda verso fine anno. Molti economisti si aspettano ancora una recessione, ma più lieve rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.
Un altro dato molto atteso e che non ha deluso è quello sull’inflazione Pce, vale a dire l’indice dei prezzi delle spese per i consumi personali, che è il preferito dalla Fed. Questo ha rallentato al 3,2% nell’ultimo quarto d’anno, rispetto al 4,3% dei tre mesi precedenti. Il dato ‘core’, quello depurato dai prezzi energetici e dei prodotti alimentari, è aumentato del 3,9%, in linea con le attese, dopo il 4,7% del terzo trimestre.
Buone notizie dal mondo del lavoro, poiché le richieste di sussidi di disoccupazione sono calate a 186mila a fronte di previsioni per 205mila nell’ultima settimana.
Piazza Affari in progresso con Stm e banche
A dare forza a Piazza Affari, insieme ad Stm, sono le banche, che si avvicinano al momento in cui presenteranno le loro trimestrali con atteggiamento positivo, visti i conti spagnoli e le valutazioni degli analisti, che stimano benefici dai rialzi dei tassi sui margini d’interesse, nonostante l’inflazione e il rischio connesso al rallentamento economico.
Tra i maggiori rialzi del giorno ci sono, Unicredit +2,78%, Finecobank +2,51%, Intesa San Paolo +2,07%, Banco Bpm +2,09%, Bper +2,09%.
Bene l’industria con il rimbalzo di Interpump +1,89% e Leonardo, che anche oggi si apprezza dell’1,29%. Deutsche Bank ha rivisto al rialzo il target price sul titolo dell’azienda pubblica della Difesa a 12,5 da 11 euro, che ha inoltre annunciato una collaborazione con Safran Helicopter Engines per accrescere ulteriormente le capacità e la competitività dell’elicottero monomotore di prossima generazione AW09. Acquisti anche sull’automotive con Pirelli +1,6% e Iveco +1,39%.
In fondo al listino c’è Campari, -2,81%, che secondo alcuni osservatori paga lo scotto della delusione del mercato per i conti di Diageo, colosso mondiale delle bevande alcoliche.
Sono giù i titoli dell’energia con Erg -1,48% e le utility con Terna -0,81%, Italgas -1,17%, Hera -0,51%. Lettera per Inwit -1,09% e Recordati -1,1%.
Fuori dal listino principale Tod’s sfoggia un rialzo del 4,88%, grazie ai dati sopra le attese sulle vendite del quarto trimestre.
Poco mosso lo spread, ma i tassi salgono leggermente
Le vendite prevalgono invece sui titoli di Stato, con il tasso del Btp decennale che sale al 4,03%, contro +2,17% del Bund di pari durata, per uno spread stabile a 185 punti base (+0,72%).